(Griglie, toaster, friggitrici, lame… Addio gente!)
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Venerdì 17 (fanculo la morte, SPLAT!)
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Scrivi un commento →: Venerdì 17 (fanculo la morte, SPLAT!)Oggi che facciamo? Ci chiudiamo in casa pensando di essere al sicuro? Vi ricordo che la casa è il più grande accumulatore di pericoli. È molto più rischiosa una cucina che una palude abitata da voraci alligatori. È di malasorte che si parla, e non è che ve la dovete cercare; quella oggi viaggia sulle vostre (pure la mia) teste e colpisce appena può, sempre se ci credete, chiaramente. Oltretutto il 2008 è bisestile, la quantità di sfiga dovrebbe essere ancora maggiore. Non a caso oggi è stato programmato uno sciopero generale dei trasporti, e chi dovrà viaggiare di fortuna ne avrà ben poca. Ma perché proprio il venerdì 17 scelto come giorno nefasto per eccellenza? Io non lo sapevo, ma mi sono informato. In teoria il giorno che la tradizione vorrebbe nero è il venerdì 13, perché fu di venerdì 13 ottobre che venne dato l’ordine dello sterminio dei templari. Infatti in America ancora oggi è il 13 il numero sfortunato. Per quanto riguarda il 17 ci sono diverse teorie: alcuni sostengono che sia perché in romano 17 si scrive XVII che anagrammato da VIXI che significa vissi (passato remoto) ne consegue che ora sono morto; secondo altri è riferito al primo giorno del diluvio universale, datato nell’antico testamento al 17 febbraio. Eppure, anche in passato, c’è chi invece considerava il venerdì un giorno fortunato (a prescindere dalla data del calendario in cui cadeva). Cristoforo Colombo, ad esempio, non pensava assolutamente che fare le cose in quel giorno portasse male: partì da Porto Palos un venerdì, mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos. Insomma di venerdì ha scoperto l’America, mica cazzi! C’è chi ci crede e si lascia condizionare da una scala in mezzo alla strada o da un gatto nero o da una tavolata di 13 persone o dal sale che cade a terra o dalle forchette incrociate (che vita sacrificata!) e chi invece se ne frega di tutto questo. Io alla buona sorte ci credo; è innegabile che ci sia gente dotata di un didietro da far spavento. Quindi devo per forza credere pure alla sfiga, per la prima (in attesa di sviluppi e postulati) legge della complementarietà (che ho appena inventato io) che dice che se esiste qualcosa esiste anche il suo complementare. Però razionalmente, da persona saggia e intelligente quale tutto il mondo mi riconosce (ma proprio tutto, anche i zulù della Talpa che ballano mentre Karina Cascella piange e manda pure affanculo Paola Barale, e non ha tutti i torti), dico che non voglio che qualcuno pensi che io sia il prototipo del meridionale (non fermatevi al termine discriminante, cercate di andare oltre e comprenderne il senso) che telefona a Wanna Marchi. La mia visione è affine a quella del filosofo Benedetto Croce che, interrogato sugli effetti di certi pregiudizi, rispose con arguzia: "Non è vero, ma ci credo".Comunque resta il problema di come lasciar passare questa giornata senza correre troppi rischi. Magari vado in palestra, o a fare una bella chiacchierata fra amici in strada. Ehm Ehm, ripensandoci un attimo forse è meglio un full-time da Mc Donald’s.
(Griglie, toaster, friggitrici, lame… Addio gente!)Infelice aggiornamento dell’ultim’ora: mi chiama il Mc Donald’s e mi chiede (sempre gentilmente (?) sia chiaro) di fare chiusura (l’una di notte) invece che staccare alle 22.30, come previsto dai miei orari. Ecco che il mio venerdì 17 prende forma (e vada per il rosso).
