Scusa, ma perché non ti spari?

Allarme rosso, gente!
Rachele ha avvisato me, io provo ad avvisare voi. Dare di queste notizie non è mai facile, ma bisogna trovare il coraggio per farlo. Mi son cascate le braccia quando l’ho letto, ma, ahimè, è tutto vero. Il morbo sta tornando.
Scusa, ma ti voglio sposare
A settembre il nuovo romanzo di Federico Moccia.
Perché, buon Dio, perché?!
*Mi è stata suggerita un’alternativa: “Scusa ma ti voglio sparare”, il nuovo romanzo dedicato a Federico Moccia.

La solidarietà è prima in classifica

Domani- 21/04/2009 è prima in classifica nonostante almeno la metà delle persone che la possiede l’abbia scaricata illegalmente, da una dichiarazione della Caselli stessa che l’ha prodotto. Trovo sia indegno scaricarla, intanto per il costo irrisorio di 5 euro – rinunciare a un pacchetto di sigarette per una volta si può, non credete? – e poi per quello che significa acquistare quel piccolo CD originale. Grazie ai tantissimi che gli hanno fatto guadagnare il primo posto. Vediamo se riusciamo a farcelo restare. Grazie a chi continuerà a parlarne, chi lo regalerà, chi con un niente contribuirà alla rinascita della musica e della cultura, la rinascita della vita in una città che ammiro perché sta trovando la forza di non mollare, anche se è difficile non impazzire.

Ciccione fumatrici e liceali quarantaduenni

Linda mi ha fatto scoprire Peter Cameron, l’autore di Un giorno questo dolore ti sarà utile, e quel libro si è trasformato nella mia droga. Il fatto che mi trovi a pagina 177 di 206 m’intristisce. Quasi quasi mi metto a piangere, seguo l’esempio del mio corpo che suda senza motivo. Dev’esserci un valido motivo anche per sudare, non si può uscire di casa e sudare senza farsi una corsa sul lungarno o una partita a tennis o  12 serie di addominali. Invece qua sudi punto, e le parole di Niccolò non sono per nulla rassicuranti: “Sentirai il caldo di agosto!”.
Ieri pomeriggio sono andato a rasarmi la boccia. Ad accogliermi una donna grassa che fumava fuori la botteguccia. Sputacchiando il fumo: “Prego?”. “Sì, ehm, volevo tagliarmi i capelli!” (Ma va?) (Va be’, che dovevo dirle, scusate? Da quale altro possibile accadimento uno dovrebbe essere spinto a varcare la porta di un barbiere se non quello di rifarsi il taglio?) “Sì, fra dieci minuti va bene?” Un uomo, che dall’indifferenza che le dimostra direi il marito – sembra quasi che non esista per lui, eppure è non poco grassa, voglio dire, e pure rumorosa – è intento a far sembrare una circa quarantaduenne una liceale di quelle che fanno jogging col walkman, e glielo dice pure la figlia di 12 anni che coi capelli così sembra una liceale. La donna si mette a ridere, di quelle risate che trattengono una celata soddisfazione. Non lo sa nessuno, ma sembrare una liceale era il suo scopo quando ha deciso di mettersi in mano al marito della cicciona che continua a sfoltire quel caschetto, che a Caterina Caselli poteva anche star bene, ma non è di certo lo strumento più convincente per trasformare una quarantaduenne in una liceale. La cicciona fumatrice – poi si è rivelata simpatica, quindi mi pare brutto chiamarla cicciona, però ce la continuo a chiamare scusandomi, ecco – mi fa accomodare al lavaggio. In sequenza mi congela, mi ustiona e mi ricongela il cranio e la fronte e pure le sopracciglia, e urlando continua la discussione su X-Factor che sta tenendo da un po’ con la finta liceale che andrà lì da una vita passata a sperare di sembrare una liceale. “Ma chi pensi che lo comprerà il CD di Matteo Beccucci?” “Quelli che hanno comprato quello di Giusy Ferreri!” “Ma che c’entra Matteo Beccucci con Giusy Ferreri?” (Oddio, ti prego, chiudi il rubinetto della lava! Tra l’altro mi ha sempre affascinato e incuriosito l’argomento: Metti una mano nella lava e scopri che succede. Ora stai per scoprirlo, Matteo, cosa succede, con la faccia, non col braccio, però.) Chiede a me la stessa cosa e io: “Non so che c’entrano Giusi Ferreri con Matteo Becc… (chi?) “Lo sai che il nuovo singolo di Giusy Ferreri gliel’ha scritto quella che cantava What’s up?” “No… ahia!” “Che succede?” “No niente, nel senso che: ahia, mo’ so cavoli per gli altri cantanti che sperano di vendere tanto quest’estate!” (Ahia, la mia pelle si sta sciogliendo come plastica tra le fiamme, altro che cantanti ed estate!) Quando mi ha detto che le dovevo solo 10 euro ho pensato che di lì a un istante le vedessi comparire un sorrisetto maligno prima di sentirla pronunciare: “C’hai creduto, eh?” e invece erano davvero soltanto 10 euro. Si fottesse il checca-barbiere dove andavo a rasarmi a L’Aquila che me ne spillava 13 a botta. Questa città mi piace sempre di più. I love.
Due comunicazioni. Numero 1: ieri ho comprato il CD di Domani 21/04/2009 i cui proventi, ricordo, andranno tutti alla ricostruzione del conservatorio e del teatro aquilano, fatelo anche voi. Costa soltanto 5 euro e contiene la canzone sia in versione strumentale che con l’arrangiamento completo, e pure il video.
Numero2: prima di provare ad alzarmi e affrontare un pomeriggio fiorentino con l’aria che supera di gran lunga i 30 gradi, che se penso di prendermi un gelato si scioglie anche solo l’idea, vi segnalo l’uscita della nuova intervista di 4 chiacchiere (contate). Questa settimana incontriamo Tosca Pagliari, autrice de Le foto salvate. Una storia toccante, di spessore, sull’origine delle emozioni, su quanto spesso si tende a dimenticare da dove è partito tutto, il nostro passato, quello dei nostri genitori, della nostra terra. Elementi, questi, che hanno contribuito in silenzio, ma in modo determinante, a renderci quello che siamo.

