Dedichiamo il post domenicale della Stanza alla cultura. Avrei dovuto dirvelo ieri, ma ero troppo impegnato a ingoiare gli ultimi blocchi di cioccolata al latte Coop e a raschiare col cucchiaio il fondo della vaschetta di gelato alla stracciatella sempre marcata Coop e a stendere i panni che non son riuscito a montare lo stendino-prolunga e allora l’ho incastrato allo stendino principale. Quando è passato Luca, lo spostamento d’aria è bastato a far crollare tutto a terra facendomi meritare a pieno titolo il premio internazionale Ma non ti vergogni per niente? – 2009.
Dicevamo la cultura, sì perché intanto ieri le nostre 4 chiacchiere (contate) le abbiamo dedicate ad Alessio Masciulli, un giovane pescarese che ha deciso di riversare la disperazione per l’improvvisa perdita della compagna, nella scrittura, dando vita al suo primo romanzo dal titolo Credevo bastasse amare. Alessio sta lavorando ad altri due romanzi ed è in uscita la sua prima raccolta di poesie. Ce ne parla nel nostro appuntamento del sabato mattina: QUA.
Continuiamo con le segnalazioni perché da pochissimi giorni è uscito il nuovo romanzo di Francesco Gungui, l’autore del celebre Mi piaci così, dal titolo L’importante è adesso, pubblicato sempre da Mondadori. QUA trovate un articolo che la redazione di SoloLibri ha creato ad hoc con 2 anticipazioni succosissime. Intanto potrete scaricare e leggere gratuitamente i primi 6 capitoli per gentile concessione di Francesco e poi trovate una delle 4 chiacchiere dell’intervista che ho fatto a Francesco e che potrete leggere nella sua interezza sabato prossimo.
Mi sembra assolutamente in tema cultura il graditissimo incontro che io e Niccolò abbiamo fatto ieri per le strade di Firenze nei pressi di Santa Croce. Quasi uno scontro, direi. “E dateme na majjjetta!” “Ma chi è quel tamarro?” chiedo rivolto a Niccolò. “Uh, è Federico di Uomini e Donne!” Lo rifletto mentre cammina, effettivamente è lui, che poi chi poteva essere l’autore di un’esternazione del genere? Vorrei segnalare a Maria De Filippi che Federico poi si è recato in un palazzetto vecchio e nascosto e ha citofonato al campanello con su scritto GS, che non è la sigla del supermercato, come pensavamo, ma le iniziali della persona che lo stava aspettando. Al secondo piano, in mutandoni leopardati e fiocchettini rosa autoadesivi, incollati su tutto il corpo nudo, in posa sexy a gambe larghe vieni-che-ti-sdrumo, c’era Gianni Sperti, che ha chiuso la porta dietro di sé impedendoci di approfondire le modalità e il fine dell’incontro. Non abbiamo prove fotografiche, ma siam pronti a venire in puntata a testimoniare, dubitando fortemente che quella del Gianni fosse la tenuta per la prima de Il balenottero infiocchettato, il nuovo spettacolo di Steve La Chance.
Io non sono mai stato un bravo figlio, perché alle ricorrenze non ci faccio caso e perché di soddisfazioni a mia madre gliene ho date ben poche. Oggi la chiamo per la festa della mamma, magari si sente meno sola a passeggiare tra le tende.

2 risposte a “Una domenica cul-turale col balenottero GS”

  1. Avatar matto81

    Sì sì, è stata contenta.

  2. Avatar pyperita

    Certamente le farà piacere.

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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