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La Cibrario non mi ha (ancora) querelato
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Scrivi un commento →: La Cibrario non mi ha (ancora) querelatoStamattina nella buchetta della posta ho trovato un talloncino verde indirizzato a me e ho subito pensato che finalmente la Feltrinelli si era decisa a contattarmi proponendomi di pubblicare 8 romanzi, e quello doveva essere senz’altro l’anticipo di 250mila euro dei diritti d’autore che avrei dovuto ritirare alle poste. Poi ho letto: deposito atti giudiziari e mi s’è gelato il sangue all’idea che la Cibrario, stizzita per le parole (non troppo carine) che le ho dedicato nell’ultimo Stop al televoto! abbia telefonato al suo avvocato per querelarmi. Così ho chiamato il mio avvocato (ancora non si laurea però è bravo con la favella, questo mi posso permettere) per preparare la difesa. Stiamo puntando sulla incapacità di intendere e volere della suddetta scrittrice e credo non avremo grandi difficoltà a dimostrarla in aula, considerata la prova regina di cui siamo in possesso, il famoso video in cui presenta il suo libro masticando (o succhiando) non si sa cosa, fino a svelarne tutti i particolari, compreso il finale. Sono andato alle poste a ritirare l’atto giudiziario e non era la querela della Cibrario, ma una multa di 178 euro per eccesso di velocità, in cui si dice che il conducente andava a 80 all’ora sulla strada a scorrimento veloce davanti casa mia. Non potevo essere io per 2 motivi. Primo io non vado mai a 80 all’ora, è una velocità che non mi appartiene. A 100/120 sì, ma a 80 che senso ha? Se devo andare a 80 vado a 50 e faccio prima. Secondo io la mia macchina non la guido da 2 anni e mezzo, da quando, cioè, ha preso la patente mia sorella; io la pago soltanto. Mia sorella ha vergognosamente tentato di accusarmi perché lei, a suo dire, non va mai veloce. “E poi è arrivata a te, mica a me!” Grazie al bip, la macchina è la mia a chi deve arrivare, agli amici di Maria De Filippi? C’è mancato poco che le assestassi un pugno in pieno viso per poi strapparle a vivo tutti quei suoi orripilanti piercing (a cui da qualche settimana si è aggiunta l’espansione del lobo, un buco di un cm di diametro nell’orecchio in cui c’ha ficcato una specie di caramella di plastica) è dark lei. Comunque al distretto dicono che è arrivata la voto dell’autovelox in cui alla guida si vede distintamente una donna. Adesso la signorina deve recarsi a dichiarare che era lei al volante e i 5 punti che dovrebbero togliere a me (ma stiamo scherzando?) li tolgono a lei, e forse pure 10 perché ha la patente da meno di 3 anni.Insomma hanno messo l’autovelox sulla strada di casa mia. Pare che molta gente si sia lamentata dell’estrema velocità raggiunta su quel rettilineo soltanto perché nell’ultimo anno sono morti una quarantina di ricci, un numero incalcolabile di gatti, qualche volpe, una signora che stava attraversando (giuro), e una ragazza che non ha dato la precedenza è stata scaraventata a terra, il motorino distrutto, ma lei portava il casco e sta bene. L’ubicazione del malefico rilevatore di velocità altrui è segreta e pare cambi sempre (ma si può fare? Non dovrebbero esserci i cartelli a segnalarlo?). Allora, in attesa delle almeno 15 multe che arriveranno a carico di mio padre (la macchina che guido io è intestata a lui), e dei 250mila euro della Feltrinelli (che a questo punto userò per pagarci le multe), da oggi in poi uscirò di casa 6 minuti prima e andrò a 49 all’ora. Questo si sa che fine farà, come tutti i miei buoni propositi.
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Ho detto ciao
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Scrivi un commento →: Ho detto ciao"Ciao, come stai?"
"Mah, ti dirò… A parte che ho dormito 5 ore nelle ultime 2 notti, e stamattina la prima cosa che ho pensato quando ho aperto gli occhi è stata che stasera vado a dormire alle 10.30 con un buon libro, e non è proprio il migliore dei pensieri quando devi affrontare un’intera giornata che inizia con l’apertura al Mc, e viene pure il camion e quindi c’è da mettere a posto i soliti 1000mila cartoni di (non ben distinta) roba. Spero di non combinare macelli, perché io, quando faccio delivery e non sono abbastanza riposato (e stamattina non lo sono, no), potrei provocare danni che vanno dalle decine a svariate migliaia di euro (ieri per un inspiegabile (lo stress) impulso, ho lanciato la prezzatrice che si è disintegrata al suolo (35 euro) poi l’ho rimontata e, nonostante alcuni pezzetti che si odono ballare il twist all’interno, timbra, e visto che il suo compito primario e unico è timbrare non mi toccherà ricomprarla né rimborsare la Mc Donald’s). Poi ecco, tanto per affrontare il discorso quattrini, ieri ho prelevato 150 euro per la rata dell’assicurazione, oggi devo prelevare 250 euro per la rata dell’università (che è una specie di mutuo a vita, 275 euro (avete 25 euro da prestarmi?) un motivo in più per finirla), poi ho ricaricato la scheda (10 euro non di più, e l’unico sms che ho ricevuto è stato quello della wind che mi informava che mi