Il non tanto fantasy Matasillir

Facciamo finta che tutto quello che non scriverò, perché non lo scriverò di certo quello che provo in questo momento,  più ieri a dire la verità, comunque facciamo finta che sia un racconto fantasy che ha come protagonista Mat. No, non va, sembra il frocio di Beverly Hills (CAP) 90210. Più fantasy lo voglio. Va bene signor regista, allora facciamo che questo tizio, l’eroe (?) superfantasy della nostra storia fantasy, si chiama Matantur. No più elfico lo voglio, sforzati dai! Ok, fantasy… più elfico… Matasillir, che non so perché sarebbe elfico, tantomeno fantasy, ma il regista pare convinto e allora procediamo. C’è questo Matasillir che non è proprio un uomo, perché dell’uomo ha sì le fattezze, ma gli manca quella sostanziale parte di interiorità capace di fargli provare emozioni. Avete presente quelle emozioni che quando ci son da fare certe scelte ti spingono da una parte piuttosto che dall’altra? Ecco lui non ce l’ha. Non che sia cattivo, o senza cuore, anzi, è bravo e buono Matasillir, per quanto si possa essere buoni senza sentire il concetto di bontà, conoscendo l’idea, ma non provandola, ecco. Non fa nulla soltanto perché glielo dice il cuore, perché il cuore, al di là del regolare battito, non gli dice niente, capite? Allora un personaggio (mica tanto) fantasy ce l’abbiamo, ora ci vuole una storia. Che gli facciamo capitare a Matasillir? Mah! Se fosse un pezzo di merda gli farei incontrare il cane nero del demonio. Avete presente quegli alani che appaiono negli incubi e tu capisci che il diavolo ha qualcosa da comunicarti e non saranno certo liete novelle, però Matasillir non se lo merita di incontrare l’alano nero del demonio. Se fosse un altruista, un generoso, uno pronto a sacrificare tutto se stesso per gli altri, beh gli farei incontrare Genio, che è il genio della lampada di Aladino, oppure la Strega Bianca di Fantaghirò, così qualcosa di bello lo fa qualcun altro per lui, per una volta almeno. Peccato che Matasillir non sia niente di tutto questo, non perché sia stronzo (TAC, l’alano!), ma perché lui non sa essere altruista (né egoista) né generoso (né tirchio) né pronto a sacrificarsi, proprio perché, se fosse capace anche di uno soltanto di questi comportamenti vorrebbe dire che proverebbe emozioni e allora non sarebbe lui, ma Mario per dire, o Marco o Giuseppantonio o chiunque, ma non Matasillir.
Io Matasillir l’ho creato così perché il regista che dirigerà le riprese del film lo voleva fantasy, però, se fantasy vuol dire che nella realtà non esiste, mi sa che ho toppato, perché, se ci pensate, di Matasillir ce ne sono. E, se quelle sue particolarità agli occhi di qualcuno appaiono qualità, quel qualcuno ha tutto il diritto di pensare di volergli assomigliare, per stare meglio ogni volta che il provare emozioni diventa un problema.

