Tutto il resto si aggiusta

“Stanotte non riuscivo a dormire e pensavo che in fondo sono felice.”

“È così che devi sentirti.”

“La gente cerca lavoro, soldi, ecc. ecc. e alla fine non è felice.”

“Che ci fai col lavoro e coi soldi se hai soltanto quello?”

“A me basta avere vicino persone come voi. E l’unico motivo per cui mi dispiacerebbe andarmene è lasciarti qua.”

“Lasciarmi qua?! Guarda che io ho già la valigia pronta!”

“: – )”

“Oggi pomeriggio vado in aula studio.”
“Bravo. ”
“Mi devo laureare se voglio andarmene pure io.”
“Io me ne vado per laurearmi, pensa come sono diverse le vite.”
“L’importante è che andiamo nello stesso posto.”
“Basta che non ci ritroviamo tutti a Fanculo.”
“Sono sicuro che ce la caveremmo anche là.”

 

Perché in fondo noi siamo felici così. Nessuno può capirlo, e neanche tanto c’interessa spiegarlo. Siamo egoisti, nella nostra felicità. E ce la godiamo in pillole gustose, momenti in cui una casa qualunque è il Paradiso, e gli occhi nostri sono umidi. La solitudine non si aggiusta e noi, soli, non lo saremo mai. Auguri Niccolò!

Trash week end (4)

Anche se l’umore di oggi mi spingerebbe a scrivere un horror/pulp week end con tanto di vittima sacrificale non così complicato per me da individuare, piuttosto che il quarto numero del nostro amato Trash week end, il dovere prima di tutto. Vorrà dire che in questa assolata domenica di Giugno sarò più cattivo del solito, giusto per sfogarmi un attimo. Partiamo dalle vostre segnalazioni in rigoroso ordine d’arrivo. Annetta ci fa sapere che Mario e Teresa del GF8 si sono innamorati. Beati loro! Terry ha lasciato Fabio che le aveva chiesto in diretta di sposarlo (e immagino lei avesse risposto di sì, affogata da struggenti lacrime televisive, se qualcuno ha visto la puntata può dirmi se ho indovinato?). Felicitazioni dalla Stanza. Mi sono arrivate ben due segnalazioni da m e Indi, su un personaggio che ahimé,  dopo un paio di post dedicati alle sue notevoli dimostrazioni di talento televisivo, ho nel tempo colpevolmente abbandonato (chiedo scusa, ma l’ho fatto per voi). Parliamo del Re dei Re, l’unico a cui è stato concesso di sedersi sul vellutato trono di Mary De Filippi ben tre volte, e per tre volte c’ha preso la sòla: Luca Dorigo. Ebbene, forse ce l’ha fatta. Lei si chiama Jackie Lee Navarro e fa di mestiere la fidanzata di Luca Dorigo che fa di mestiere l’ex tronista. In un momento in cui la disoccupazione incombe io proporrei la beatificazione di Maria De Filippi che continua a sfornare lavoratori e lavori prima inesistenti. Ho approfondito la notizia del Dorigo scoprendo che gli è stata affidata la conduzione di un programma su Sky in cui, attraverso una serie di domande, dà lavoro alla gente. Non trovate sia la persona adatta a condurre Curriculum Vitae?! Miki ci segnala che 50 Cent (che fino ad ora identificavo col resto a un mc menù medio pagato con un pezzo da cinque e un pezzo da un euro, e invece, a quanto pare, sarebbe un cantante) è sospettato di aver dato fuoco alla casa della sua ex. Avrà avuto i suoi buoni motivi insomma, e ha tutto il mio appoggio. Poi, se in mezzo alle fiamme c’era pure lei, allora è il mio eroe, almeno per oggi.
È il momento di BB, la rosa pettegolina che non si fa mancare un evento mondano neanche morta. Era per noi al matrimonio dell’anno, quello tra Briatore e la Gregoraci. Non vi sto a raccontare, ha preteso che gli venisse pagata una Suite per due (forse un giorno ci dirà il nome del misterioso accompagnatore) a Piazza di Spagna, e un completino minimale da milleduecentocinquantasette euro scontati, con borsetta in pelle di pitone e scarpette Gucci dell’ultima collezione primavera/estate, ovviamente in coordinato. (Quasi) Nessun problema per la Stanza, che non bada a spese quando si tratta di professionisti.
Al matrimonio blindatissimo, seduto a fianco alla nostra inviata, c’era Berlusconi che, in un evidente tentativo di approccio dei suoi, le ha sussurrato slinguazzandole un po’ l’orecchio sinistro: “Che carina Elisabetta a farsi accompagnare all’altare da suo nonno, e poi dicono che i giovani non portano rispetto alla terza età!”. BB, visibilmente imbarazzata, gli ha risposto che quello non era il nonno della Gregoraci bensì il suo futuro marito. Allora Silvio, galvanizzato dalla dimostrazione della possibilità di trovare nuova linfa in un bel corpo sodo e ventenne, con due tette perfette e un cervello assente, che quest’unione sembra aver donato a tutti i vecchi del mondo (ricchi e potenti, chiaramente) appoggia sbadatamente la mano sulla coscia di BB che, stizzita, gli ammolla una sberla facendo volare dentiera e parrucchino del Presidente sugli invitati, fino a perdersi chissà dove. Al momento del lancio del bouquet BB era nella folla a contendersi il prezioso mazzo di rose bianche e diamanti, ma è stata tramortita da una dentiera fuoriuscita dai fiori e schizzata via a gran velocità, che l’ha colpita sulla tempia destra facendola crollare a terra svenuta. Elisabetta dalle Galapagos ha dichiarato ai giornali che avrebbe tanto voluto accompagnare quella poveretta in ospedale, ma doveva partire per il viaggio di nozze, e si augurava che qualcuno l’avesse fatto al posto suo. E pare sia stato proprio Silvio a farlo, dopo aver recuperato la sua dentiera d’avorio. Del parrucchino nessuna traccia. Che brav’uomo che abbiamo al governo!
Ed ora la notizia clou. Correte in edicola perché alla modica cifra di un euro potrete leggere su Vero di ieri (che non è il New York Times, ma poco importa) un piccolo trafiletto su Non farmi male, tra i libri consigliati della settimana. Ringrazio il signor Andrea Marrone, curatore della rubrica, che ha scelto di scrivere del mio libro nonostante non sia uscito proprio l’altro ieri, e ringrazio il mio editore che continua a puntare su Non farmi male e a dimostrarmi che se si crede in qualcosa si può andare lontano.
Trash week end torna settimana prossima. Vi rinnovo l’invito a scrivermi per segnalarmi qualunque trash news che vi troviate ad annusare, perché dove c’è puzza di trash noi ci buttiamo a pesce (marcio).