avevano appena scalato i 5 euro del noi wind, poi ho fatto 2 telefonate e mi sono rimasti 2 euro e 40 centesimi, quindi mi sa che presto altri 10 euro se ne andranno al creatore). Poi ho messo la benzina (20 euro) ed è stata una goduria pagarla 1.30 al litro, prima di farci 200 km e quindi tornare alla situazione precedente ai 20 euro, che richiede altri 20 euro entro stasera. Poi ho speso 6 euro per 3 pizze + un’acqua liscia, 3.50 euro per una Corona, 1.70 euro per un cono gelato medio che era microscopico, e 1.20 euro per un saccottino ripieno alla nutella che poi io volevo il saccottino con le gocce di cioccolato ripieno alla nutella, non quello vuoto (ripieno alla nutella) è solo che io non lo sapevo che potevo far riempire quello con le gocce di cioccolato, poi mi hanno detto di sì e per un attimo ho pensato di farmelo cambiare, però mi è sembrato brutto. Fortuna che ho trovato la libreria chiusa e l’unica aperta non aveva edizioni (a 1000 lire) di Cent’anni di solitudine. Ah, l’euro del superenalotto non è servito a niente perché se sabato avevo fatto 2 ieri ho fatto 0 (zero). Poi la settimana prossima andrò in ferie e neanche me lo ricordavo, e non vedo l’ora di andare a Firenze a trovare i miei amici (e là se ne parte il resto dello stipendio). Insomma, ‘sto mese ci vado giù di brutto. A parte pure che in questi giorni mi stanno divorando le zanzare che mi hanno risparmiato per tutta l’estate e si svegliano a fine ottobre, a scoppio ritardato, come d’altronde la gente in questa città. Sì perché poi i messaggi e le chiamate arrivano sempre quando è troppo tardi, credo. A parte che io, quando m’imbatto in una persona, vengo destabilizzato dalla positività che emana (se la emana, chiaramente) e non so mai quello che devo fare. E quello che so (che devo fare) non lo faccio. Non so se esista questa sindrome, ma se esiste ce l’ho io. E quindi non so che accadrà (visto che non so quello che devo fare, e le 2 cose sono piuttosto collegate). A parte che mi è anche venuto il raffreddore mentre scrivo il post. Insomma a parte tutto, me la cavo. E tu?""Mah, ti dirò…"
"Scusa, ora devo andare. Ciao."
"Ma ti stavo dicendo che…"
"Ho detto ciao."
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Stop al televoto! Il trionfo di elastigirl
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Scrivi un commento →: Stop al televoto! Il trionfo di elastigirlStamattina il mio personal computer (personal manco per niente visto che lo usano cani e porci (mia sorella) che continuano a siringarlo di musica e immagini e file e applicazioni e robe che non hanno icona né estensione e che sto cercando senza il loro (dei cani e dei porci) permesso di cancellare) ha avuto una crisi isterica. Continuava a riavviarsi da solo, per un attimo (un po’ lunghetto) ho temuto che avesse nuovamente preso la strada del non ritorno, e la premonizione ha provocato una cascata di sudore freddo e tiepida pipì che poi ho scaricato nei luoghi dovuti. L’ho lasciato spento un’oretta mentre cambiavo l’acqua alle tartarughe, guardavo Forum e cucinavo (nell’occasione riscaldavo un quadrato (cubico) di Lasagna al forno, anche questo è cucinare, no?), poi l’ho riacceso e non s’è più spento. È guarito da solo. Aveva bisogno soltanto di un po’ di riposo, quanto lo capisco!
Oggi dopo tanto torna Stop al televoto! la rubrica delle classifiche. Sono cambiate un po’ di posizioni, ci sono new entry e abbandoni e allora andiamoci a guardare intanto la classifica dei libri più venduti, poi, se abbiamo tempo (io), ci vediamo anche quella dei CD. La vetta è quasi tutta nuova, non so se esserne felice o scoppiare in un pianto disperato. Al terzo posto troviamo Amore 14 di Moccia Federico, e già è un immenso risultato il fatto che non sia entrato primo in classifica, e che a questo punto non lo sarà mai. Scende al secondo posto La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (che forse non sa neanche di averlo scritto ‘sto libro). All’inizio mi era simpatico. Vedevo Paolo Giordano come una piccola vittoria per tutte le voci giovani della letteratura italiana; poi più sentivo le sue interviste e più m’innervosiva fino ad arrivare al punto di trovarlo insopportabile, ora. Quando deve spiegare un concetto si lascia attraversare da pause immonde, secondi che non passano nell’attesa che lui trovi la parola che gli manca. Cambio canale, di solito, come ho fatto anche l’altra sera quando era ospite da Fabio Fazio, comunque per la cronaca 900mila copie vendute, primo in classifica per mesi e ho la sensazione che vi tornerà presto, premio Strega ecc ecc, ma non diciamo sempre le stesse cose e quindi salutiamo Paolo; ciao Paolo! Il numero 1 è Brida il nuovo di Coelho, che non mi piace (non Brida che non ho letto, ma Coelho) perché ha sempre l’aria di voler diffondere la sua parola attraverso insegnamenti, frasucce spicciole, consigli di vita che dovrebbero illuminare la via all’uomo, neanche fosse Dio incarnato. Al quarto posto troviamo L’eleganza del riccio, che io ho comprato, ma che sta lì a incastro per reggere la mensola. Per ora non posso leggerlo perché se no mi crolla, almeno