Drin drin. Telefono.
– Matteo? Ma che ti è successo?!
– Niente. Che mi è successo!?
– Non ti è successo niente in questi giorni che non ci siamo sentiti?
– Ah, la tua era una domanda generale. Pensavo tu pensassi che mi fosse successo qualcosa.
– Smettila di parlare come se ti trovassi a Porta a Porta. Con tutti questi verbi. Senti. La stai mangiando la frutta?
– Sì, Madre – rispondo buttando un occhio alla banana nera che sta da settimane nella fruttiera.
Lei deve aver colto un tentennamento nella voce perché ripete la domanda con un tono inquisitorio e aggiunge: – Guarda Matteo che la frutta è importantissima!
– Lo so Madre. Te lo ricordi quanta frutta mangiavo a casa, no? Ecco, ne mangio molta anche qua – dico, con il grigio della banana che incombe sullo sfondo.
– Se va be’. Non mi freghi. Tanto lo so che c’avrai sì e no una banana… nera!
-…
Le madri, pure se non sanno tante cose di noi, ci conoscono meglio di chiunque altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

Restiamo in contatto?