Si offende qualcuno se grido: “E forza Italiaaa!” ?

Non so bene dove guarderò la partita, ma so che non sarò al lavoro, e che quindi non indosserò maglietta + cappellino con scritto Forza azzurri! e non so se sia una bella notizia oppure no. Praticamente non so, so, e non so. Ci saranno novità nella formazione (ci mancherebbe altro!); Roby Donad mi ha chiamato ieri sera per darmi l’esclusiva sui nuovi innesti: Del Piero e De Rossi dentro dal primo minuto con Gattuso che partirà dalla panchina (mica sono tanto d’accordo su quest’ultima scelta, e gliel’ho anche detto. Lui ha risposto che non gli sembrava poi così male e che ci vede del positivo, io ho detto: “Va be’!”). Poi Grosso dovrebbe sostituire Panucci, e Chiellini quell’antipatico stambeccone di Materazzi. I giocatori della Romania hanno dichiarato che l’Italia con loro vivrà l’Inferno; e la miseria! Ridimensionatevi ragazzi miei, neanche steste (è brutta questa parola, ma è corretta) disputando gli Europei!
Il notaio Pocaterra (quello dei Pacchi di RAI1) mi ha imposto di dirvi che ieri è stata effettuata la spedizione di Non farmi male a Taenia, vincitrice di Oddio, e mo come la chiamo? Lo so che sono passate più di due settimane, ma giuro che, se le Poste fossero state aperte da mezzanotte alle sette della mattina, invece che dalle otto e trenta alle tredici e trenta, avrei provveduto il giorno dopo il concorso, o anche quella notte stessa. Mi scuso con Taenia per il lieve ritardo e le faccio ancora i complimenti augurandole una buonissima lettura del mio libro.
E poi, amici miei del cuore, domani è il momento di un nuovo Trash week end, la rubrica che tanto amate e che tante soddisfazioni ci sta regalando, che ci tiene compagnia tutti i week end con il peggior gossip in circolazione. Concedetemi una menzione speciale ad E che venerdì scorso mi ha segnalato la notizia di Karina ricoverata in ospedale, intoppata dal vibratore, come una bottiglia di buon Novello col suo sugheroso tappo, che ha fatto registrare alla Stanza un impressionante numero di accessi, record dei record ieri con 757 visite, che in un giorno sono tantine, sì. Ad un certo punto, terrorizzato e ormai assediato dall’orda dei temibili e bramosi karini, mi sono nascosto sotto il letto e da lì ho aggiornato il blog fino ad oggi. Allora, rimbocchiamoci le maniche e andiamo tutti alla ricerca di trash news per il Trash week end (4). Ragazzi forza, perché il Trash week end lo fate voi.
Di che e di chi parliamo stavolta?
Vi annuncio che in questo numero ci sarà una chicca imperdibile sul Matto (sì, sono un VIP anch’io; qualcuno ha qualcosa da ridire?).
Aggiornamento a caldo/freddo post-partita, in attesa dell’imminente Trash week end (4): l’Italia ha giocato bene?! No perché è questo che sento dire: che è stata solo un po’ sfortunata. Sfortunata?! Se al rigore battuto da Mutu la palla non avesse sbattuto prima sulla mano, poi sulla gamba, poi sul palo, poi sulla traversa, poi su una formica che deambulava sulla bianca linea di porta, tentando di portare fin dentro il formicaio un gigantesco chicco di grano appesantito dal sudore di Pirlo che riposava lì,  e infine sui gioiellini di famiglia di Buffon, l’Italia avrebbe perso, e qualcuno dice che è stata sfortunata?! Intanto l’Olanda dispensa lezioni di calcio alla Francia, e a noi non resta che sperare che qualcuno martedì sera ci regali un paio di rigori e annulli altrettanti goal regolari a loro. Se la Romania dovesse battere l’Olanda, che risate!