finché non mi capiterà tra le mani un libro identicamente spesso da sostituire con abile gesto. Interessante alla 7ma posizione Estasi Culinarie di Muriel Barbery che poi è l’autrice del suddetto riccio. Estasi Culinarie è il suo primo libro, che non s’era cagato manco la madre e che dopo il grande successo del secondo è stato ristampato in tutto il mondo; è così che funziona. Dai commenti non sembrerebbe granché. Di Rossovermiglio di questa Benedetta Cibrario, alla posizione numero 8, non voglio parlarne perché mi è antipatica per principio, considerato che io prima di lei ho chiamato un racconto Grigioscuro e un altro Veleno rosso sangue e la Feltrinelli non mi ha pubblicato (per la verità non gliel’ho proposto, ma dubito che) e non sono entrato in classifica (ma va), comunque questa qui sta vendendo un po’ troppo per aver vinto il Campiello (si sa che i libri vincitori del Campiello sono orrendi) e per essere obiettivamente brutta, fisicamente dico io, e diciamolo tutti in coro. E potrebbe pure sputare la gomma o quello che ha in bocca (non ho intenzione di approfondire sulla natura) quando parla, eccheccavolo. Ora fatemi spendere parole di gloria per una tipa simpaticissima che in molti già conoscerete perché è dei nostri, la mitica elastigirl di nonsolomamma che risponde al nome di Claudia De Lillo. Grazie al grande successo del blog (2500 contatti al giorno non sono proprio una bazzecolina) è da poco uscito il suo libro Nonsolomamma. Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno, pubblicato da TEA, che questa settimana occupa la 23esima posizione nella narrativa italiana. Sono molto contento per lei perché lo merita, secondo me.
Non ci crederete ma alla 15esima posizione c’è Rossoamaro di Bruno Morchio di cui ignoravo (e ignorerò) l’esistenza. Ho deciso, il mio prossimo libro non si chiamerà più Supermarket24, ma Rossodiserabeltemposispera.
(La classifica dei CD è rimandata a data da destinarsi, in cui certamente sarà diversa. Comunque esiste sempre il sito della fimi, non è che dovete venire per forza qua a leggerla, eh!)
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Io so dove vanno a scuola i vostri figli
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Scrivi un commento →: Io so dove vanno a scuola i vostri figliNon so perché, ma questo lunedì mi sento di mandare un abbraccio virtuale a tutti i lavoratori (veri), quelli che hanno le mani e le braccia e la testa rovinata. Non è una frecciatina a chi non fa un cazzo dalla mattina alla sera, è un abbraccio (e pure una stretta di mano) a chi invece dalla mattina alla sera non riesce a trovare un quantitativo di tempo degno per rilassarsi, divertirsi, fare il padre, o il marito, o il figlio, o l’amico come andrebbero fatti e come vorrebbe. Comprendo lo shock da inizio settimana e vi sono vicino, ecco.Dopo questo incipit slegato da tutto, vi segnalo 2 cose. La prima è questa mezza paginetta su qlibri che a quanto vedo è un sito dove chiunque può scrivere una piccola recensione di un libro, e visto che da poco è stato inserito anche Non farmi male e visto pure che tanti lettori della Stanza per libera scelta (pochi) o costretti dal terrificante padrone del blog (tutti gli altri) si sono ritrovati a leggerlo, se a qualcuno va di scriverne 2, 3, 500 parole, che gli sia piaciuto o gl’abbia fatto schifo (siete liberissimi, ma ricordatevi che io so dove vanno a scuola i vostri figli) mi fa piacere.A proposito di recensioni di libri qualcuno saprà che me ne occupo anch’io. Ho scritto per diversi portali e adesso lo faccio per SoloLibriPUNTOnet (ecco la seconda cosa). Questa è la mia pagina personale (notare la foto col sorriso finto, come dice Falcon) dove di volta in volta saranno pubblicate tutte le mie recensioni cominciando da Everyman di Philip Roth e (l’orribile) Con le peggiori intenzioni di Alessandro Piperno. Date un’occhiata a SoloLibri, è un luogo nuovo, accogliente e pieno di iniziative a cui potete aderire anche voi che amate la lettura e la letteratura. Ah, ho finito Dell’amore e di altri demoni di Marquez, grandioso. Sto organizzando spedizioni in casa mia alla ricerca di Cent’anni di solitudine, chi vuol partecipare è ben accetto; lo ritroverò (al massimo me lo ricompro).Detto questo codesto e quello, chiudo con un’osservazione che sa un po’ d’amaro, ma che invece è una costatazione che mi dice che ho occhio per vedere, orecchio per sentire, e quel pizzico di intuitività che mi sussurra le cose ai primi segnali, che le fa sapere a me in via strettamente confidenziale perché, quello che io già do per certo, ad altri appare assurdo, prima di verificarsi, chiaramente.È rassicurante la dimostrazione che le sensazioni che il tempo ha costruito a pezzetti sparsi in giorni molto distanti, pezzetti gettati come semi in momenti e luoghi che non ci fai caso, che io ho comunque voluto raccogliere e collegare, nonostante il loro dichiarato essere casuali, ebbene erano giuste, ebbene quei pezzi andavano raccolti e collegati. Ebbene io, quando scelgo di non fidarmi, non sbaglio, e non sbaglio neanche quando capisco di aver sbagliato a fidarmi. Ebbene sì.
