Cristina Mosca vs Matteo Grimaldi

Cristina mi ha mandato qualche scatto della presentazione realizzato dal fotografo Franco Soldani che ringrazio, in cui, ovviamente, sono venuto malissimo. No va be’, va detto che qualcuna risolleva la mia immagine annientata dai precedenti click di Gogan. E quindi vai!
18_97-DS Sì, c’era un po’ di gente!
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"Hei, stasera sei libera?"
"No, tu?"

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Insieme alle ragazze della Nuova Editrice
A fine presentazione ci siamo resi conto che avremmo parlato per ore ancora, che entrambi avevamo tante curiosità da domandarci, e così Cristina ha messo su una specie di intervista doppia stile Iene un po’ seria perché quelle simpatiche, a quanto dice lei, se l’è fumate (cose sue). Sì, sarebbe stato carino farla video, però noi siamo scrittori quindi la facciamo solo testo. Logico, no? (Come avrete chiaramente intuito la verità è un’altra: i mezzi sono quelli che sono e il tempo idem, quindi per questa volta accontentatevi di una specie di tabella word e immaginate le nostre belle (la sua di più, ma non serve che lo dica io) faccine parlanti che rispondono; Cristina in rosso, io in nero. 

CRISTINA MOSCA      VS      MATTEO GRIMALDI
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Come ti chiami?
Cristina Mosca. Matteo Grimaldi.

Qual è la tua città?
A Giulianova ci sono nata e cresciuta, a Pescara mi vivo. L’Aquila.
Che libro hai scritto?
Chissà se verrà alla mia festa. Pierrot scalzo. E donne infreddolite negli scialli. Non farmi male.
Cosa odi?
L’ottusità; le sentenze senza possibilità di appello. Le delusioni, la violenza gratuita, l’ignoranza e la stupidità.
Cosa ami?
L’amore nelle piccole cose; far festa. L’amore in ogni sua forma.
Chi avresti voluto conoscere nel ‘900?

Charlie Chaplin; Edith Piaf; Audrey Hepburn, Gabriele d’Annunzio. Italo Calvino e Sylvia Plath. (De Carlo l’ho conosciuto e poi è ancora vivo!)
E nell’800?
Oscar Wilde. John Stith Pemberton, (l’inventore della Coca Cola), e Dostoevskij.
E nel ‘700?

William Shakespeare. Anche se era del Seicento… Vivaldi.
Chi vorresti incontrare dei personaggi viventi?
Erri De Luca. Carmen Consoli, Baricco, Ammaniti, Elisa, Stephen King, Dario Argento, Tornatore, Morricone…
Che modalità di scrittura preferisci? Racconto, romanzo, poesia? Aforisma?
Prima la poesia, poi il racconto, ora il romanzo. Racconto e romanzo. Poi la poesia viene da sè, quando viene.
Perché?
Perché ho sempre più cose da raccontare. Perché il racconto è un flash, e mi piace che si esaurisca in un attimo. Il romanzo mi dà l’opportunità di dare vita a storie complicate, fatte di personaggi intensi e molte pagine.
E di lettura?
Il romanzo. Decisamente il romanzo.
Perché?
Mi permette di vivere più vite. Mi fa fare lunghi viaggi senza spendere troppo.
Che significa la parola Resistenza?
Opporsi a ciò in cui non si crede. Coraggio, coerenza e credo. Non solo politico.
Non ti vestiresti mai di?
Colori elettrici! Giallo.
Qual è la tua stanza preferita?
Lo studio. La Stanza del Matto.
Una canzone che ti è molto cara?
Quelle di Fabrizio De André e di Celentano che ho imparato da adolescente. Quello che sento e Blunotte di Carmen Consoli.
Una cosa di cui hai troppa paura?
L’ottusità. Gli abbandoni.
Un tuo difetto?
L’orgoglio. L’estrema schiettezza, a volte.
L’ultima volta che hai pianto?
La settimana scorsa. Di gioia. Non troppo tempo fa. Non mi stai chiedendo perché, vero?
Di cosa vorresti scrivere?
Di qualcosa che spacchi il cuore. Della vita di un carcerato.
Cosa c’è nel tuo futuro da scrittore?
Un terzo romanzo, ma è ancora nel computer… Un romanzo che uscirà a fine anno.
Per cosa vorresti essere ricordato come persona?
Per la voglia di ridere. Il fatto è che non sento il desiderio di essere ricordato. Però mi piacerebbe che si dicesse di me che so voler bene.
La parola che preferisci?
Logica. Grazie.

Per scrivere ‘sto post c’ho messo un’ora e mezza. Che non si dica che non tengo alla Stanza!