In vacanza nel mio giardino, che ha pure il mare

Ho capito che il prezzo del petrolio è variabile, ma variabile fino al punto che metto quindici euro di benzina, cercando tra l’altro invano di rilevare scostamenti confortanti della lancetta da quel baratro rosso, che ormai occupa indisturbata e inamovibile da anni, pagandola un euro e cinquanta al litro e, quando ormai ho finito e sto per ingranare la prima, svuotato e malinconico al pensiero di quante splendide emozioni avrei potuto vivere con quei quindici euro, esce l’omino e cambia il prezzo a un euro e quarantotto e qualche cosa. Carlo (Verdone), amico mio carissimo, prendi nota!
Se continua a crescere la velocità della variabilità (state tranquilli, non è di Matematica e Fisica Quantistica che si parla qui (chi non l’ha sostenuti è pregato di cercare il materiale per la preparazione all’esame altrove)), si arriverà al punto di dover pagare un omino che faccia solo quello, un addetto esclusivamente all’aggiornamento del cartellone del prezzo davanti al benzinaio. Provate a moltiplicare quel suo piccolo stipendio per tutte le stazioni di rifornimento del mondo; capite bene che si tratterebbe forse della spesa più grande e inutile del pianeta Terra. E chi dovrebbe sostenerla? Due sono le possibilità: o un’entità misteriosa, di buon cuore e ricca, che potrebbe abitare, non so, al centro del mondo ad esempio, e donare denaro ai più o meno bisognosi; oppure ogni stazione di rifornimento pensa al proprio omino. Bene supponiamo che ogni singolo benzinaio (quella dell’entità generosa mi sembra così, a prima lettura, magari mi sbaglio eh, un’ipotesi da scartare), il responsabile, il direttore, il proprietario, o chi per lui, decida di accollarsi lo stipendio dell’addetto al settore aggiornamento prezzo della benzina. Come fa a riavere quei soldi? Perché è naturale che se novecento euro al mese escono, novecento euro da qualche parte devono pur rientrare, magari di più è meglio.
Semplice, applicando un piccolissimo rincaro (chi vuoi che se n’accorga?) al già notevole rincaro che la benzina subisce di giorno in giorno. Comunque secondo me quest’estate ci sarà un calo a picco del numero dei vacanzieri all’arrembaggio. Costano più tre ore di viaggio in automobile che tre settimane di villeggiatura in albergo a Porto Cervo.

Che Italia ragazzi!