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M’ha detto stronza, Maria!
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Scrivi un commento →: M’ha detto stronza, Maria!Ieri non ho vinto, ma se non posso averli io quei soldi per il momento non li avrà nessuno, e infatti nessun 6 secco e neanche un 5+1. L’86 non è uscito, però grazie a una felicissima combinazione dei miei numeri con quelli che Chilli ha distribuito in un suo commento, ho fatto 2, che lo so che mi ci posso pulire il chiul però, oh, a momenti non beccavo i 17 euro del 3, mannaggia. Insomma tutto rimandato a martedì perché quegli 80 milioni di euro devono finire nel mio CC, eccheccavolo.Per la rubrica l’Agenda del Matto in pillole (una delle mie solite rubriche usa e getta di cui quasi sicuramente mai più sentirete parlare) cominciamo dicendo che non capisco perché se io impiego 20 minuti a trovare un parcheggio vero, uno deve arrivare e in 2 secondi decide che quello dietro la mia automobile è un posto, si parcheggia, sparisce, e io quando torno dalla giocata non posso più uscire da lì, e neanche arrivare allo sportello, perché lui la sua Opel Calibra scassona di 6 metri l’ha messa per orizzontale. Entro nel bar: “Scusate”, tutti continuano a fare quello che stavano facendo e allora ripeto: “Scusate” con un tono di voce leggermente più alto, niente. “SCUSATEEE!” Stavolta urlo, un silenzio tombale si impadronisce dell’aria e io: “È di qualcuno la Opel Calibra blu qui fuori?”. Un ciccione con le briciole di zeppola all’angolo della bocca si alza a fatica da un tavolino e con un tono scontroso e scocciato, come se l’avessi disturbato: “Sì, se aspetti un secondo la sposto”. “No, può spostarla subito per favore? Grazie.” “Tutti co ‘sta fretta andate in giro. Ma riposatevi un attimo, fermatevi a prendere un cappuccino…” Non c’ho visto più. “Io non sto qui a giudicare lei che passa il suo tempo a cappuccini e zeppole; non ho voglia di aspettare. Va bene?” Giuro che la prossima volta chiamo direttamente il carro attrezzi. E non dite che devo avere pazienza perché a me i furbi strafottenti, che poi ti rispondono pure male, mi fanno girare le balls come due trottole alla velocità del suono.
Entro nel negozio. “Salve è arrivata la lampadina per le tartarughe?” È più di un mese che la scena si ripete e che si conclude con un: “Ripassa sabato prossimo” e invece stavolta: “Sì, ma…” “Ma?” “No ma, l’ha presa tuo padre”. “Come, l’ha presa mio padre?” “Era suo padre quello che un quarto d’ora fa è venuto a prendere la lampadina delle tartarughe?” “Non l’ho visto, non lo so.” “Sì, doveva essere per forza suo padre, perché ha detto che il figlio l’aveva ordinata, e tu sei l’unico che l’ha ordinata.” “Allora è probabile che fosse mio padre, non ci incontriamo spessissimo.” Mi fissa con un’espressione sconvolta, così per rassicurarlo aggiungo: “Sa, la nostra casa è molto grande. Arrivederci”.
Mi sono risparmiato 16 euro e ho scoperto che una luce normale non è proprio adatta, perché non lo capiscono e ci si mettono sotto pensando che sia il sole, e invece, alla lunga diventano cieche. Quindi, per la rubrica nella rubrica I consigli del Matto: utilizzate per le vostre tartarughe d’acqua solo lampade adatte, sempre se volete che loro vi riconoscano quando vi vedono, ed evitino di mordervi scambiando il vostro dito indice per un gigantesco gamberetto essiccato. Che poi mia madre l’altro giorno voleva gettargli nella vasca una mantide religiosa ancora viva; ho capito che sono voraci, però sono tartarughine, mica piranha.