53 commenti su “Cristina Mosca vs Matteo Grimaldi

  1. Pellys, quello che racconto è la soddisfazione, e le emozioni, ma non sai quanta sofferenza e quanto impegno, quanta dedizione. La risposta a tutte le domande te la dà uno che continua a credere in una sola verità e cioè che se hai qualcosa da dire una strada la trovi. E se non esiste devi crearla tu. Non ci sono nomi né santi in Paradiso che reggano, devi tracciare la tua strada perché qualcuno quando dentro hai un fuoco prima o poi avvertirà il tuo calore.

  2. Beato te. Beati voi.

    Vorrei chiederti tante cose…

    Come hai fatto…

    A chi hai scritto per farti pubblicare…

    Bravo. Hai tutta la mia stima.

    Baci.

  3. :0 noooo!!!non ci posso credereeee!!e tu nn mi avvertì sà!!!nn mi dì niente!!!io dovevo dire a quel ragazzo k è un mito e k il libro k ha scritto è bellissimo!!!(anche se penso già lo sappia!!!):D comunque io ho seri problemi ed è caso k mi faccia un bel trapianto ci cervello,xkè non è possibile k mi commuovo x ogni cosa!!!:(

  4. la prossima volta vengo a salutarti promesso!!:) toglimi una curiosità…al precedente intervento hai detto k era presente anche un ragazzo di nome alex,k poi ho visto nel “saluti&baci”,essere alex dj…ma non sarà mica alessandro rossi l’autore di “é quasi magia”,no?!by ily

  5. ahah… ma è un post stupendo 😉

    Carinissima l’idea dell’intervista doppia.

    Attenderò con ansia il “romanzo che spacca il cuore” (quanto lo vorrei leggere) e il tuo romanzo di fine anno.

    Buona settimana 🙂

  6. non sono venuta a salutarti xkè,quando stavo per farlo,anche se non sò spiegarti il motivo,mi sono vergognata…a un certo punto mi sono sentita piccola piccola,con la mia bustina in mano con i libri k avevo appena comprato,voi 2 k sembravate così tranquilli e disinvolti e tutti gli altri k giravano come se fosse tutto normale…lo sò,suona strano…e molto probabilmente non ho tutte le rotelle a posto,ma è così k mi sono sentita…:):):)

  7. semplicelulu, no io ho scritto solo Non farmi male. Quelle in rosso sono le risposte di Cristina. E’ un’intervista doppia. Comunque se tu vai in una libreria qualunque e gli chiedi se te lo ordinano loro non dovrebbero avere problemi! Oppure cliccando sull’immagine di copertina che sta sul blog puoi ordinarlo direttamente al sito dell’editore. Un bacione!

  8. Ciao Matteo…..bella intervista…e chiara, mi piacciono molto le risposte che hai dato, l’amore vince sempre nè! Ho letto che hai scritto ben tre e dico 3 libri e io non ne ho letto ma perchè qui a Riva non si trova nemmeno “non farmi male” che tanto tanto ho voglia di leggere, sono curiosa di sentire come scrivi…..Dal blog dalla tua stanza si intuisce ma ho il desiderio di leggerti……..Un libro forte sulle persone che stanno in carcere, un ottima idea. Perchè molti scrivono ma non sanno nemmeno cosa stanno dicendo quando parlano di carcere e zone limitrofe…….Un abbraccio e complimenti per la tua ascesa dolce verso i tuo orizzonti……..Buona vita………Hai visto che Andrea stà riaprendo il forum…!!! Ciao Matteo

  9. Altro che questa: nella doppia intervista, in libreria, siete stati fantastici, tu e Cristina, le vostre parole, i vostri tempi, i vostri scambi: sono combaciati alla perfezione!

    E nonostantte la mancanza di sedie, (la prossima volta le signore della libreria dovrebbero almeno organizzarsi con dei puff…) NON ABBIAMO PERSO UNA PAROLA! E siamo stati attenti dall’inizio alla fine perchè DA VOI coinvolti!

    E Beh… Peccato per chi se l’è persa, noi intanto, come dici tu: “Ci siamo Laureati!”

    P.S. E non dirmi piu’ “grazie” se no torno all’Amiternum e ti strozzo! Noi dobbiamo dire GRAZIE a te che con “il pretesto” di questa presentazione abbiamo trascorso tre giorni stupendi, dalle tue parti!

    Monia.

  10. Olsen, alla laurea (semmai arriverà) mi farò regalare una videocamera digitale, così, nella prossima intervista doppia, ci metto pure l’urlo!

  11. Carina l’intervista doppia 🙂

    Però, ora che sei un autore pubblicato bisognerebbe ti fornissi di mezzi più tecnologici, tipo una webcam… In questa intervista doppia ho sentito un po’ la mancanza del “mi fai un urlo?” in risposta alla quale un grido per iscritto non rende. L’altra piccola incongruenza è che nessuno vi fa domande zozze.

    Scherzo 😛

    Divertente davvero 🙂

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