Assodato che il cappellino azzurro del Mc Donald’s con scritto Forza Azzurri! ha insita nel più profondo delle sue trame di cotone sintetico una mastodontica sfiga, vi annuncio che finalmente si è asciugata anche la maglietta in coordinato, sempre con la scritta Forza Azzurri! che indosserò nei prossimi giorni mentre, trotterellando, manderò genuini panini da gustare (con coraggio e cautela), e suppongo, di conseguenza, anche nel corso del secondo incontro della nostra Nazionale. Se il solo cappellino è riuscito a far disputare all’Italia la peggiore partita degli ultimi dodici anni non oso immaginare cosa potrebbe provocare l’accoppiata cappellino/maglietta. Tremo solo all’idea.  
Intanto il nostro capitano Gigi Buffon prega gli Italiani tutti di scusare lo squadrone per aver fatto cagare la merda contro l’Olanda, come diciamo qua. Tanto di cappello al signor Marco Van Basten, che non ha bisogno di ulteriori parole di presentazione. E un fanculo brutto stronzo! con tutto il cuore a Donadoni, che a fine sfacelo, ha avuto il coraggio di dire che non è andata poi così male, l’Italia non avrebbe fatto ‘sto gran schifo, come dicono tutti (oh voi, come vi permettete?!) perché lui ha visto del positivo. Sì, quando l’arbitro ha fischiato la fine pure io mi sono sentito meglio. Ad un certo punto ho creduto di essermi sbadatamente sintonizzato sul Roland Garros. Io non so i restanti cinquantanove milioni novecento novantanove mila novecento novantanove italiani (lo so che si scrive tutto attaccato, ma sarebbe venuto fuori un orrore grafico. E voi ormai lo sapete che io sono uno che bada solo alle apparenze), ma io, bello mio, non ti scuso proprio per niente. Scuserei te e tutta la compagine di mummie, come avete abbondantemente dimostrato di essere ieri sera, se il totale dei vostri stipendi (che per un buon trenta per cento evadete, dite la verità a papà Matto, e su!) non risanerebbe il debito pubblico. Non posso scusare Luca Toni che a quaranta centimetri dalla rete, solo davanti al portiere, dopo essersi distinto per aver segnato centosettanta gol in venti partite, la spara sul satellite Meteosat7. Non posso scusare un allenatore che fa entrare Cassano a dieci minuti dalla fine.
Sì, sono incazzato nero, certo meno di Nonpossodirechi, ma simpatico, che ieri al lavoro al terzo goal, a momenti non sfasciava la porta della crew-room (la stanzetta dove mangiamo e cazzeggiamo a inizio e fine turno) con un calcio e quattordici pugni, e la sedia lanciata contro la parete non s’è rotta solo perché il nostro omino tuttofare l’aveva cambiata, giorni prima, con una nuova. Però devo dire che le parole di Donadoni mi rassicurano non poco convincendomi che sì, saremo di certo noi i campioni d’Europa. È con queste che vi lascio prima di andare a lavorare:
 
"Non siamo partiti bene. Iniziare con una sconfitta non e’ bello (ma va?!), ma abbiamo due gare e cercheremo di fare meglio (anche perché peggio mi sembra improbabile). Dobbiamo essere ottimisti anche in questi momenti. E’ il nostro mestiere, se non lo fossimo, invece di prendere il prossimo aereo per Zurigo, dovremmo andare tutti in vacanza… (sì, tu per primo!)"
 
Abbiamo già vinto, non trovate? Ah, ieri nella Stanza del Matto sono entrate 297 persone di cui 159 cercavano news su Karina. Che qualcuno faccia qualcosa per loro, vi prego!