Una pillolina sulla partita dell’Italia è doverosa. Lippi è soddisfatto dell’ottimo 0 a 0 con la Bulgaria, ma sì, continuiamo così. La classifica (con le più derelitte squadre del mondo) si mette bene. Tante gliene abbiamo mandate, alla fine c’ha dovuto pensare l’arbitro a squalificare Toni che non potrà ahinoi giocare contro l’imbattibile Montenegro (sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta. Amaro Montenegro, sapore vero), e al suo posto Lippi ha chiamato Quagliarella; contenti?
Ieri a C’è posta per te la Defy esordisce con un: “Benvenuti alla terza, no cioè ciao, alla quarta puntata di C’è posta per te” sì, sono talmente tutte così uguali, le puntate, le storie, gli ospiti che ormai non sa più neanche lei a quale puntata di quale edizione è arrivata. Però un grande momento c’è stato. Quando un autobus di napoletane tentava di convincere il figlio di questa donna perfida a riparlare con la madre, accusandolo di essere succube della fidanzatina (una belvetta) Francesca lì presente che, col suo diploma di estetista, parrebbe puntare all’edicola, che consegna giornali a domicilio, di famiglia. Ad un certo punto la donna, spazientita, si lascia andare ad un: “Ti devi stare zitta, stronza!”. Franceschina si alza dal pouff impelato dall’esagitata cagnolina Ether e corre fuori in lacrime. Maria la insegue, la raggiunge, la blocca per un braccio. “Torniamo dentro!” “M’ha detto stronza, Maria!” “Ma no, dai avrai capito male, è arrabbiata.” No Maria, non ha capito male, le ha detto stronza. “No, m’ha detto stronza Maria, che non l’hai sentito?” “No, non l’ho sentito, ora torniamo dentro e chiariamo.” Maria, le ha detto stronza, l’hanno sentito tutti. Poi c’era il solito down e ovviamente la sorpresa era Max Pezzali, per dimostrare che i down sono persone normali che possono anche costruirsi una carriera musicale di successo. Chiudo soddisfacendo la curiosità di quanti, alla fine di ogni puntata di C’è posta per te, si perdono nel web cercando informazioni sulla razza di Ether, e finiscono nel mio blog. Allora diamo qualche dritta. Ether è un Weimaranerdog, anche detto Bracco di Weimar proveniente dall’allevamento della simpatica Silvia. Detto questo (con tanto di link al suo sito), con la coscienza a posto, posso tornare alla mia parziale giornata di libertà, fino alle 18.00 almeno, quando lascerò ogni speranza prima di affrontare la disumana domenica sera al Mc Donald’s.Have a nice sunday!
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Tanti, ma tanti (ma proprio tanti) pippi
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Scrivi un commento →: Tanti, ma tanti (ma proprio tanti) pippiConsiderato che tra poche ore sul mio CC transiterà (per restarci) quella quisquiglia di 77 milioni di euro, sì perché, forse ho dimenticato di dirvelo, ma io sono in possesso della combinazione vincente del superenalotto e, visto pure che mi sento abbastanza generoso, vi conviene cominciare a prenotare quello che volete io vi regali, tanto con 77 milioni di pippi tutto si compra, pure l’amore, il sesso poi non ne parliamo.
Non ci credete?
Allora ecco che mi accingo a stupirvi con una divinazione (eeehhh?) che vi lascerà senza parole e saprà convincervi che col Matto non si scherza.
Nei 6 numeri magici ci sarà l’86, (otto sei). Gli altri 5, per ovvi motivi, non posso rivelarli; non ho alcuna intenzione di dividere il malloppo. Fatevelo bastare. Chi è che al giorno d’oggi vi dà un numero vincente senza farvi restare ore al telefono ad aspettare che quel maledetto 899, che state pagando 10 euro al minuto, si decida a passarvi la cartomante, e poi il numero neanche esce. Quindi ringraziatemi per piacere. Buona fortuna a tutti coloro che oggi giocheranno attratti da quest’enormità di denaro che potrebbe piombare sul loro capoccione, così all’improvviso, e che forse non sanno che la possibilità di beccare il 6 secco è di una su 622milioni 614mila 630. Pensate di prendere una boccia di vetro grande come una città e riempirla con 622milioni (le altre tralasciamole, va) di palline tutte uguali e dover pescare l’unica che al suo interno ha una stellina, è un po’ difficile eh. Se non avessi tra le mani la combinazione vincente sarebbe stato improbabile che io (come tutti d’altronde, ma io di più) avessi potuto beccare i 6 numeri che cambiano la vita. Basti pensare che agli esami, quando mi trovo davanti una domanda a risposta multipla e sono indeciso tra 2, cascasse il mondo segno quella sbagliata.
