Stop al televoto! (Secondo voi Giorgia è da serale?)

In questi giorni si parla parecchio dell’uscita nelle sale del nuovo film di Salvatores Come dio comanda tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti, premio Strega 2006 e grandioso successo di vendita (non c’è da stupirsi, parliamo di Ammaniti mica di Angela Melillo, insomma). Io il libro l’ho letto e sono rimasto un po’ deluso, come rimani deluso da chi ti aspetti 10 e ti dà 8 che è comunque molto più del 6- della massa. Chi ha letto tutti i libri di Ammaniti sarà d’accordo con me che Come dio comanda forse è il più brutto, anche se più brutto è un’espressione ingiusta perché è comunque un romanzo d’altissimo livello, è che lui ha scritto l’incredibile e allora diciamo che Come dio comanda non è incredibile. Mi sono sempre chiesto perché nessuno mai aveva pensato di assegnare il premio Strega a Niccolò Ammaniti. Quando poi nel 2006 l’ha vinto, ho pensato che mi dispiaceva un po’ che l’avesse vinto proprio col suo libro meno incredibile, e non con Ti prendo e ti porto via, o Fango, o Io non ho paura, tanto per fare 3 esempi. Se ho tempo e me lo ricordo e qualcuno mi accompagna, forse a vedere il film ci vado. Interessante la dichiarazione di Ammaniti che dice che mentre scrive ama ascoltare determinati cantanti che lo ispirano a seconda del genere o del passaggio che sta scrivendo. La Bertè ed Elisa gli piacciono a tal punto da inserirne citazioni in quasi tutti i libri, Luce di Elisa addirittura come colonna sonora del film. E poi c’è Laura Pavesini (battuta di Franchino) che: “Se ascolto la Pausini mi vengono in mente storie horror: quel Marco se ne è andato e non ritorna più mi fa pensare a lui smembrato, squartato…” È stato molto carino Ammanniti nel limitarsi al testo della canzone perché avrebbe potuto dire che anche solo guardandola l’ispirazione horror divampa e, pur pensandolo, non l’ha detto. Intanto Come dio comanda, a 2 e più anni dall’uscita torna in classifica. E vediamocela la classifica dei libri più venduti. Quindi via a Stop al televoto! (Libri, perché quella dei CD, causa festività, questa settimana non è uscita, mannaggia a loro.)
Prima Stephenie Meyer, seconda Stephenie Meyer, terza Stephenie Meyer, quarta Stephenie Meyer. Le prime 4 posizioni sono occupate dall’intera saga del vampiretto prodigio Edward Cullen e della (mica tanto) bella scolaretta diciassettenne Bella. Ho visto il video delirante della presentazione dell’ultimo capitolo (e speriamolo con tutto il cuore, che sia l’ultimo) Breaking down e ho notato che il 100, 92 per cento del pubblico era formato da ragazzine che più di 16 anni non avevano, che urlavano col libro in mano da far impallidire Regan McNeil dell’Esorcista. Ho letto qualche labiale e una diceva: “Avvampirizzame Edward! Scrocchiame un mozzico e damme a vita eterna! Vojo diventà come te, na specie de vampira ‘nzomma!”. Poi non stupitevi che la percentuale dei suicidi è schizzata alle stelle. Il suicidio è una degna reazione a tutto ciò. Intanto la Meyer c’ha preso gusto ed è uscito il primo capitolo di una sua nuova saga, stavolta fantascientifica, che si chiama L’ospite, edito da Rizzoli, che per ora bazzica i bassifondi della classifica e non è tanto diverso da Alien, perché la fantasia della Meyer è un po’ così. Al quinto posto c’è Il gioco dell’angelo di Zafòn, autore del capolavoro inimitabile L’ombra del vento. Ho letto anche questo e ve lo consiglio. Ci sono cose che non mi piacciono, ma nel complesso è un libro che lascia dentro emozioni scritte da una penna talentuosa. Seguono nell’ordine Camilleri, Giordano e Saviano che secondo me si becca l’Oscar, e ce lo sapremo a ridire. E poi Venuto al Mondo di Margaret Mazzantini (ve l’avevo detto che saliva) che eccome se è salito entrando in top ten. È il quarto libro italiano più venduto e il primo è ancora La solitudine dei numeri primi che ha superato il milione di copie, quindi facciamo che basta. Al 12esimo posto (parliamo sempre di narrativa italiana) c’è Paola Mastrocola con E se covano i lupi le galline che fanno, si mettono a ululare o perdono il pelo o si mangiano Cappuccetto Rosso con nonna annessa (la seconda parte l’ho aggiunta io). Io della Mastrocola ho letto soltanto Una barca nel bosco che aveva vinto il Campiello un po’ di anni fa e allora capii che i libri vincitori del Campiello erano i più brutti dell’anno così non ho più letto un libro della Mastrocola né un libro campiellato. Chiudiamo col 19esimo posto in cui troviamo la scrittrice di punta della Newton & Compton Federica Bosco con L’amore mi perseguita. Vi consiglio il blog di Federica, i suoi libri non li ho letti, ma giuro che prima o poi, se qualcuno me lo regala, uno (a caso) lo leggerò.
[Inizio parentesi metereologica] (Perché il mio blog, come dico sempre, è un blog socialmente utile.) Pare che abbia nevicato parecchio al nord. Qua una spolverata stanotte è bastata a farmi sgranare gli occhi dal terrore, perché io la neve sulla strada non la voglio. Non tanto per me, quanto per il rincoglionimento della gente che quando nevica pare affetta da idiozia purissima e manie omicide e allora vuole venirti addosso con la macchina a tutti i costi. [Fine parentesi metereologica]
Stop al televoto! si chiude con un dubbio lancinante. Ma quella ragazzina nana con la maglietta azzurra che ha cantato l’ultimo singolo di Giorgia domenica ad Amici, che si chiama Giorgia, e che le hanno dato pure il disco di platino e lei ha fatto finta di non saperlo esultando smodatamente come una tredicenne che ha vinto una cena con Scamarcio, poi è entrata nella scuola quindi?

