Mia nonna ha chiesto a Babbo Natale un David per nipote

Difficilmente il Natale poteva andar peggio della Vigilia e quindi è andato meglio. Molto del merito va riconosciuto alla capacità tipica di certi esseri umani di imparare dal passato per non commettere gli stessi errori in futuro. Incredibile ma vero, in casa Grimaldi in ciò siamo bravissimi. Anzi sono (loro), ché io, quando ho qualche dubbio, mi taccio e quindi grossi guai non ne combino. Eccezion fatta per quel paio di momenti in cui stava per saltare di nuovo tutto in aria. Basta un commento sulla sfoglia troppo dura del timballo a spingere la pallina di neve. Durante la discesa, cresce di diametro e diventa una valanga, arriva a valle e non risparmia nessuno. Siamo riusciti a selezionare gli argomenti di discussione opportuni in un tacito accordo genetico; ognuno dentro di sé sa quello che deve e soprattutto non deve dire. Intanto mai nulla che abbia a che fare con la vita, più precisamente coi propri piccoli o giganteschi fallimenti, quotidiani o di sempre. Sono quelle le cose che fanno imbestialire: l’essere giudicati, il sentirsi paragonati, uscire sconfitti dall’uno e dall’altro. Meglio parlare della manovra che è peggio di un’inversione in autostrada di notte senza fari, oppure di Berlusconi che rivedremo fra non molto. Abituatevi all’idea. Giusto il tempo per l’Italia di tornare al baratto di pere e patate, e assisteremo alla sua irruzione sulla scena con una frase a effetto del tipo: “Avete visto che io non c’entravo niente?” o ancor peggio: “Prima delle mie dimissioni le cose andavano meglio” il che merita quantomeno il beneficio del dubbio.
Quando hai in casa anche solo un parente, tutto quello a cui devi badare è tenergli chiusa la bocca su certi punti delicati, che poi sono gli stessi che tutto l’anno tenti di zompettare nei discorsi coi tuoi, che riduci ai minimi termini proprio in virtù del terrore che approdino al porto proibito. Uno fa tanta fatica per 363 giorni e al 364esimo arriva la nonna, neanche si siede che non-lo-dire, non-lo-dire, non-lo-dire!SDENG! (L’ha detto!) E da lì si propaga nei meandri delle colpe radicate.
“Sei tu che hai rovinato tutto…”
“Non ti è mai importato niente di niente e di nessuno. La casa… i figli… il nostro f-u-t-u-r-o!”
E via discorrendo. Ci siamo capiti benissimo.
Ieri, a differenza della Vigilia, mia nonna è stata più attenta alle parole che mai; certe persino le sussurrava nella mia direzione, quasi a domandarmi il permesso di pronunciarle con un tono di voce più squillante. Devo comunicare che è improvvisamente venuto a mancare il suo consueto regalo a cui tanto mi ero abituato (100 pippi sonanti in busta aperta). Imperdonabile! Non nego che mi ha scombussolato i piani, a partire dal Capodanno che in assenza di money mi sono imposto frugale e riflessivo, più la prima che la seconda. In sostituzione, ha depositato sul tavolo del salotto un set di (2) creme, ma mica creme qualunque, gel!
– Il gel detergente anti-impurità. La scheda (clicca qui) dice: purifica la pelle delicatamente e in profondità, svolgendo una visibile azione opacizzante. Mi fa pensare che mia nonna voglia combattere la traslucidità del mio faccione, sulla cui esistenza non sono per niente d’accordo, e lo stia facendo con la discrezione di chi offre un chewing-gum a uno dall’alito pestilenziale. A occhio disattento parrebbe un gesto di disinteressata generosità d’animo, invece lo sta facendo solo perché vuole sopravvivere. Sempre dalla scheda del gel: funziona perché l’estratto di Spiraea Ulmaria riduce la secrezione di sebo. Capito? Se nel corso di uno dei vostri percorsi di natura, doveste imbattervi in un cespuglio di ‘sta pianta qui, strappatene un rametto e passatevelo sulla faccia con violenta decisione. Questa cosa del sebo è orrenda e io non la voglio commentare, se non dicendo che non è vero: la mia pelle non sa di cosa stia parlando tal creatore della crema viso, figuriamoci se può secernere sebo. Procediamo col secondo e ultimo prodotto del set.
– Il gel addominali scolpiti. Non servirebbero altre parole, diamo comunque un’occhiata alla scheda (clicca qui): gel di facile assorbimento, agisce efficacemente sulle zone adipose favorendone la riduzione e il rassodamento. Ora, cerchiamo di capirci. Anche chi non li ha visti sarà d’accordo sul fatto che i miei addominali non assomigliano per niente a quelli stampati sulla scatola. Individuo che, per quanto mi riguarda, al posto della faccia potrebbe avere pure il culo di un maiale, visto che tutto ciò che di lui ci è dato sapere è che si è trapiantato il busto del David di Michelangelo e l’ha rivestito di pelle umana. Questo non vuol dire che io debba applicare sulle ondulate masse del mio petto selvaggio una roba sicuramente gelatinosa, sul miracolosa nutro qualche dubbio, mica per sentirmi parte di una società di figheiri, no. Per piacere a mia nonna!
Natale salvato in extremis. Il Santissimo Stefano se ne va e chiude il baraccone, mentre respiro con in corpo l’affanno e una stecca e mezza di nocciolato Lindt davanti alla Sirenetta che continua a batterli tutti.
Quaggiù e in giro leggo uno spirito del Natale sempre più inconsistente, intangibile, spirito appunto. È un caso che nei commenti non sia intervenuto nessuno a tessere le lodi del Natale? Qualcuno che sta facendo già il conto alla rovescia per festeggiare il prossimo?