Comunque stasera sarò milionario e rivolgerò un pensiero di pena un po’ a tutti voi che vi affannate a cercare soluzioni alla crisi finanziaria con i vostri 4 spiccioli da salvare. Cercate di contenere le richieste, perché è vero che ho detto che sono generoso, ma ho aggiunto abbastanza, e il budget riservato ai regalini è limitato, diciamo attorno al milione complessivo. Gli altri 76 li do in beneficienza. Sì, a me che mi servono. C’ho un po’ di cose da sistemare.
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Incappucciate i vostri spiccioli pure se siete sterili
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Scrivi un commento →: Incappucciate i vostri spiccioli pure se siete steriliMercoledì sera durante Carramba, subito dopo che la Carrà aveva fatto rincontrare un vecchio senza voce perché aveva subito 2 gravi interventi alla gola, con la sorella argentina che non vedeva da 32 anni, e subito prima che la Carrà potesse far rincontrare un vecchio senza gambe perché aveva subito 2 gravi amputazioni, col figlio che non vedeva da 41 anni, che ovviamente vive in Argentina, chiede la linea urgente il TG1 per informare gli italiani della situazione un attimino preoccupante che sta attraversando la borsa. E già quando si manifesta l’edizione speciale di un tg che interrompe tutti i programmi come un ectoplasma all’improvviso, ti sale l’ansia a un certo livello. Insomma è stato convocato un urgentissimo Consiglio dei Ministri e Berlusconi ha parlato, e io ho capito solo che il sistema bancario italiano è il più saldo d’Europa, che a noi non accadrà mai nulla, ma ho capito pure che Berlusca e il suo squadrone stanno mettendo a punto una manovra precauzionale di interventi dello stato per sostenere eventuali crisi e fallimenti di banche. Manovra che, come ripete più e più volte il Cavaliere, non avremo mai bisogno di attuare, perché il nostro sistema bancario è tra i più saldi d’Europa. Ma allora perché hanno deciso di metterla a punto, questa manovra dico. Cioè se io penso che nel nostro paese mai e poi mai scoppierà una guerra che porterà carestie e povertà e morte, io non vado alla Conad a fare un rifornimento esagerato di acqua, zucchero, farina, conserve ecc. così, per precauzione. Non so voi, ma io alle parole di Berlusconi non tanto ci credo, come secondo me non ci crede neanche lui, visto che sta prendendo le precauzioni. È come usare il profilattico con una tipa sterile. Sarà che non siamo proprio così sicuri che questa qui sia sterile? Oppure appellandoci all’esistenza dei miracoli incappucciamo il cosino onde evitare che un ridente giorno di primavera la sterile, con grandi occhi luccicosi, ci comunichi: “Che meraviglia, aspetto un bambino”; e mo!?
Comunque, mentre la borsa mondiale crolla e Silvio con quel suo bel sorriso durban’s scintillante (il sorriso che avvicina), dice a tutti che non è successo niente di che (scusate se una situazione del genere non si verificava dal lontano 1929), mia madre dice: “Meno male che c’è Berlusconi, io mi sento tranquilla con lui”. Beata lei!
Poi è tornata la Carrà e il figlio argentino del senzagambe ha potuto riabbracciare il padre, che a sua volta ha abbracciato il figlio, perché le braccia, almeno quelle, ce l’ha. Chissà se è pure sterile. Beh no, se ha un figlio. Ma che c’entra, magari è uno sterile miracolato che non ha incappucciato il cosino. Vedi poi quando si parla di precauzioni. Ma tanto noi siamo il paese con il sistema bancario più saldo d’Europa. Che faccio, ritiro quei 4 spiccioli che ho in banca e li metto sotto al materasso? Ho una macchina da pagare, io.