42 commenti su “Stop al televoto! (Secondo voi Giorgia è da serale?)

  1. a proposito di l’ombra nel vento: l’avevo trovato la storia un po’ troppo contorta e “pasticciata”. e mi era sembrato anche esageratamente prolisso, come modo di scrivere.

  2. UNA BARCA NEL BOSCO fu bellissimo!

    Io guarda, quel bambino che è lì, e non sa come tradurre “scire nefas”, ce l’ho nel cuore. Ma i gusti son gusti, disse quello che leggeva Ken Follet.

  3. allora il gioco dell’angelo l’ho comprato appena l’ho visto alla coop lunedì mattina,senza farmi spaventare dalle 700,più o meno,pagine…ammetto che forse ho pensato che potessi trarne vantaggio come arma…anche se non ho ancora avuto modo di leggerlo…perchè stò finendo di leggere braeking down,l’ultimo libro della saga della Meyer…e non me ne pento nemmeno un pò,perchè è uno dei pochi libri che mi ha dato la voglia,avida e insaziabile,di non smettere di leggere…si sa l’amore fa questo effetto agli adolescenti…comunque il nostro proff di psico/pedagogia ci ha letto la lettera finale di “ti prendo e ti porto via” con tanto si sottofondo musicale…e c’è mancato poco che scoppiassi in lacrime…infatti appena ne avrò l’occasione comprerò il libro…:) By ily

  4. Io di ammaniti ho letto tutto. Però trovo che il peggiore sia anche il primo che ho letto, ovvero “Io non ho paura”. Tutti stupendi comunque i suoi libri. Sono un suo grande fan !

  5. allora, di ammaniti non mai letto nulla, quella che citi quattro volte (di cui mi sono già dimenticata il nome) non l’ho mai sentita nominare, di zafon ho letto l’ombra nel vento e non mi è piaciuto.

    in questo periodo leggo solo la vargas e simenon.

  6. Cavoli, io non leggo da quando ho iniziato l’università: l’idea d prendere un libro in mano mi fa pensare che forse dovrei leggere quelli che ho da preparare per l’esame di turno.

    E quindi “stop alla lettura da passatempo” per me, sigh…

    Vincenzo

    PS; si un blog pieno, il tuo.

  7. rob, ma certi paragoni non sono mica casuali. Lei è, insomma, la Melillo è la prima ball, no cioè è una show gir no va be’, mi è venuto naturale considerarla per le sue doti, sì.

  8. A differenza di Morgana, forse per ragioni di età, io la Melillo ce l’ho presente, però guarda che tu hai un talento nel riesumare nomi di ex Vip che farebbe invidia a miss Ventura!

    Mi sa che te l’ho già detto qualche secolo fa, ma io La barca nel bosco non lo leggerei solo per il titolo…

    W Ammaniti, comunque.

    Su Mazzantini non commento, puoi immaginare.

  9. ti accompagno io al cinema! (però andiamo a vedere un film più digeribile).

    Ecco lo sapevo, Ammaniti mi ha copiata: ho appena finito di scrivere un romanzetto ispirato dalle canzoni dei Depeche mode! Uffa! (Però son sempre meglio di quelle della Pavesini!).

  10. laghira, hai vinto un premio. Devo ancora capire quale, ma di certo non in denaro, almeno non in quello che se vai in libreria e provi a pagare lo accettano. Magari in gettoni di cioccolato. Comunque hai vinto.

  11. Ieri sono passato alla libreria a Termini prima di recarmi all’università e c’erano 4 pile di libri,ognuna con un episodio della saga vampiresca della Meyer.

    Siccome i vampiri sono spocchiosi e mi hanno rotto le balle in tutti i giochi di ruolo ho preferito la saga fantasy Orchi di Stan Nicholls..molto più carina.

    la Pausini al rogo!

  12. Niccolò Ammaniti è un ottimo scrittore che trasforma situazioni improbabili in continui fili che si intrecciano e si sciolgono.

    Riesce ad introdurre un pizzico di ironia dove le azioni dei personaggi apparentemente sconnesse trovano sempre un loro fine. E che ti inducono inevitabilmente a riflettere.

  13. Si come Dio comanda non è il migliore di Ammaniti ma si difende bene, dai che quando esce andiamo a vedere il filmese, Quando ho aperto la finestra ho avuto la tua stessa reazione, può fare freddo piovere, ma la neve NO! GIorgia che voce però certo sta canzoncina non le rende giustizia, si pare che sia entrata, ma per il serale si deve ancora vedere:):)

  14. Oh Cristo!!! Le mocciose all’assalto anche per la Meyer… io mi arrendo… non leggo molta narrativa italiana e qst è un mio difetto, a dire il vero non leggo più molto da tempo… Amici non lo seguo, come non seguo nulla che abbia a che fare cn la Maria De Filippi che stradetesto… cmq bella classifica…

    P.S. Sai che Licia Troisi mi ha risposto alla fine? Ci ha messo quattromesi xò… del resto con tutto quello che ha da fare cosa possiamo dirle? (sarcastico)

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