Karina Cascella salvata da House

E dopo il turbolento Trash week end (3) (dovrebbe) torna(re), da copione, la quiete del Lunedì, ma così non è. Prima di chiudere il discorso pseudo-stronzate almeno fino a sabato/domenica prossimi, fatemi rassicurare tutti i milioni di fan di Karina Cascella che numerosissimi in questi giorni sono accorsi nella Stanza, preoccupati per le condizioni della loro beniamina. Le chiavi di ricerca più gettonate sono state: karina cascella vibratore al primo posto con trentasette visite, karina vibratore seconda con dieci visite, karina ricoverata terza con sei visite, karina cascella ricoverata quarta con cinque visite, karina cascella vibratore incastrato quinta con due visite. Poi tutta una serie di ricerche degne di un approfondimento psicologico in chi ha digitato ad esempio karina cascella e il vibratore incastrato (ma che è, il primo romanzo della nuova saga della Rowling?) oppure paola cosa ne pensa del vibratore di karina cascella (questo mi sa che non ha tanto capito l’uso delle parole chiave), oppure karina culo, oppure cosa dice karina della notizia del vibratore, che secondo me è lo stesso di paola cosa ne pensa… Vuole delle opinioni, lui.
Comunque una specie di inondazione di trash visite che mi costringe moralmente ad aggiornarvi onde evitare un suicidio massificato. Ho sentito direttamente Maria che mi ha confermato tutto. No perché Karina va dicendo che è stata a Ibiza con Sasi (credo sia il suo cane). E anche questo è vero, ma lei dimentica di dire il motivo che l’ha portata a Ibizia che non è fare un bel bagno di sole e mare col suo nuovo fidanzato pescarese, bensì convincere Dottor House ad agire sul suo povero deretano martoriato. Maria ha minacciato House di fargli togliere la prima serata e farlo sostituire da Forum e lui, un po’ a fatica, ha estratto l’oggetto (col suo vibrare era andato parecchio in profondità) aiutandosi con un divaricatore anale e uno scalpello arrugginito per far leva (conosciamo i suoi metodi come dire, poco ortodossi). La prognosi è ancora riservata, ma non per Maria che mi ha scritto via fax che la gallina urlatrice dovrà farsi inserire ogni tre ore da Sasi supposte di Cicatrene per due settimane, programmate per aprirsi nell’antro karinesco e sprigionare bianca polverina lenitiva. Se ho capito bene dovrebbe cavarsela con una quindicina di giorni di culo all’aria, quindi placate la vostra ansia, perché Kari ce la farà e la rivedrete (scusate se in questo momento mi sento di creare una distanza tra me e voi) presto, più pimpante che mai, nella nuova stagione di Uomini e Donne.
Chiudo questa non programmata, ma dovuta, scia lasciata dal Trash week end (3) (tipo bava di lumaca) con un dilemma che mia madre, dopo tanto, ha trovato oggi, a pranzo, il coraggio di esternare.
“Ma Brooke è la madre di Taylor?”
Ah, in bocca al lupo per stasera alla nostra Nazionale. Io sarò al lavoro, ma farò il mio indossando quel cappellino cool con scritto Forza Azzurri! di cui ci hanno dotato al MC Donald’s, speriamo non porti sfiga.

Trash week end (3)

