Correte in libreria, è uscito Durante!

Aggiornamento: buon Primo Maggio a chi non può non pagare le tasse perché gliele tolgono dallo stipendio.

Cioè, io non lo so eh!
Scade il terzo e ultimo, infinitamente grande, conto alla rovescia, e ve ne state là, senza fiatare, come mummie mute (quelle egiziane qualche verso mi pare lo emettessero, voi neanche quello), a non dirmi niente? Col rischio che mi passi di mente e non possa godere dell’estasi, provocata dall’acquisto del nuovo romanzo di Andrea De Carlo. Maledetti senza cuore che non siete altro! Che poi sì, la data ufficiale d’uscita è oggi 30 Aprile, ma quella in cui l’avrò fra le mani è decisamente da destinarsi. Sono puntuali nelle grandi città sicuramente, nelle medie pure, nelle piccole città che abbiano librerie decenti, nei paeselli vicino ad una delle realtà suddette, insomma all over the world tranne che a L’Aquila. Sì, perché le librerie ubicate in my city (non so perché mi sta prendendo questa cosa, che definirei preoccupante, di seminare a spruzzo banali espressioni inglesi nei post, spero mi passi al più presto) agiscono su classifica, e quindi, per assaporare il libro di Andrea devo aspettare che entri in classifica perché loro non si fidano (una settimana, speriamo primo!). Qua funziona così: alla luce dei cinquanta libri più venduti le librerie fanno l’ordinazione di pile alte due metri e mezzo per quelli della top ten, un metro e venti di altezza per i posti dalla undici alla ventuno, ottanta cm dalla ventiduesima alla trentacinquesima posizione, quaranta spettano a quelli dalla trentaseiesima alla quarantanovesima, e una copia sullo scaffale per il cinquantesimo posto, così, tanto per gradire. Il resto è OUT. Non esiste, non è mai stato scritto, non. Vi lascio immaginare la sensazione di oppressione che mi prende alla gola ogni volta che entro in libreria dopo l’uscita di un nuovo libro di Moccia; mi viene la tentazione, a cui prima o poi cederò, ne sono certo, di morire per soffocamento autoindotto. Se ti azzardi anche solo a chiedere di ordinare uno sfigato fuori dai cinquanta eletti, ti rispondono, con fare indisponente, che loro quella roba non la trattano, e allora ti domandi se il mestiere che fanno sia davvero quello del libraio o se, invece, vendano prosciutti, salami, formaggi e mozzarelle di bufala campana (‘sto periodo na squisitezza, non le vogliono neanche più in Corea del Sud, e ho detto tutto!); sia chiaro, con tutto il rispetto per chi vende questi prodotti, ma da come ti guardano sembra che gl’hai chiesto la Luna, eppure mi pare si tratti comunque di un libro, credo eh, oppure perché non alberga nell’Olimpo dei più venduti c’ha la rogna?
Comunque, per ora, qua non è aria di Durante, però io, che non sono mica uno così cosà, ho trovato nel WWW l’incipit. Beccatevi l’assaggino.
Bene, prima di correre assatanati alla vostra libreria di fiducia ad accaparrarvi una copia del quindicesimo romanzo di De Carlo (attenti quando uscite perché vi giuro che per quel libro, ora come ora, potrei commettere un omicidio!) vi lascio con una piccola citazione inserita nel contesto della prefazione che Andrea stesso ha scritto per l’edizione rinnovata di Due di due uscita per Bompiani, come tutti i suoi romanzi ormai.
 
"Scrivere romanzi è un po’ come fare i minatori di se stessi: si scava in quello che si ha dentro, e più si scava meno si pensa alla possibilità di farsi crollare tutto addosso e restarci sotto. Se diventa così, è uno dei lavori più rischiosi che ci siano, e uno dei più entusiasmanti."
Andrea De Carlo

22 commenti su “Correte in libreria, è uscito Durante!

  1. Ma l’hai preso?

    Cioè l’hai già trovato??

    🙂 Bacini !!!!

    Io vado oggi a prenderlo…ma devo metterlo in lista,ho tre libri prima di “lui”.