Bea, qui puoi dirlo quanto ami Silvio

Lasciamo parlare anche chi il Premier lo rispetta e ritiene che abbia, per tutta la sua lunghissima carriera politica, fatto il migliore dei lavori possibili, il suo DO-VE-RE. Colei a cui la RAI ha tolto la parola sbattendola fuori da Annozero, presumo per l’aver parlato troppo magnificamente di Berlusconi. Colei a cui Marano e la Bignardi hanno per la seconda volta tolto la parola censurando l’intervista dell’Era glaciale, la trasposizione delle Invasioni barbariche da La7 a RAI2, per il medesimo motivo, suppongo. Noi promettiamo alla contessina che secondo me si fa di stupefacenti (così, per dire una cosa off topic) di lasciarle il via libera, di non modificare né tagliare in alcun modo le sue dichiarazioni. Qui potrà finalmente dichiarare tutto il suo amore al sovrano, dire ciò che pensa di lui, dei suoi nobili intenti, dei suoi capelli e via dicendo.
Signore e signori accogliamo con un applauso scrosciante la stupefacente (ah-ah) ex valletta parlante di Annozero (zittita forzatamente – mannaggia la pupazza! -), Bea(trice) Borromeo!!!


Datevi una risposta sul perché della sua esclusione dallo sbrilluccicoso mondo della TV, lei che si è sempre dimostrata così delicata e carina nei confronti di tutti. Un’idea me la sono fatta e ha a che fare con l’antidoping, mamma mia quanto parla! Come si dice, non so se solo da noi o in tutto il mondo, questa non sputa un attimo! (Quando l’ha registrata, l’intervista, alla vigilia della sagra del Brunello di Montalcino?)

Il Nobel per la pace a Berlusconi, sì sì e sì!

