Una valigia tutta sbagliata

“Una valigia tutta sbagliata” (ET/ET, 2011) è il conto che presenta la vita.
Suona il campanello di casa, mentre sei in poltrona a guardare la tivù, oppure sul letto a riposare. All’ora di pranzo, o alle 3 e 32 della notte, basta mezzo minuto per mandare in frantumi le certezze e lasciarti solo fra i resti di una città distrutta.
In “Mai abbastanza lontano da me”, il racconto che più degli altri rappresenta la raccolta, un ragazzo sopravvissuto al terremoto aquilano decide di abbandonare L’Aquila e rifugiarsi nella lontana Firenze. Fugge, nella speranza di lasciare la fonte dei suoi mali a centinaia di chilometri di distanza, ma la disperazione sta seduta sul sedile del passeggero. Alberto, il protagonista di “MutoDentro”, non ha il coraggio di affrontare la decisione di lasciare la sua compagna e allora scappa nel peggiore dei modi, cioè sparendo. “Sms dal mare” racconta quel che l’amore decide e non si può cambiare. Come pure il destino di Marco, Giulia e Dario, che tentano di restare sul filo di un equilibro che non può durare per sempre ne “Il dolore definitivo”. “14 febbraio” è la lettera di un nipote al nonno scomparso troppo presto, ma comunque capace di lasciargli in eredità emozioni e ricordi indimenticabili. “Luci di cerca” chiude la raccolta. Si tratta di un commovente esperimento fantasy che racconta della piccola Mia e della facile illusione di ridare la vita a ciò che abbiamo perso, colorandola con la magia.
Mauro Marcialis nella prefazione scrive: “Cercate l’amore a gocce di cristallo. Perché questa raccolta ne è colma”. Mauro Marcialis ha trovato il baule chiuso nella cantina delle mie insicurezze. Ha scardinato il lucchetto e ha sfogliato le cartoline e le foto del passato, le immagini dei sogni del futuro.

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