“Nick, mi stai dicendo che il bambino che Taylor ha portato in grembo per nove mesi, è mio figlio?”
“Sì, Brooke!”
(Cioè Brooke, dopo aver esaurito tutti gli uomini della famiglia Forrester, ha messo incinta Taylor?!) Questo intenso scambio di battute tra Nick e Brooke mi è parso il modo migliore per iniziare il Trash week end (3). Fatemi subito dare voce alle richieste che mi sono giunte direttamente da voi. Katy mi segnala che la talentuosa ereditiera (ci vuole un certo talento per essere un’ereditiera) Paris Hilton, dopo aver rilevato un calo d’interesse da parte dei media mondiali, che da qualche tempo (Deo gratias!) sembrano snobbarla, ha deciso di volere un bambino. Grazie alle mie sempre pronte e indiscutibili fonti ho appurato che è un altro il motivo reale che spinge la Paris a cullare tale e tanto improvviso desiderio di maternità. Il ritrovato rigore e la voglia di una vita normale, una famiglia e tanto amoreamoreamore da dare al suo piccolo? Non proprio. Paris ha dichiarato ad un noto settimanale di essere molto invidiosa dell’amica Nicole Richie, poiché aspetta un bambino. Il maggiordomo di casa Hilton, che se la fa con la ragazza rumena che il mercoledì viene a stirare le mie camicie, in un momento di sesso sfrenato nel letto di mia madre, le ha confidato: “Ieri Paris Hilton è andata da suo padre a chiedergli se gliene comprava uno”.
Ma andiamo avanti perché Gogan ci fa sapere che Simona Ventura sarà al fianco di Boldi (Dio, mi viene da piangere al solo nominarlo!) nel nuovo film pre-natalizio, che uscirà a Novembre per non fare concorrenza all’amico De Sica (così dice lui), o per guadagnare di più (così dico io): Una fidanzata per papà. La Ventura torna al cinema dopo la non felicissima prova di Fratelli coltelli del 1997. Mi auguro che nel film non urli come usa fare nelle sue trasmissioni; va be’ che tanto io non andrò a vederla, mi preoccupavo solo per voi e le vostre orecchie. Andiamo avanti con la notizia di Olsen su Mara Carfagna che ha rifiutato di patrocinare il Gay Pride perché ritenuto dalla neo ministra una manifestazione priva di sobrietà. Di risposta i manifestanti hanno pensato di allestire un carro a cui hanno dato il nome: Sobrietà, con dodici trans a bordo (s)vestiti con gli stessi abiti indossati da lei nel celebre calendario, che da anni prova a far dimenticare. Guardate com’è sobria lei qua. Chissà chi è lo stilista di questi splendidi capi. E da una donna al potere, a un’altra mica male. Carla Bruni scrive nel suo libro-confessione Carla e Nicolas, la vera storia che, da quando Berlusconi è stato eletto, lei prova un certo disagio. (Lei, eh?) E poi racconta del suo incontro col presidente francese a una cena da un pubblicitario amico comune. Un vero e proprio colpo di fulmine a dire suo. “Il suo fisico, il suo fascino, la sua intelligenza mi hanno sedotto. Ha cinque o sei cervelli” ma che è un alieno? irrigati abbondantemente. No, è un campo di barbabietole! “Lo dico ancora tutti i giorni. Non ho mica incontrato dei cretini, prima. Ma lui è molto, molto rapido. E poi ha una memoria incredibile.” Ma di chi (o cosa) sta parlando, del primo esemplare di una nuova specie prodotta in laboratorio?
Tanto per restare nei verissimi amori dal sangue blu, su Diva e Donna escono le foto di Beatrice Borromeo, la giovane spalla di Santoro (oddio, vomito!) ad Annozero, e Pierre Casiraghi, il principino di casa Grimaldi (mio fratello, se non lo sapevate), mentre tubano come due piccioni assatanati durante una piacevole serata nel principato di Monaco (dove ovviamente abito anch’io). Appena conoscerò bene Beatrice vi farò sapere. Pierre tiene molto al mio parere. Ora è il momento di iniziare la calata a precipizio. Tuffiamoci cento metri sotto il fango e parliamo del grandioso successo della partita di calcio organizzata tra la Nazionale Grande Fratello contro la Jesolo All Star per la raccolta fondi per l’Avo, l’associazione dei volontari ospedalieri. Saranno stati contenti questi volontari perché allo Stadio si sono registrati ben cinquanta paganti, mentre sulle spiagge della cittadina, nello stesso giorno, si sono contati duecentocinquantamila corpi a prendere il sole. Per la prossima raccolta fondi affidatevi a Topo Gigio, vedrete che andrà meglio. Fabrizio Corona torna a far parlare di sé. Infatti ha deciso di intentare una causa civile contro la produzione della fiction Vita da paparazzo trasmessa da Mediaset. Secondo Corona infatti, il regista e autore della fiction Pier Francesco Pingitore avrebbe di fatto ripercorso la sua vita senza neppure chiederne il permesso, rovinando tra l’altro la sua immagine. (Quale immagine?) Il ricavato dell’eventuale somma riconosciuta come risarcimento dalla causa civile, sarà devoluto in beneficenza, ha fatto sapere l’avvocato, per l’acquisto di un’ambulanza. Sì, e il resto? No perché un’ambulanza quanto vuole costare?!
Attenti che sta per arrivare la notizia bomba, ma prima parliamo delle piccole, fragili, ingenue, samaritane della nostra Italia, Wanna Marchi e la figlia Stefania che, come saprete, sono state ingiustamente condannate a nove anni di reclusione. Il loro avvocato si è appellato alla Cassazione e fin qua tutto nella norma, se non fosse che i giudici hanno ritenuto opportuno custodirle in carcere considerando molto alte le probabilità di una loro fuga in Spagna a sfrusciolarsi (i neologismi del Matto) il gruzzolo che avrebbero accumulato e nascosto. Allora, assodato che ‘sto gruzzolo da qualche parte deve stare, visto che non si parla di cento o mille euro, ma di sessanta milioni di euro, perché non le prendete per i capelli e a suon di calci in culo e torturine varie (magari arrostendo piccole parti del loro vecchio corpo calante in una griglia del Mc Donald’s (so cosa si prova) e non gli fate ricacciare il money sonante, moneta su moneta?!
Ci siamo, amici. Siamo arrivati alla notizia clou di questo lungo e appassionante Trash week end. Ce l’ha segnalata E, e vede protagonista la nostra ormai amica Karina Cascella (la gallina che tutti i giorni sbraita a Uomini e Donne) che stavolta ne ha combinata una che rimarrà nella Storia. Infatti qualche giorno fa la povera Karina è stata ricoverata d’urgenza a causa di un vibratore che, certo sbadatamente, le si era incastrato nell’intestino.
Non ripensate a male! La verità è che lei, come tutti i pomeriggi, si stava accomodando sulla sua sedia canalecinquesca e ZAC, dolore! Che gran burloni Gianni e Tina! Ma vi sembrano scherzi da fare questi? Cara Karina, la prossima volta stai attenta a dove appoggi il tuo onorevole culo.
Anche questa settimana è andata. Trash week end torna fra sette giorni e, lo sapete, ha bisogno di voi. Potete scrivermi a matteo1077@gmail.com oppure direttamente nella Stanza e segnalarmi qualche trash news degna di nota. (La notizia su Karina è vera eh, cercatela se non ci credete!) Ciao belli!