Se la situazione economica, politica e sociale della nostra Italia è quella di una gigantesca discarica di ideali, speranze, vite di merda in cui la gente è costretta ad affogare, è colpa del precedente governo. Beh, certo non può essere data a Berlusconi, la colpa. Lui ha ripulito Napoli, voglio dire. Se il Milan ha fallito quest’anno è colpa di Ancelotti. Ha sbagliato spesso tattica, con gli uomini che abbiamo avremmo dovuto tenere largamente testa all’Inter. Avremmo potuto vincere Campionato e Champion’s League e invece andiamo a casa a mani vuote. Se nel mondo la guerra devasta interi paesi abbandonati al loro destino dalle grandi potenze, che si occupano soltanto degli affari più vicini, la colpa è della mancanza di figure istituzionali che siano davvero in grado di portare la pace come angeli sulla Terra. Se Veronica l’ha lasciato pubblicamente, ridicolizzando la loro intimità agli occhi del mondo soltanto perché lui va (in giro) con le minorenni, la colpa è dei giornali e della tv che hanno stravolto l’informazione per meri scopi politici.
Allora, io proporrei intanto di rinnovare il mandato di governo a Berlusconi, per vedere di chi saranno le colpe fra 5 anni, visto che a quel punto il precedente governo sarebbe il suo. Poi suggerirei a Galliani di scegliere come nuovo allenatore del Milan Silvio Berlusconi, almeno la squadra e le tattiche prima della partita le fa lui e vince tutti i campionati e le coppe del mondo, e risparmia pure sullo stipendio di Ancelotti che ha capito l’aria, s’è abbastanza sfracellato i coglioni e se ne va al Chelsea. Per quanto riguarda il problema della pace nel mondo c’ha già pensato qualcun altro, io riferisco e sostengo con tutte le forze che ho in corpo, il sangue nelle vene varicose, i calli e i brufoli pustolosi sul dorso del piede destro e pure le piaghe che quelle bestie volanti assetate di sangue mi lasciano ovunque notte dopo notte, la candidatura di Silvio Berlusconi al Nobel per la pace 2009. Vi giuro, non è uno scherzo. C’è anche un gruppo su Facebook dove vengono spiegate tutte le motivazioni che gli varrebbero il prestigioso riconoscimento. Leggo che Berlusconi avrebbe sanato il conflitto fra Russia e Georgia (con la sola imposizione delle mani). Poi sarebbe riuscito a mediare positivamente tra USA e Libia, tra l’altro riconoscendo i danni che la Libia ha subito quando era ancora colonia italiana, perché, giustamente, avrebbe potuto anche non riconoscerli, certo.  Poi la solita storia dei rifiuti, il mistero di dove siano finiti giace irrisolto. Sarò male informato, ma qualcuno ha sentito una sua dichiarazione in cui spiega dove l’ha portati? E, dulcis in fundo, testuali parole: il deciso intervento che ha consentito di riparare il disastro umanitario causato dal terremoto in Abruzzo. Io inviterei i creatori e amministratori e sostenitori di questo gruppo ad andarsi a fare un giro a L’Aquila per vedere come vive la gente, se sta bene, se ha ritrovato una dignità, un equilibrio, o se è costretta in condizioni di quasi abbandono ad aspettare che qualcuno restituisca loro un tetto vero e sicuro dove passare la notte. Comunque, nonostante le motivazioni sembrerebbero un tantinello discutibili, io sono d’accordo. Che gli sia dato questo Nobel, così ci pensa lui a fare del suo pianeta un regno di sole cuore e amore. Concluderei con la questione del divorzio. Ho una soluzione anche per quello. Non che abbia il potere di convincere Veronica a ripensarci, anche perché, per il solo fatto di essergli stata accanto tutti questi anni, seppur cullata in una vita da regina, ha tutto il mio rispetto, però per la spettacolarizzazione sì che ce l’ho una soluzione. Permettiamo a Berlusconi di appropriarsi anche delle reti RAI, che ne dite? Consegnamogli in dono tutte le testate giornalistiche, i prodotti editoriali e mediatici, così la sinistra non potrà svendere le sue faccende private al mercato in piazza, né tantomeno indurre le prossime mogli e compagne del Premier ad abbandonarlo come un cagnolino che diventa un ingombro sgradito prima dell’estate e delle vacanze.
Quando questo sarà compiuto sarà il momento di salire tutti sul gigantesco canotto, che ho fatto gonfiare a fiato dai bambini brindisini e legare con resistenti cordoni alla banchina e, remando di gran lena, raggiungeremo l’Albania. Là, secondo me, sì che si vive davvero (viviii, viviiiiii, viiiviiiiiii-iiiiiiiii, davveroooo…).