    Un super abbraccio 🙂

  2. Parecchio tempo fa, (2005) ebbi l’onore di poter “chiacchierare su carta” con Andrea De Carlo, proprio per intervistarlo e chiedergli di “Due di due”, il libro effettivamente più amato dai suoi lettori, e non solo… Naturalmente passando per il suo ufficio stampa, aspettando parecchio tempo, sentendomi poi rispondere: “De Carlo si è informato, le concede l’intervista”, Avrei difatti dovuto redigerla per la RCS, e questo era un gran punto a mio favore… Finchè l’addetta all’ufficio stampa, non aggiunse: “gli piace soprattutto il modo in cui intervista.” e io svenni sulla sedia, restando penzoloni a metà tra bracciolo e pavimento…. Fino poi finalmente a riprendermi e raggiungerlo “virtualmente” là, nella casa di campagna sulle colline marchigiane, dove ha scritto gran parte dei suoi libri. E dopo tutto questo tram-tram per arrivare a lui, non vi dico “la strizza”…. Avevo difatti la netta sensazione che mi sarei trovata “faccia a faccia” con “dio”. Invece fu veramente bello confrontarsi con un Autore così grande e amato, e veramente piacevole parlare con lui, soprattutto mi affascinò il racconto della sua “Olivetti portatile”, con la quale ha cominciato a scrivere, amandone smisuratamente il rumore dei tasti, la stessa di cui parla Matteo in “Passione da cani” ;0) .

    Per chi fosse interessato a leggere le parole di Andrea de Carlo, le trovate qui:

    http://moniadibiagio.mastertopforum.com/viewtopic.php?t=1184

    Monia.

  3. Nella tua city se le sognano le nostre librerie…e cmq da noi gli ortaggi li vendono per davvero (simpatici vasetti con fagiolini, pisellini, lenticchine)! ahahaah. Consolati che l’epidemia Moccia dilaga anche qua… 🙁 …io l’ho già quasi finito cmq il libro di Carlo De Andrea :-p …Povero Matto segregato su un’ isola di ignoranza e incopetenza!

  4. No, io i complimenti più che a De Carlo li faccio a te. E’ difficile che gli scrittori ti filino. E’ inutile nasconderci dietro due dita: siamo tutti molto egocentrici. Ma tu spesso visiti i blog altrui senza troppi problemi! Mercì

  5. Luka lo dici a me che considero l’oggetto libro qualcosa di venerabile? Io sarei capace di restare in un libreria ore ed ore. Peccato che dalle librerie aquilane se non esci dopo massimo tre minuti muori di disperazione.

  6. Bello il pezzo di Andrea. Ti capisco per il problema librerie. Abito vicino ad Imola (ancora per poco se tutto va bene!) e fino all’anno scorso non c’era una libreria decente. Uff. Adesso c’è ma ormai preferisco andare a Bologna e chiudermi alla Feltrinelli, e perdermi in mezzo a tutte quelle stanze a quegli scaffali stracolmi di libri. Che bello. Ne adoro anche l’odore di stampa. 🙂

  7. il pezzettino in anteprima sul link era molto bello,molto nelle mie corde,ma devo ancora valutare poichè non sono un suo grandissimo fan come te 😀

  8. Ily, Due di due è uno spettacolo. Viviti la tua felicità e poi leggi Non farmi male. Dopo Due di due chiaramente! 😀 Beh, intanto già che ha te vicino è fortunato, perché quando non ci credi più, se non hai qualcuno vicino che ti vuole bene, rischi di crollare. Digli che per farcela deve prendere la vita per stanchezza, provarci e riprovarci fino a non avere più forze. Le delusioni possono essere mille, ma il successo è uno, e mille delusioni valgono un successo. Un bacione.

  9. non ho avuto tempo di leggere il post,ma la frase in fondo mi piace un sacco… era su due di due vero? l’avevo postata un annetto fa… fantastica…buona serata.

  10. io ad essere sincera devo ancora leggere “2 di 2″…:) lo sò è una vergogna,ma l’ultimo mese di scuola mette una felicità immensa che ti fà dimenticare di tutto!!!:) aspetto anche il tuo,di libro…stà volta non ho bisogno di firmarmi by ily perchè miracolosamente,per compassione,il pc mi ha fatto la grazia di farmi entrare al mio blog!!:):):) p.s come fai a convincere un amico che non ci crede,che la speranza serve e tanto??

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