Che poi a sentire Le Vibrazioni non ci siamo andati, e non è stata una gran perdita. Sono stati due giorni passati in un attimo nonostante di tanto in tanto mi fermassi a pensare che assaporandoli con consapevolezza sarei riuscito ad allontanarne la fine. La baita di Niccolò è sempre più bella e curata, ora c’è anche il recinto di pietre e tronchi di legno, la scaletta che porta al piano di sopra, un pendolo a cucù grande e uno piccolissimo, una piccola tettoia e un giardinetto, e tutta la montagna intorno. Pietracamela più che un paese è un piccolo meraviglioso regno, uno spettacolo, e l’hanno capito in molti che affollavano la parte bassa, la piazza. La baita sta in cima, nella pace di tutto. La prima sera abbiamo provato a osservare le stelle col telescopio very professional di Luca che armeggiava coi pezzi secondo le indicazioni di Niccolò che, nel frattempo, tentava di decifrare le 120 pagine di istruzioni. Io intanto tenevo in mano qualche vitarella, per sentirmi di una qualche utilità. Abbiamo deciso che quel punto più luminoso degli altri, non troppo lontano dalla Luna, era Giove e siamo riusciti a puntarlo dopo aver beccato prima un lampione, poi un albero che sembrava impazzito per il vento forte che trasportava le fronde e anche gli scatoloni del telescopio, e che faceva tremare quella piccola pallina luminosa che era Giove, sì. E poi la Luna quasi piena con tutti i suoi crateri limpidi nell’occhio di una lente capace di arrivare al di là dello Spazio.
Il giorno dopo siamo andati a fare un giro intorno, a vedere le pitture rupestri, e poi la sera alla festa di San Rocco in cui si mangiavano panini e si beveva vino gratis, e poi le frittelle calde con una fetta di pomodoro sopra. Nei momenti di puro immobile relax sulle sdraio al sole e nei minuti prima di andare a dormire io leggevo L’amore ai tempi del colera, Luca invece Parlare in pubblico (una specie di manuale con i giusti consigli per dominare le platee, che mi farò prestare al più presto) e Niccolò che si chiedeva il perché di tutto ciò. Ai Prati di Tivo volevamo prendere la seggiovia (più io che gli altri), ma a maniche corte era un po’ troppo coraggioso, così abbiamo optato per buttarci nell’erba a faccia al sole. Ho rivisto Filippo, Camilla e Clarence, i cagnolini di Niccolò. Abbiamo giocato a carte e mi sono scoperto imbattibile campione di Scala40 (vecchi di tutto il mondo, accorrete numerosi a sfidarmi!). Per gli altri invece sono soltanto sfortunato in amore, e questo non è che sia poi così falso. Mi è tornata la voglia d’innamorarmi, dal nulla, e nel nulla sparirà. Sarà stata l’aria di montagna, quell’aria in particolare, ma non è questo il desiderio che ho espresso alle due stelle cadenti che mi hanno attraversato il cielo davanti. È stato un week end speciale che ha saputo restituirmi un pieno di energie e, quando è arrivato il momento di tornare, ero solo un po’ malinconico, ma felice.
Rientrare al lavoro di domenica a chiusura è stato uno shock. La gente non finiva mai, le urla di bambini eccitati all’idea di ingozzarsi di happy meal hanno risvegliato le mie brame omicide. È stato come essere catapultati dal paradiso direttamente al centro dell’inferno.
Chiudo ringraziando i genitori di Niccolò che sono stati come sempre gentilissimi e poi, per l’ennesima volta, Luca e Niccolò che lo sanno che io sto bene e ho voglia di camminare perché ci sono loro.
E voi, oh miei stanzini (Renato Zero ha i sorcini io non posso avere gli stanzini?), che mi dite del vostro Ferragosto?
Che posizione? O_o
Beh, se dico la verità (“a casa mia a fare la doccia”) peggioro solo la mia posizione… :S
Olsen, facciamo che ognuno si tiene i suoi di casi umani e incrocia le dita per l’altro. 😀
Il 15 di agosto è il giorno della liberazione in India… C’era un sacco di gente per strada ed io sono stata prima ad un megapranzo e poi in giro per Chennai. Mi sono diverita pero’ poi ho trascorso tutto il restante finesettimana a studiare 🙁
Vita sentimentale sfigata, eh?
Se vuoi ti racconto dei casi umani capitati alla sottoscritta in pvt e poi facciamo a gara (ma anche no).
E dove vi siete rifugiati? 😛
Per ferragosto sono andato assieme a PeroChan per la prima volta in vita mia alla spiaggia gay di Torre del Lago, ma dei nuvoloni apocalittici e un vento da brughiera siberiana ci hanno costretto a scappare a gambe levate…
falcon, Machiavelli è più sfizioso, sì.
mafaldù, non lo sapevi che le stagioni sono relative? Al nord ora è inverno. 😀
tre ore di ritardo del treno RC-BO e poi a sonnecchiare e giocare a carte (mi sono scoperto un campione di Machiavelli 😛 )
ciao Matto! anche io mi sono un po’ rilassata a casuccia con i miei. e ho preso il fresco (uè, ma al nord pare di stare al polo). baci
Quindi immagino che tu pensi che lavorare al Mc Donald’s sia meglio che lavorare alla Carmen… forse hai ragione. 😛
Ok… penso, ma non mi viene in mente niente che sia peggio del mio ferragosto, a lavorare alla merdosa Carmen di Zeffirelli.
Anche a te sere!
felice del tuo ferragosto e della tua equazione della felicità! buon prosieguo di fine estate.
Vivendo, ma grazie.
Capa, pure io quelle due le ho viste ad occhio nudo. Anche perché col telescopio è impossibile seguirle.
Buona serata :)))))) ti lascio una ventata di buon umore…
Otto stelle cadenti.
Io ne ho viste otto, ad occhio nudo…
Orange, pensa dalla montagna al Mc Donald’s di domenica sera.
Mary, importantissimo. Io tutta l’estate al lavoro, e devo anche studiare. Aiuto.
Gogan, la nonnina ha la piscina? Interessante.
zot, io mi annoio quando non faccio niente, cioè mai. O_o
Mi sa che i vecchi giocano a briscola, scala 40 è più da giovinetti…
dalla montagna alla pianura è già come dal paradiso all’inferno!
Buona settimana.
Che belle esperienze hai avuto, caro Matteo! 🙂 Io ho trascorso Ferragosto a casa, come in gran parte di questa estate, sigh. Ma sono stata serena, e questo è importante! Ciao.
dalla nonnina a farmi un paio di tuffi in piscina e a vedere le stelle di notte in aperta campagna 🙂
Sono riuscito a non fare niente! Bellissimo!