21 commenti su “Mia nonna ha chiesto a Babbo Natale un David per nipote

  1. No no no, tua nonna stavolta ha veramente toppato! Non si può abituare un nipote a un certo tipo di regalo e poi di punto in bianco cambiare le cose così!! Non esiste proprio!!! E poi, ci fosse stata una degna sostituzione….. Invece no…sempre questi set comprati in profumeria e di cui ovviamente pure io sono vittima. Pure quest’anno 🙁

    …non so se lo sai, ma io aspetto dall’83 il fuoristrada pegperego……mi do tempo fino al prossimo natale e se continua a non arrivare me lo compro io! 😀

  2. Anche a me piace molto il Natale…sono fortunato ad appartenere a una famiglia molto unita, nonostante i normalissimi ordinari problemi! Ora penso solo a Capodanno…anzi ti auguro un buon principio! Ciaooo al 2012!

  3. Uh, quante cose avrei da dire io…sì dai le dico.

    Vi racconto un aneddoto: ultimo natale che ho passato in puglia dai miei parenti, vi parlo del 2008. Siamo una 20ina (metà dei miei parenti di 1°grado eh, quindi parlo di nonna-zii-cugini). Arriva un lamento da un mio zio perché lui non mangia la pasta rigata, ma solo quella liscia perché gli va di traverso (bah, si vede che è disfagico) e si lamenta perché vuole mangiare almeno una bistecca. Siamo persone orribili? No, semplicemente non sapevamo che esistessero persone che non amano la pasta rigata perché gli va di traverso.

    Passare Natale coi parenti è spettacolare in questo senso, perché ti ritrovi ad ascoltare certi ragionamenti che pensi che non possano essere partoriti da persone vere, ma solo da EMIGLIO il robot tuttofare della Giochi Preziosi; io preferisco il silenzio e rifugiarmi nel cibo.

    Ahimè quest’anno ho preferito la fuga come ho commentato nell’ultimo post, ed è servita. Per quanto riguarda i regali, beh, i miei teneramente mi hanno chiesto cosa volevo, e, a parte il navigatore satellitare, non avrei bisogno di niente, perciò non mi son fatto regalare niente. Per i 100 pippi di mio fratello me li sono intascati, così il navigatore me lo posso comprare.