Musicagibile: concerto d’assestamento

Flyer Musicagibile (x stampa)
Il singolo Domani su YouTube sta per toccare i 300mila contatti. Sarebbe meraviglioso se anche soltanto la metà di quelle persone il 15 maggio andasse in un qualunque negozio di dischi e ne acquistasse 3 o 4 copie ciascuno, visto che costa soltanto 5 euro. Poi Amiche per l’Abruzzo, il concertone di San Siro del 21 giugno voluto da Laura Pausini. Io ho espresso la mia gratitudine, ma c’è chi ha avuto un’idea decisamente più bella della mia per ringraziare gli artisti che si stanno sfidando in questa inaspettata e meravigliosa gara di solidarietà. Sono i ragazzi del campo di San Panfilo d’Ocre (AQ) che hanno dato vita a un evento musicale che si terrà il 23 maggio prossimo al piazzale del distributore Tamoil tra Castelnuovo e San Pio Delle Camere, 2 fra i comuni maggiormente colpiti dal sisma. Si tratta di un’intera giornata di musica, da ora di pranzo del 23 fino a notte inoltrata, a cui hanno dato il nome di Musicagibile: concerto d’assestamento. Sul palco si alterneranno oltre 30 tra cantanti singoli e gruppi che si son fatti conoscere in anni di piccoli concerti e performance nei locali della nostra regione e che in questa giornata decidono di riunirsi per gridare un grazie lungo più di 12 ore ininterrotte di musica, ai grandi che spontaneamente stanno permettendo alla nostra terra di sperare.
Il motto è: Ringraziamo l’Italia per tutti gli eventi organizzati a favore delle zone terremotate, ma una volta venite a farcela qui la festa!!!
E la festa hanno deciso di farla loro per ora, attraverso la musica che sta dimostrando adesso più che mai di non avere limiti. La musica stavolta a L’Aquila, la musica tra le macerie che non sembrano il luogo ideale per mettere in scena un concerto. La locandina dell’evento parla da sé. È una delle tante immagini di un pezzo della nostra esistenza che non potremo dimenticare. Quei due col microfono ci cantano sopra. Per offrire una giornata di svago a chi nelle tendopoli vive da oltre un mese nella noia, ore infinite ad aspettare non si sa bene cosa, in continua tensione, alternando pianti a pochi momenti di sollievo. Questo concerto vuole essere un po’ d’aria per chi fra qualche settimana rischia di passare inosservato, come se in un mese si fosse sistemato tutto, e invece non s’è aggiustato niente e dobbiamo ricordarcelo. Non è San Siro né l’Olimpico né un prestigioso teatro della Capitale calcato da gente da classifica, questo ovviamente non possiamo permettercelo, ma di un piazzaletto vicino a un distributore di benzina di periferia, e di buona musica dal vivo, quello sì. Io torno a L’Aquila per esserci. Spero che qualcuno di voi, fra quelli che non commentano mai – io lo so che mi leggete in tanti da queste parti, perché poi mi incontrate per strada e me lo dite, quindi non avete scampo – possa accogliere il mio invito a partecipare. Io, i miei amici, i musicisti, i cantanti e i ragazzi del campo di San Panfilo vi aspettiamo. L’appuntamento è per sabato 23 maggio all’ora che vi pare diciamo dalle 11 del mattino in poi fino a quasi tutta la notte, al piazzaletto del distributore Tamoil vicino Castelnuovo. Spargete la voce, io non mancherò di ricordarvelo qualche giorno prima. Ringrazio Davide per avermi scritto e segnalato l’iniziativa, e naturalmente io son qui se qualcuno volesse approfittare della Stanza per dare voce a chi voce non ce l’ha. Questo spazio non è il New York Times, ma è il vostro spazio, quando c’è da dire.
Il singolo Domani su YouTube sta per toccare i 300mila contatti. Sarebbe meraviglioso se anche soltanto la metà di quelle persone il 15 maggio andasse in un qualunque negozio di dischi e ne acquistasse 3 o 4 copie ciascuno, visto che costa soltanto 5 euro. Poi Amiche per l’Abruzzo, il concertone di San Siro del 21 giugno voluto da Laura Pausini. Io ho espresso la mia gratitudine, ma c’è chi ha avuto un’idea decisamente più bella della mia per ringraziare gli artisti che si stanno sfidando in questa inaspettata e meravigliosa gara di solidarietà. Sono i ragazzi del campo di San Panfilo d’Ocre (AQ) che hanno dato vita a un evento musicale che si terrà il 23 maggio prossimo al piazzale del distributore Tamoil tra Castelnuovo e San Pio Delle Camere, 2 fra i comuni maggiormente colpiti dal sisma. Si tratta di un’intera giornata di musica, da ora di pranzo del 23 fino a notte inoltrata, a cui hanno dato il nome di Musicagibile: concerto d’assestamento. Sul palco si alterneranno oltre 30 tra cantanti singoli e gruppi che si son fatti conoscere in anni di piccoli concerti e performance nei locali della nostra regione e che in questa giornata decidono di riunirsi per gridare un grazie lungo più di 12 ore ininterrotte di musica, ai grandi che spontaneamente stanno permettendo alla nostra terra di sperare.
Il motto è: Ringraziamo l’Italia per tutti gli eventi organizzati a favore delle zone terremotate, ma una volta venite a farcela qui la festa!!!
E la festa hanno deciso di farla loro per ora, attraverso la musica che sta dimostrando adesso più che mai di non avere limiti. La musica stavolta a L’Aquila, la musica tra le macerie che non sembrano il luogo ideale per mettere in scena un concerto. La locandina dell’evento parla da sé. È una delle tante immagini di un pezzo della nostra esistenza che non potremo dimenticare. Quei due col microfono ci cantano sopra. Per offrire una giornata di svago a chi nelle tendopoli vive da oltre un mese nella noia, ore infinite ad aspettare non si sa bene cosa, in continua tensione, alternando pianti a pochi momenti di sollievo. Questo concerto vuole essere un po’ d’aria per chi fra qualche settimana rischia di passare inosservato, come se in un mese si fosse sistemato tutto, e invece non s’è aggiustato niente e dobbiamo ricordarcelo. Non è San Siro né l’Olimpico né un prestigioso teatro della Capitale calcato da gente da classifica, questo ovviamente non possiamo permettercelo, ma di un piazzaletto vicino a un distributore di benzina di periferia, e di buona musica dal vivo, quello sì. Io torno a L’Aquila per esserci. Spero che qualcuno di voi, fra quelli che non commentano mai – io lo so che mi leggete in tanti da queste parti, perché poi mi incontrate per strada e me lo dite, quindi non avete scampo – possa accogliere il mio invito a partecipare. Io, i miei amici, i musicisti, i cantanti e i ragazzi del campo di San Panfilo vi aspettiamo. L’appuntamento è per sabato 23 maggio all’ora che vi pare diciamo dalle 11 del mattino in poi fino a quasi tutta la notte, al piazzaletto del distributore Tamoil vicino Castelnuovo. Spargete la voce, io non mancherò di ricordarvelo qualche giorno prima. Ringrazio Davide per avermi scritto e segnalato l’iniziativa, e naturalmente io son qui se qualcuno volesse approfittare della Stanza per dare voce a chi voce non ce l’ha. Questo spazio non è il New York Times, ma è il vostro spazio, quando c’è da dire.

