[IX] Weekbook. Supermarket24, segnalazioni che riscaldano

Con un imperdonabile ritardo, ma lo faccio, perché il mio è un grazie che nel cuore è rimasto per tutti questi giorni, e dal cuore lo faccio uscire per raggiungere Miss Fletcher. Non ci conosciamo da molto, sempre se mi è concesso l’utilizzo di conoscere riferito a chi non ho visto mai, ma che leggo tutti i giorni. Se penso al suo blog Dear Miss Fletcher, mi viene in mente una grande palla di vetro con dentro una Genova segreta, che lei racconta ai suoi tanti lettori. Ci accompagna alla scoperta di botteghe legate alle tradizioni, viuzze calpestate da uomini che hanno segnato la Storia, piazze maestose e piccoli porticati ancora carichi delle imponenti atmosfere del passato che li hanno visti protagonisti. Lo fa con la maestria di una guida appassionata unita all’abilità del saper raccontare e all’amore per la sua città, che traspare dai suoi post.
Miss Fletcher ha letto ‘Supermarket24’ e ne ha scritto. Il mio grazie è intanto per la fiducia che mi ha accordato acquistandolo, poi per il tempo e lo spazio dedicato al mio libro sul suo blog, ma soprattutto per le parole spese che, per me scrivente sconosciutissimo, sono linfa, ossigeno e spinta a insistere.

L’amore, la vita, la fatica di ogni giorno, vissuti con ironia e sfrontatezza.
I rituali, le idiosincrasie, le difficoltà, il tempo che fugge e non è mai abbastanza, vi riconoscerete in molti passaggi del libro di Matteo, in molti gesti e pensieri del protagonista, al quale non manca mai né la battuta né qualche pensiero affilato quanto efficace.
Lo seguirete nelle sue peripezie e vi parrà naturale calarvi nei suoi panni.
Il libro di Matteo Grimaldi ha un suo stile molto riconoscibile, vivace, spontaneo, a volte beffardo ed amaro.
A voi scoprire cosa ne sarà dei sogni di Luca Sognatore, a Matteo Grimaldi il mio sincero apprezzamento per aver creato questo personaggio e il mondo che gli gira intorno.

Ecco perché grazie, ma per un sacco di altri motivi. E grazie pure a tutte le lettrici e i lettori di Miss Fletcher che sono intervenuti numerosi (per leggere l’intera recensione clicca qua). Ho inserito l’articolo all’interno della scheda di ‘Supermarket24’ che trovate dentro a I MIEI LIBRI. Ci trovate anche il link al Commento di Chagall, e pure alcune citazioni scelte dallo stesso Chagall per il suo Segnalibro, che secondo me riescono in una panoramica sui vari livelli della narrazione.
In questa domenica grigia, in cui il cielo pare una sacca di farina bagnata e il vento mi appiccica l’acqua in faccia, mi fa star bene pensare a chi mi dimostra affetto pure senza avermi incontrato; pensare che possa essere efficace un abbraccio, pure virtuale e che possa scaldare. Mi tornano alla mente le parole di una donna gentile che al termine dell’incontro di Orte è intervenuta domandandomi: “Non pensi che questa storia di internet, dei blog, dei social network abbia reso la comunicazione più fredda?”
Scusate, come faccio a pensarlo?

18 commenti su “[IX] Weekbook. Supermarket24, segnalazioni che riscaldano

  1. “Non pensi che questa storia di internet, dei blog, dei social network abbia reso la comunicazione più fredda?”
    Scusate, come faccio a pensarlo?

    Molto bello :^)

    A questo punto urge procurarsi il libro.

  2. Sono ripassata a inorgoglire ancora un po’ la mia autostima 🙂 E questo post che hai scritto me lo stampo e lo conservo!
    Grazie anche a quella perla di ragazzo di Chagall e alla dolce Claudia…siete dei tesori.
    E grazie a chi ha condiviso il mio pensiero sulla comunicazione on line.
    Bacio splendido Matte, buona serata!

  3. “La parola scritta spoglia di tutta l’esteriorità presenta tutta l’interiorità della persona, i suoi pensieri, le emozioni, senza altra mediazione, solo attraverso la lettura. E a me Matteo, questa sembra una conoscenza per molti versi più profonda di altre che restano in superficie, senza approfondimento, senza attenzione, perché i nostri anni sono distratti, frettolosi e disattenti.”

    molto vero.

