Una decisione difficile

Intanto ben tornati! Per tutta la giornata di ieri il sito è caduto in catalessi, e beato lui! A chi tentava di accedervi diceva:

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Io mi sono fidato di quel try again later. Ogni tanto riprovavo dal cellulare nei luoghi più variegati, magari l’aria diversa poteva essergli d’aiuto: a Roma, nella sala d’aspetto di una clinica per animali; nella piazzola di un autogrill; nel bagno del Mc Donald’s, ma non cambiava niente. Ieri è stata una giornata fitta di pensieri, e il malfunzionamento del sito è andato a posizionarsi sul fondo. Mettiamoci pure che il sabato non è un giorno ideale per risolvere problemi. Comunque ora è tutto a posto. Il web-designer Divino Pino mi ha spiegato che il blackout è stato dovuto alla crescita di traffico che ha mandato fuori banda il server. Tutta colpa vostra. Quindi, insomma, molte grazie eh! Adesso che ci siamo attrezzati avete il mio permesso di scatenare l’inferno.
Come state passando questa domenica? Io sono stato da più parti rimproverato perché ho deciso di trascorrerla a riprendermi da ieri. In che modo? Non facendo nulla di diverso dallo scrivere e leggere (mi piacerebbe buttar giù le basi per un racconto che la mia testa elabora da qualche settimana), senza uscire di casa, né dalla mia stanza se non per cibarmi. Ieri ho accompagnato Madre, Secondogenita e Zion-cane a Roma, presso la clinica per animali dove un anno fa è stata operata all’anca destra per una grave forma di displasia, male comune nei molossoidi. Nell’immagine è piccolissima. Adesso è 100 volte più pesante e minacciosa. Se la fate arrabbiare vi stacca l’orecchio con un morso, e non sarebbe la prima volta. L’operazione consiste nel tagliare un osso, riposizionarlo e fissarlo con una piccola piastra di metallo. La faccia di Zion-cane strappava il cuore. Non poteva capire perché aveva dovuto subire tutto ciò, allora lo chiedeva a noi. Il post-operatorio è lungo, doloroso e delicato. Abbiamo riservato a Zion-cane una stanza di Villa Madre. Il pavimento di cotto liscio può essere molto pericoloso. Sarebbe bastata una scivolata per compromettere definitivamente il recupero della zampa, così l’abbiamo rivestito di tappeti e cuscinotti recuperati da Madre in antichi bauli custoditi nella stanza della regina. Abbiamo passato notti insonni ad accarezzarla. Secondogenita non la lasciava un attimo da sola. Ci alternavamo per farle fare brevissime passeggiate in giardino, col guinzaglio corto per sorreggerla a ogni cedimento. Siamo stati molto attenti a osservare il protocollo riabilitativo che ci ha consegnato il dottore che l’ha operata, eppure qualcosa non è andato come doveva. Zion-cane non appoggia la zampa come dovrebbe; spesso trascina i polpastrelli sull’asfalto che le sanguinano. Il dottore, 15 giorni dopo l’operazione, ha detto che stava procedendo tutto molto bene. Anzi, che Zion-cane dimostrava una ripresa più veloce del normale. Non era vero. L’hanno visitata diversi veterinari aquilani che hanno confermato che si è trattato di un’operazione peggiorativa. Certo, quelli sono comuni veterinari, lui è specializzato in ortopedia. Ieri il faccia a faccia col dottore: Guardate la lastra! Ha l’anca perfettamente in linea. Il problema di questo cane è il nervo. La zampa di Zion-cane non reagisce agli stimoli nel modo giusto. Gliel’ha piegata all’ingiù e lei non la riportava sul piano, coi cuscinetti sul pavimento, ma rimaneva coi polpastrelli rivolti verso il basso. Io, pur non avendo nessuna competenza, ho sempre sospettato che gli avessero toccato qualche nervo. Più che un problema motorio il suo, mi pareva di azione e reazione, mancanza di comunicazione fra le parti. Il dottore ha ammesso la possibilità che durante l’operazione qualcosa sia andato storto: C’è un nervo molto vicino che certamente non è stato tranciato, altrimenti non avrebbe proprio camminato più, ma se fosse stato anche solo sfiorato le conseguenze sarebbero state queste, o molto simili a queste. Il 6 giugno ha fissato un appuntamento con la neurologa per approfondire assieme a lei le cause, individuare il punto di lesione e i rimedi possibili. Tutti sanno che i nervi non si recuperano. Trattenevo con estrema difficoltà prima la mia rabbia, al sentire con quanta naturalezza illustrava i danni irreversibili da lui stesso causati a pagamento sul nostro cane, e poi quella di Madre e Secondogenita, incapaci di mascherare tutte quelle sensazioni esplosive messe assieme. Visto che Zion-cane dovrà subire un secondo intervento sull’altra zampa, e visto che il primo l’abbiamo pagato 1800 euro, fra operazione e visite di controllo, visto pure che il dottore in questione gode di ottima reputazione nazionale, e visto che è vero che abitiamo a Villa Madre, ma non possiamo certo permetterci di accendere il camino con le banconote da 500 euro, mentre il dottore si arrampicava in spiegazioni ricche di termini incomprensibili e graffi sullo specchio che a fatica risaliva, l’ho interrotto: Nel caso in cui dovesse venir fuori che, seppur involontariamente, durante l’operazione, ha lesionato lei il nervo di Zion, mi sento di chiederle se sarebbe disposto a operare l’altra zampa gratuitamente. Dopo qualche istante di silenzio di imbarazzo da parte mia, che ho fatto un’indicibile fatica, e di riflessione da parte sua, che evidentemente non si aspettava una simile richiesta, il dottore ha risposto: Io non voglio prendermi colpe che non ho, però, se ce le ho, me le prendo tutte. Allora, prima parliamo con la neurologa. Se lei confermerà l’ipotesi del danno causato da me, io non mi tirerò certo indietro. Quindi potrei operarla senza farvi pagare ulteriori spese.
Madre, durante il viaggio di ritorno, non faceva che elogiare il mio spirito d’iniziativa, capace di mettere il dottore in difficoltà e forse ottenere un minimo di risarcimento almeno morale, facendo comunque il bene di Zion-cane. Io continuavo a domandarmi se fosse opportuno mettere il proprio cane in mano alla persona che già una volta ha sbagliato, soltanto perché è molto accreditato e perché lo farà gratuitamente. L’errore umano ci sta, ma il perseverare in buona fede sarebbe davvero diabolico se la seconda operazione andasse come la prima, e non potrei perdonarmelo. Penso pure che Zion-cane va operata comunque, e chiunque lo farà potrebbe sbagliare.
Voi cosa fareste se Zion-cane fosse il vostro cane?