Sex and the city

Oddio quanto tempo era che non andavo al cinema. Che poi, finché non ci torni, non ti rendi conto di quanto è passato dall’ultima volta che hai vissuto quella coraggiosa esperienza, perché di coraggiosa esperienza parliamo se il tuo vicino di poltrona passa primo e secondo tempo (si parla di quasi due ore nette, mica cazzi!) a sputacchiare in una cannuccia a poco meno di quindici centimetri dal mio orecchio sinistro. E non è tanto la saliva che comunque, grazie alla distanza minima, ma sufficiente, e a Dio, che evidentemente esiste, non riesce a raggiungermi, quanto il fastidiosissimo gorgoglio che, costante, s’insinua nel cervello spostando l’attenzione da Sex and the city all’odio che provo per quell’esserino-lama, e alla tentazione sempre più vivida di soffocarlo col mio giubbetto di jeans rispolverato per la serata. Fortuna che ho incontrato Fede e Michi che erano state allo spettacolo delle otto, e fortuna che Fede aveva la Thursday card con sé, che fino a qualche mese fa ti davano gratis al cinema e al Mc Donald’s, che ha il magico potere di farti pagare tre euro a spettacolo a patto che tu ci vada di giovedì. La mia l’ho persa, Fede mi ha prestato la sua, e quindi, invece che cinque, ho pagato tre. Il film mi è piaciuto moltissimo, fatta eccezione per il finale che no, non mi è piaciuto. Non tanto per la banalità e la prevedibilità, quanto perché no, io non volevo che finisse così. Ho passato tutto il secondo tempo a pregare che non finisse così, e invece… è finito così. Così come? Andate a vederlo, e quando comincerete a sperare che non finisca in un certo modo, beh sappiate che rimarrete molto delusi perché quel certo modo che vi ostinate a rifuggire è proprio il finale del film, purtroppo. Se non ve ne siete accorti sto facendo degli sforzi immani per non rovinare la visione a chi ancora non l’ha visto. Quasi quasi, per placare la frenesia del dover svelare a tutti i costi, che mi brucia dentro, vado in cucina e mi butto nel pacco di biscotti. Non avevo mai visto Sex and the city, il telefilm, solo una puntata l’altro ieri e mi aveva fatto ridere. Ci sono scene di quel film che mi hanno fatto piangere dalle risate, altre che m’hanno fatto piangere e basta (sempre interiormente, sia chiaro!). Una delle protagoniste fa la scrittrice, e quando va in libreria sposta il suo libro bene in vista come faccio io. Allora è un vizio comune! Tanto per dire una scena che m’è rimasta impressa.
Pare che per il grande successo che sta avendo in tutto il mondo abbiano deciso di girarne un altro paio, io intanto sto provvedendo a farmi prestare tutte le serie da Luca che ce l’ha belle ordinate in DVD rigorosamente scaricate (certo che ha pagato!) con tanto di copertina realizzata direttamente da lui e diversa per ogni serie.
Correte al cinema perché ne vale la pena. È quel genere di comicità sensata e moderna, intelligente, rapida, paradossale… quello che non è Boldi, in pratica (e mo che c’entrava il povero Boldi? No, così perché è il mio esempio preferito di comicità-pena). Fidatevi del Matto e andrete sul sicuro.
Intanto oggi è venerdì e domani è sabato (ma va?), no era per dire che c’è un nuovo Trash week end da mettere su, e allora, se avete qualche idea, sparate pure, che io poi m’informo e creo, creo, creo.

Near body – (un po’ troppo) vicino alla tua pelle!