    • Miss Fletcher, un bacione a te, anzi tanti tanti! 🙂

      Hombre, se avessi avuto Miss Fletcher accanto a suggerirmi, avrei risposto per le rime alla donna della domanda. 🙂

  4. Il mio problema è che a casa non ci sto mai, per quello non posso comprare per posta. Gallucci in che zona sta?
    Io conosco Aquilone, e Meridiana.
    Ma forse potevo anche chiedertelo in privato… 🙂
    Vabbè, rispondimi su fb o dove puoi. Ciao, grazie

    • A coppito, proprio accanto all’ospedale, c’è un piccolo centro commerciale. La libreria al secondo piano è il Cercalibro. 🙂

    • Francesco, adesso di sicuro al Cercalibro del centro commerciale di Gallucci, perché li ho visti qualche giorno fa. 😀 Sulle altre librerie non v’è certezza. Con la distribuzione nazionale di Dehoniana i tempi per reperirlo si sono ridotti di moltissimo. Ordinandolo online in 2 o 3 giorni arriva. Fammi sapere!

  5. Io l’ho detto che tu sei una persona splendida e che mi sento onorato di “conoscerti” (in attesa -spero- possa accadere dal vero)
    Un abbraccio e buona domenica

  6. La comunicazione è più fredda se uno la rende fredda.
    In realtà, una rete di blogger come la intendo io, è così. Persone che si leggono a vicenda, si intersecano, si scambiano le esperienze. E non perché “costretti” da vincoli di amicizia o parentela o chissà cos’altro, ma semplicemente per il piacere di farlo.
    In questa rete mi ci infilo un pochino anch’io, se non sono troppo indiscreta, perché davvero davvero è un piacere per me conoscere delle persone così speciali, ognuna a suo modo, come lo siete voi due 🙂

  7. Hai proprio ragione, è davvero brava. Non mi sorprenderebbe affatto che un giorno ci annunciasse che pubblicherà un libro ambientato nella Genova antica. E di questo ne è a conoscenza.
    Grazie per avere inserito pure il mio commento, spero che il tuo altro libro arrivi presto (sigh).
    Buona domenica.

  8. Sono perfettamente d’accordo con te. Blogs e compagnia bella hanno sviluppato la comunicazione. E’ una comunicazione differente da quella condotta “face to face”, se vuoi anche più pericolosa, perchè c’è la possibilità di mentire più facilmente. Tuttavia anch’io considero l’esperienza blogs più che positiva. Faccio fatica a digerire Facebook perchè per me è una grossissima falla nella privacy delle persone, ma questa è un’altra storia.
    Un salutone

  9. Oh, Matteo, grazie!
    Mi hai fatto davvero commuovere, sono quasi senza parole.
    Ho comprato il tuo libro già sapendo che avrei apprezzato i contenuti, la maniera di porli, la scrittura, il tuo punto di vista che è sempre curato ed arguto.
    E sono felice che ti faccia piacere girare con me per la mia città, che sia piacevole scoprirla insieme, e non ho davvero parole per dirti quanto apprezzo ciò che hai scritto su di me.
    Ed è vero che non ci conosciamo di persona, ma solo attraverso la parola scritta, lo scrivo qui, ma è una riflessione che facevo ieri con un’amica. La parola scritta spoglia di tutta l’esteriorità presenta tutta l’interiorità della persona, i suoi pensieri, le emozioni, senza altra mediazione, solo attraverso la lettura. E a me Matteo, questa sembra una conoscenza per molti versi più profonda di altre che restano in superficie, senza approfondimento, senza attenzione, perché i nostri anni sono distratti, frettolosi e disattenti.
    Invece qui ci conosciamo giorno per giorno, e freddezza no, non ce n’è per nulla, anzi c’è la possibilità di scoprire mondi diversi dal tuo, nuove letture, nuovi scrittori.
    E io sono davvero contenta di aver trovato te!
    Grazie caro Matteo, grazie di tutto e per aver reso questa domenica felice, allegra e luminosa!
    Un abbraccio grande!

    • Miss Fletcher, grazie per aver condiviso con me la tua riflessione sulla conoscenza, che ha fatto riflettere anche me. 🙂
      Anch’io sono molto contento di essermi imbattuto nelle tue scritture, ti ringrazio ancora!

      Niko, hai ragione quando dici di Facebook. A me comunque diverte usarlo. Un abbraccio!

      Chagall, se non ti arriva fammelo sapere che intervengo a passo di coccodrillo! 🙂

      Claudia, il nostro punto di vista è molto diverso da quello di una donna che non conosce il potere di internet e che ne sente parlare e si spaventa di tutte queste parole strane. S’immagina caratteri che si susseguono su un monitor e li paragona a una passeggiata con un’amica e allora certo che pensa che sia una forma di comunicazione fredda. Per questo non ho infierito. 🙂 Tu ci sei dentro, come me e tutti quelli che bene o male si sono cincontrati in questa “nostra” piccola rete di amici. 🙂

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