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Carnevale di parole [bla bla bla]
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Scrivi un commento →: Carnevale di parole [bla bla bla]Io penso che se a uno interessa una e glielo fa capire (uno è consapevole se gliel’ha fatto capire veramente, oppure se l’ha capito soltanto lui, il fatto di averglielo fatto capire, dico) e lei dice che ricambia, ma dimostra che se ne frega, forse l’atteggiamento in cui va cercata la verità è quello del fregarsene, in quanto dimostrazione. Sempre per la storia che non contano tanto le parole quanto i fatti, che poi non è una cosa provata, però è innegabile che i fatti hanno molta più probabilità di essere veri delle parole che, se ci pensate, sono solo facili suoni da emettere, sia che corrispondano a reali sensazioni sia che appartengano alla sfera delle buone ed educate consuetudini. Ora, perché fare un passo avanti, cercarmi, chiamarmi, domandarmi, e poi, quando rispondo, retrocedere come un gambero e sparire nella nebbia? Boh! Certe volte mi chiedo se sono io ad essere anormale, e mi rispondo pure di sì, per carità! Però tutto sarebbe più semplice nella vita se l’uomo vivesse le emozioni, le relazioni con l’altro, nel modo più semplice possibile. Se mangiasse una mela a morsi, piuttosto che farla a spicchi col coltello; se rispondesse ai propri impulsi, nobili come quelli dei sentimenti, senza starsi a domandare quale sia la tattica migliore per riuscire nell’effetto calamita e trattenere l’altro senza mai dargli certezze. Perché? Sono così belle le certezze! E invece è tutto complicato, passano i giorni e ti chiedi qual è il senso di un rapporto che vuole nascere, ma non nasce, e ti rispondi che forse è proprio perché non vuole nascere. Comunque non è che cambi nulla, ci risiamo. Trovare qualcuno interessante capita di tanto in tanto. Quando inizia a comportarsi così, smette di esserlo e tutto va a posto nel silenzio. Provare a contenere il proprio interesse è possibile, ma non dimostrare niente (cioè il fregarsene appunto) è per forza sintomatico del fregarsene reale. Cioè, tu riusciresti a dimostrare di fregartene sempre (indifferenza) a chi invece t’interessa? È quel sempre il problema.
Che poi non capisco cosa spinga le persone ad essere quello che non sono, a costruirsi maschere di comportamenti (a loro giudizio) convenienti. È faticoso; per ottenere cosa, poi?
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Ho fregato mystery shopper
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Scrivi un commento →: Ho fregato mystery shopperDomenica, dopo quasi un anno che lavoro al Mc Donald’s, sono riuscito a beccare mystery shopper. Il link è funzionale al fatto di non dover così spendere mezza pagina per spiegare cosa o chi è costui; i lettori bramosi di conoscenze dettagliate clicchino pure, magari qualcuno che ce l’ha come argomento della tesi, che ne so (a proposito: brava Fra che ieri s’è laureata e venerdì si festeggia); a quelli che invece je basta capi’ de che se parla stessero tranqui che tanto na spiegazione tera tera je a do pure io, e più precisamente seguita il punto. Mystery è uno stronzo pagato (pochino, e questo amplifica (tantino) il suo livello di stronzaggine) dall’azienda per fingersi una volta al mese cliente. Cambia tutti i mesi e la sua identità è supersegreta. Quando viene (a sorpresa) fa quello che un cliente qualunque farebbe. Ordina facendo un po’ il rompino del cazzo, quello che chiede panini speciali, senza quell’ingrediente e con quell’altro, poi ci ripensa, poi aggiunge le salse, poi non ha i soldi, insomma testa la resistenza e disponibilità di chi lo serve, se gli va, magari no, consuma quello che vuole, va al bagno, a fare o no i bisogni è irrilevante; lui ci va giusto a dare un’occhiata, e torna a casa a redigere la sua scheda con tanto di punteggio. Ebbene, è passato domenica sera, si è preso un big e alla postazione c’ero io. È tornato a casa, ha compilato la scheda e c’ha dato 102%, cioè il massimo. Questo significa un po’ di cose: che ha trovato il mio panino eccelso (so rendere speciale un panino se voglio, basta starnutirci sopra, o pulirsi le mani sporche di senape, o di formaggio fuso, o di polvere, nell’insalata che poi metti con cura nel panino, e altre pratiche ugualmente geniali); che non era il cliente su 2 che la ragazza in cassa manda regolarmente affanculo; che i bagni stranamente non erano la solita fogna in cui ogni realtà viene lasciata fermentare ore, fuori e dentro il water (è incredibile come l’89% dei clienti maschi non riesca a centrare il buco e il 99.9991 % delle femmine consumi quantità immonde di carta igienica che abbandona per terra o sul lavandino o educatamente nel suddetto water, che poi tiri l’acqua e s’intasa, e l’acqua sale sale sale e straborda); che la sala non era ridotta alla solita casa nella prateria che fai prima a liberare una quarantina di galline che a passare la scopa per terra; e, cosa più importante, quella che gaudente mi ha fatto esultare solo e disperato in cucina quando ieri pomeriggio l’ho saputo, oberato da centinaia di ordini perché ieri dalle 15.00 alle 17.30 è venuto tutto l’Abruzzo a mangiare e pure un po’ di Molise secondo me, è che nella mia prossima busta paga (e in quella della ragazza) ci saranno 50 euro di premio.
(Stamattina mi tira la gamba sinistra, non so se sto semplicemente diventando vecchio o se è perché là dentro mi sto rovinando, più la seconda penso.)