Di più, di più!

Il mio umore è alle stelle.
Hai trovato lavoro?
No, di più!
La in-fin-di-vita Gina Lollobrigida ti ha chiesto di sposarla come suo ultimo desiderio?
Ma no, ancora di più!
Oddio, ti ha chiamato Mondadori per dirti che Supermarket24 sarà il libro di punta della loro stagione narrativa 2010?
Di più ragazzi, molto, molto di più. Ok, ve lo dico io. Ieri mi hanno detto che sono più bello di Scamarcio.

Una domenica cul-turale col balenottero GS

Dedichiamo il post domenicale della Stanza alla cultura. Avrei dovuto dirvelo ieri, ma ero troppo impegnato a ingoiare gli ultimi blocchi di cioccolata al latte Coop e a raschiare col cucchiaio il fondo della vaschetta di gelato alla stracciatella sempre marcata Coop e a stendere i panni che non son riuscito a montare lo stendino-prolunga e allora l’ho incastrato allo stendino principale. Quando è passato Luca, lo spostamento d’aria è bastato a far crollare tutto a terra facendomi meritare a pieno titolo il premio internazionale Ma non ti vergogni per niente? – 2009.
Dicevamo la cultura, sì perché intanto ieri le nostre 4 chiacchiere (contate) le abbiamo dedicate ad Alessio Masciulli, un giovane pescarese che ha deciso di riversare la disperazione per l’improvvisa perdita della compagna, nella scrittura, dando vita al suo primo romanzo dal titolo Credevo bastasse amare. Alessio sta lavorando ad altri due romanzi ed è in uscita la sua prima raccolta di poesie. Ce ne parla nel nostro appuntamento del sabato mattina: QUA.
Continuiamo con le segnalazioni perché da pochissimi giorni è uscito il nuovo romanzo di Francesco Gungui, l’autore del celebre Mi piaci così, dal titolo L’importante è adesso, pubblicato sempre da Mondadori. QUA trovate un articolo che la redazione di SoloLibri ha creato ad hoc con 2 anticipazioni succosissime. Intanto potrete scaricare e leggere gratuitamente i primi 6 capitoli per gentile concessione di Francesco e poi trovate una delle 4 chiacchiere dell’intervista che ho fatto a Francesco e che potrete leggere nella sua interezza sabato prossimo.
Mi sembra assolutamente in tema cultura il graditissimo incontro che io e Niccolò abbiamo fatto ieri per le strade di Firenze nei pressi di Santa Croce. Quasi uno scontro, direi. “E dateme na majjjetta!” “Ma chi è quel tamarro?” chiedo rivolto a Niccolò. “Uh, è Federico di Uomini e Donne!” Lo rifletto mentre cammina, effettivamente è lui, che poi chi poteva essere l’autore di un’esternazione del genere? Vorrei segnalare a Maria De Filippi che Federico poi si è recato in un palazzetto vecchio e nascosto e ha citofonato al campanello con su scritto GS, che non è la sigla del supermercato, come pensavamo, ma le iniziali della persona che lo stava aspettando. Al secondo piano, in mutandoni leopardati e fiocchettini rosa autoadesivi, incollati su tutto il corpo nudo, in posa sexy a gambe larghe vieni-che-ti-sdrumo, c’era Gianni Sperti, che ha chiuso la porta dietro di sé impedendoci di approfondire le modalità e il fine dell’incontro. Non abbiamo prove fotografiche, ma siam pronti a venire in puntata a testimoniare, dubitando fortemente che quella del Gianni fosse la tenuta per la prima de Il balenottero infiocchettato, il nuovo spettacolo di Steve La Chance.
Io non sono mai stato un bravo figlio, perché alle ricorrenze non ci faccio caso e perché di soddisfazioni a mia madre gliene ho date ben poche. Oggi la chiamo per la festa della mamma, magari si sente meno sola a passeggiare tra le tende.