    Solidarietà da un fisioterapista per la crema addominali scolpiti. Davvero.

    Ops, ho scritto un po’ troppo mi sa.

    Ciao! 😀

    • MisterGrr, questa della digeribilità diversa della pasta rigata rispetto a quella liscia non l’avevo mai sentita. Povero zio che si aspettava di riempirsi la pancia e invece ha trovato tutti i primi rigati. Ah ah 🙂

      Chagall, bisogna aspettare di vedere i primi effetti! 🙂

  4. “Dai, mettiti le cremine, il prossimo Natale sarai così bello che svierai qualsiasi commento indesiderato”
    Tua nonna è avanti – a che cosa, non me lo chiedere.

    Si però non approfittare delle cremine “che tanto ci pensano loro” per inchiattarti i lardominali eh :D:D:D

  5. Io non capisco bene la domanda, puoi rifarmela e gentilmente dirmi anche se tali creme miracolose funzionano?…..Mattè non ci posso credere…..

  6. Io sono alcuni anni che non avverto più l’arrivo del Natale – lo sentito proprio nell’aria – come mi succedeva sempre da bambino ‘-( ; anche se, nonostante tutto, è un periodo dell’anno che mi indubbiamente piace. 🙂

    Ti prego, dimmi che non t’ha regalato davvero quelle creme… !!! :O 😀

  7. A me il natale è sempre piaciuto… o meglio, ho sempre amato l’attesa del natale … è quella che balla grande dentro il mio cuore.
    Quest’anno ho passato un natale molto intimo e ne sono stata stupendamente felice.

  8. A costo di sembrare tonto, lo sai che l’ultima frase in grassetto non mi è chiara? Cosa vuol dire “non sia intervenuto nei commenti 1 di numero che adori il Natale…”. Che non sei intervenuto con commenti nei blog che segui abitualmente? O che hai fatto un solo commento nel blog di qualcuno che adora il Natale e fa il conto alla rovescia per il prossimo?
    XD sono un tantino imbranato, scusa.
    Per il resto… vogliamo le tue foto! Hai un futuro come california dream men.

    • Chagall, per renderla più chiara l’ho sdoppiata. 🙂

      Giovy, anche a me piacerebbe passare un Natale molto intimo. Ehm. 🙂

      Vince, eccome se me l’ha regalate! Purtroppo.

      Topina, come ho scritto in risposta al commento di Chagall, l’ho modificata leggermente.

      Arounderground, da oggi dieta ferrea. 🙂

  9. Uh, a me piace il Natale 🙂 E poi un attimo, ferma i buoi, come sarebbe il Santissimo Stefano chiude il baraccone? E San Silvestro dove lo mettiamo, eh? Che magari la nonna andrà a letto presto, ma son certa che il set di CasaGrimaldi offrirà altre interessantissime sceneggiature…
    Riguardo al gel addominali scolpiti secondo me tua nonna ha un profilo twitter, e twitta di qua twitta di là, è arrivata pure da lei Melissa Satta e sai com’è…sta cercando di combinare un matrimonio, e certo 🙂 !
    Baci!

  10. come ti scrissi altrove, io il Natale lo adoro, ma solo perché appartengo a una famiglia speciale che si vuole tutta molto bene, e ciò mi rendo conto sia piuttosto raro. Purtroppo è tutto qui lo spirito del Natale: passare del tempo insieme a della gente che, se non ti piace, te lo rende insopportabile.

    • Marta, non penso sia la mancanza di bene il problema. Quello c’è, si sente. Forse dipende dalla soddisfazione propria, per quello che siamo riusciti a creare, e che gli altri hanno di noi. Se durante l’anno è “facile” scappare, alle atmosfere del Natale proprio non si sfugge.

      Miss Fletcher, San Silvestro si preannuncia mosciarello, magari sarò qui a contraddirmi. 🙂 Melissa Satta è un’altra che vuole essere seguita da me, mi sa. Uff!

      Devis, non a tutti i sognatori piace il Natale. 😉 Un abbraccione!

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