Per la serie: Strani prodotti presenti in casa Matto, dopo il profumo di mia madre alla mela verde alcolica dagli sgradevoli effetti (va be’, a seconda di come la vedi. Se sei stitico potrebbe rivelarsi una manna dal cielo), ecco Near body, il bagnoschiuma vampiro. Entro nella cabina doccia, con una certa solita fretta perché obviously sono in ritardo, e i miei occhi vengono catturati dalla nuova boccetta rossa sul ripiano dei saponi. Sulla confezione dice: Near body – vicino alla tua pelle! Con estratti di sandalo e mirra. Uh, posso lavarmi con uno dei doni di Gesù Bambino! Il colore non è che sia molto invitante, sembra sangue rappreso, però la novità è sempre la novità, così decido di utilizzare quello, invece che l’altro già aperto. La consistenza pesante rende l’atto un po’ scomodo (è come lavarsi con gelatina che si spezza, ma non si spalma). Appena comincio a massaggiare il composto sulla pelle ecco nascere un’onda di schiuma che cresce istante dopo istante e, dopo un altro istante, sto soffocando nella doccia, aiuto! L’ultimo ricordo prima di crollare sulle piastrelle azzurrine è un pizzicore ovunque. Quando riprendo i sensi la realtà è tutta bianca e le bolle arrivano fin sopra al soffitto e premono alle finestre. La schiuma vuole conquistare il mondo; devo fare qualcosa prima che riesca ad uscire da lì per mettere in atto i suoi intenti criminali. Afferro il soffione e la combatto a getti a pioggia potentissimi, finché il bagno è allagato, ma della schiuma più nessuna traccia; l’ho sciolta come la salamoia col cattivo di Roger Rabbit, quello che voleva distruggere Roger, Jessica e tutta Cartunia, lo stronzo! Mentre sul letto ortopedico, finalmente in totale relax (anche se è sempre tardi, acciderbolina!), mi asciugo col mio accappatoio Bassetti mille tinte (scusate la pubblicità non troppo occulta, ma io, in attesa di diventare milionario, in qualche modo devo pur andare avanti), noto residui organici staccarsi dai polpacci. Struscio e si staccano come delle grigie pellicine che non smettono di venir via. E viene via pure la pelle, e io struscio e viene via pure il muscolo fino all’osso che comincia a venir via, pure quello. Oddio viene via tutto! Near body mi ha divorato. (Fino alle pellicine tutto vero, giuro!)
A saperlo prima, l’altra sera al Mc Donald’s, che si sono otturati tutti gli scarichi contemporaneamente e non sono pochi: cessi (5), lavandini (6), lavatrice (1), lavastoviglie (1), e a chiusura ho dovuto lavare (perché i lavaggi sono toccati a me) quintali di ferraglie nella merda che rigurgitava dal lavandino mixata ad acqua, mixata a patatine, mixate a nuggets, mixati a capelli, mixati a vomito, terra, cadaveri, vomito (l’ho già detto? Chissà perché mi viene da ripeterlo; dev’essere per via d’un riflesso incondizionato) e tutto quello che nel tempo può esser finito in quei tubi, mi sarei portato Near body. Altro che Mr muscolo idraulico gel!

Nonostante fuori piova

Dentro è un periodo, piccolo, in cui mi sento attraversato da una specie di felicità chimica e isterica, che mi fa ridere e poi piangere dal ridere. Non riesco a spiegarmi il perché. Sto bene. Non come quando ti chiedono: “Come stai?” e tu rispondi: “Bene grazie!”. Bene sul serio. Me ne accorgo dai miei organi interni che sembrano pacificati: se ne stanno buoni buoni ad ascoltare parole, che solo qualche mese fa riuscivano a farli arrovellare e contorcere e annodare e tendere, quasi fino a spezzarsi. Sereno. Intrecciato in giornate senza sosta, ma sorridente, sempre. Tranne in qualche lieve istante, in cui tornare indietro viene piuttosto semplice, e a me non va di impedire ai pensieri viaggi taglienti, ma necessari di tanto in tanto. Questo è il momento di pensare solo a me e a tutto il mondo che devo portare a termine. Non ho tempo né voglia di dare spiegazioni a chi me le chiede, a chi pensa che io non abbia nulla da fare (poveretto!), quando io non ho un solo istante libero, neanche per cagare con un po’ più di calma. Questo tempo ha una scadenza prefissata, e pure un’altra. E poi una terza, e poi è finito. È quella fine che voglio vedere, e poi ne parliamo. Intanto vivo, e il non avere dentro tumulti da gestire, sconquassamenti emozionali, disperazioni da domare, è tantissimo. Perché tutte le energie le convergo altrove, e ne ho da vendere, non immaginavo. Mi dico: Bravo! e mi dico: Forza!
Anche se stamattina mia madre stava riuscendo a mandare all’aria tutti i miei programmi, tramortendomi con quel suo profumo alla mela verde alcolica, che ti stende. Fortuna che dopo una quindicina di minuti di stravolgimento, perdita di sensi, confusione cosmica, e successivo mal di testa atroce, mi sono ripreso, ho finito la mia tazza di caffelatte e cereali e, chiedendomi dove mi trovavo, sono corso in bagno a fare una cacca veloce.