Laura Pausini, amica per l’Abruzzo

Di Domani – 21/4/2009 ve ne ho già parlato. Questo è il sito ufficiale dell’iniziativa. Nella rassegna stampa trovate il Comunicato Stampa Trasparenza che illustra con accuratezza e chiarezza tutte le modalità della realizzazione dell’evento, come e dove andranno a finire i soldi delle vendite del singolo, e tutti coloro che hanno contribuito gratuitamente, che non son soltanto i cantanti. Dietro c’è un’organizzazione di produzioni, registi, tecnici, discografici, autori, fotografi, che hanno lavorato con passione a un progetto consapevoli che nulla sarebbe rientrato nelle loro tasche. Nel sito trovate inoltre i link degli artisti che hanno interpretato Domani, ed è proprio spulciando quei link che ho appreso qualche news. Ad esempio che a fine maggio uscirà il nuovo di Niccolò Fabi. Sarà contenta Francesca che ormai l’aveva dato per neopapà musicalmente finito, rassegnandosi all’idea di dover continuare a canticchiare Io vivo sempre insieme ai miei capelli… forever. Poi sono capitato nel blog di Giorgia, che si è fermato al 7 aprile, quando se l’è presa con la Natura e con gli uomini per quello che era accaduto nel sottosuolo aquilano. Sul sito di Gianna Nannini ho scoperto un’altra grandiosa iniziativa, questa volta lanciata da Laura Pausini dal titolo Amiche per l’Abruzzo. Un concerto megagalattico di voci femminili che si terrà a Milano il 21 Giugno allo stadio San Siro. Sul palco una cinquantina di voci femminili che hanno accolto in un lampo l’appello di Laura Pausini, tra le quali Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Elisa, Dolcenera. Sarà un vero e proprio evento, trasmesso in diretta da 13 emittenti radiofoniche e probabilmente anche dalla tv per una somma raccolta che dovrebbe aggirarsi attorno al milione di euro, che servirà alla ricostruzione della storica scuola elementare Edmondo De Amicis. Attraverso maxischermi inoltre il concerto dovrebbe essere trasmesso anche a L’Aquila. In pole position con Laura c’era all’incontro con la stampa Gianna Nannini. La cantautrice si è recata personalmente in Abruzzo per constatare di persona le condizioni, portando con sé, in conferenza, un pezzo di mattone di uno dei palazzi distrutti dal sisma. Il nuovo album della Nannini si chiama Giannadream – solo i sogni sono veri, e allora che questo sogno di ricostruzione possa volare davvero. L’ho già detto e lo ripeto, questi sono i gesti concreti, perché se L’Aquila, nel tempo, ritroverà una sua identità forte sarà grazie a iniziative così grandi. Scorrete la pagina della Stanza,c’è un banner rosa, grande e pieno di nomi. È uno di quelli creati per la promozione del singolo che trovate sempre nel sito di Domani. Ce ne sono di diverse dimensioni. Sceglietene uno anche voi, quello che più vi piace. Ne ritrovo in giro dei più improbabili e inutili, i premi simpatia, cultura, arte e allegria, il premio poesia dell’animo, il premio blog più bloggoso della blogosfera. Beh ora che ce n’è uno davvero serio da incollare nei vostri blog, beh fatelo.