Il Matto opinionista

Siccome che sarei anche uno scrittore io (sono uno e molteplice, sono tante cose, sono tutto quello che vuoi che sia. Non so cos’è, né come m’è venuta, né se esiste già, comunque è mia. Un’altra rima, ma questa è poesia. Fermatemi!) e aggiungeteci anche il fatto che ormai i miei Trash Week End stanno facendo parlare di sé e di me (e pure di voi che partecipate, chiaramente) in ogniddove, terre vicine e lontane (e pure lontanissime) al punto che Splinder ha deciso di tradurli e postarli in 40 paesi. Signorini trema già, perché io incarno il prototipo dell’opinionista dell’Isola dei Famosi perfetto, del direttore di Chi perfetto, e qualcuno finalmente si è degnato di chiedermela, un’opinione. In questo caso il sito Libri e scrittori che nella loro rubrica (Le opinioni degli scrittori italiani del XXI secolo) ha lanciato cotale interrogativo: Abbiamo chiesto ai nostri amici scrittori se avessero letto Gomorra di Roberto Saviano, se avessero visto il film, cosa pensassero di questo fenomeno, editoriale prima e mediatico poi. Quando ho letto l’e-mail, e quindi l’argomento del sondaggio, visto che non avevo (e non ho) letto Gomorra, né avevo (e ho e avrò mai) voglia di vedere il film, ho pensato: “Che culo, e mo che dico?!”.
Ecco che ho detto:
 
Non ho letto Gomorra e non credo che lo leggerò, né che andrò a vedere il film. Si parla di Saviano come della prima e unica voce tanto coraggiosa da decidere di denunciare pubblicamente la realtà terribile della Camorra. Il leggendario scrittore costretto a vivere sotto scorta, nel terrore. Credo che il fenomeno Saviano vada ridimensionato non poco. Prima della sua opera, rientrata addirittura tra i cento libri migliori del 2007 secondo il New York Times, sono stati centinaia i coraggiosi articoli dei cronisti di nera e di giudiziaria del nostro territorio. Saviano per avere le informazioni utili ha dovuto attingere ai giornali locali. Sono fatti di cui i giornalisti della nostra terra scrivono da anni. Beh, forse è questo il coraggio. Farsi vedere nei processi e scrivere di Zagaria, abitando a pochi passi, senza per questo diventare multimilionari. E poi mi pare che all’uscita Gomorra non avesse avuto questo grande riscontro di vendite prima che la Mondadori comunicasse tramite tutte le agenzie di stampa che Saviano aveva subito esplicite minacce, chissà fino a che punto reali.

Tutte le opinioni degli altri le trovate qua.
 
E la vostra? Assodato che l’hanno acquistato un’infinità di persone, visto che staziona ai primi posti della classifica da due anni, perché quando arriva un compleanno, e non sai che regalare, regali Gomorra, e di compleanni ce ne sono migliaia di migliaia al giorno, e di gente che non sa che regalare non ne parliamo (per farvi una vaga idea numerica moltiplicate il migliaia di migliaia di prima almeno per 100). Ma, mi chiedo, c’è qualcuno che l’ha letto? E cosa pensa questo qualcuno (sempre se pensa, chiaramente)?

60 commenti su “Il Matto opinionista

  1. Dico che se qualcuno conoscesse il mondo della mafia e della camora non dia peso solo ad un libro ma all’urlo di un popolo che non riesce a farsi sentire.

    L’Italia è un paese di ipocriti.

    Borsellino e Falcone ci hanno dato la vita,ma finisce là…

    La camorra esiste da una vita.

    Sono moltissime le persone minacciate,ma nessuno fa nulla,c’è talmente tanto di quel menefreghismo in giro…

    E’ solo uno dei tanti libri “Gomorra”.

    Un bacio.

  2. jakumal, anche per me è molto positivo che se ne parli. E trovo bello ed importante che chi sa comunicare che sia scrivendo, o cantando, o dipingendo, o facendo sculture, qualsiasi forma di comunicazione insomma, s’interessi almeno una volta nella vita al sociale.

  3. Non ho visto il film ancora, ma ho letto tempo fa, e anche appassionatamente, il libro di Saviano. Io credo che abbia gli stessi grandi meriti dei giornalisti che operano sul campo ma che, se possibile, ne possieda uno ulteriore. Infatti tutto questo clamore mediatico altro non è che un segno positivo: dici bene, da anni c’è chi ne scrive, ma ora quelle notizie possono arrivare a chiunque e non solo ai pochi che se ne interessano dettagliatamente, andandole a scovare chissà dove. Se il prezzo per sapere cosa accade è avere un multimilionario in più..beh, io lo pago. Io mi sono sempre interessato di mafia, camorra e affini essendo persona del sud, ma questo libro mi ha dato un’ottica di insieme più vasta e netta.

    E poi se ne parla. Parlare di camorra…è quasi un ossimoro, visto che solitamente a queste pratiche sono collegate omertà e silenzio.

    Quindi il mio giudizio sul libro è positivo. E anche, per una volta, tutto il ciclone mediatico intorno…

  4. Io non l’ho letto mentre il film l’ho visto ed è assolutamente deeludente. Saviano potrebbe essere solo un pupazzo in mano a Mondadori (che sappiamo in che mani è). Garrone, il regista del film, non ha voluto nè potuto spiegare alcunchè di ciò che si chiama “camorra”.

  5. Anche io: nè letto il libro nè visto il film. Mi ha incuriosito però sentendone parlare così tanto. Diciamo che ho avuto altri pensieri e preoccupazioni per la testa.

    Ma nella vita mai dire mai: chissà che non ceda alla tentazione. Se dovesse accadere magari ti faccio sapere cosa ne penso, se non sarà troppo tardi.

  6. m, credo che tu abbia frainteso le mie parole. Io stimo molto Saviano, mi è anche simpatico, lo trovo una persona di cultura che dice cose intelligenti quando parla, e non è poco. Sul libro ho poco da dire visto che non l’ho letto, ma non per una qualche forma di schifio (come dici tu), ma semplicemente perché io leggo quello che in qualche modo m’ispira, mi chiama, Gomorra no. Anche tu, penso, in libreria acquisterai ciò che più attira le tue attenzioni, o no?Quindi tutto ciò di cui ho facoltà di parlare è il fenomeno che si è creato. Che a me un po’ puzza. Ad esempio tu dici che lui vive recluso, sì, è quello che hanno detto i media e la Mondadori, ma a me non sembra. Ecco io parlavo del fenomeno non di lui che stimo a differenza di altri scrittori o presunti tali che si riempiono la bocca di parole di cui perdono il filo un attimo dopo. Quindi dai, non mettermi in bocca parole o pensieri che non ho. Non sono così, ma tu giustamente non mi conosci.

  7. Elena, prendere con le pinze le informazioni. Ci sono persone che credono che Saviano vive recluso e che la Camorra vuole farlo fuori. Io non ci credo, ad esempio. Però va be’, è il mio pensiero e la mia testa. Per il resto nulla da dire, anzi, ha tutta la mia stima.

  8. Ho visto il libro, lui ha partecipato alla sceneggiatura.

    Quello che penso è che noi italiani abbiamo il brutto vizio di criticare sempre chi ha successo, come se fosse una cosa che ci dà fastidio.

  9. Per Saviano provo un profondo rispetto xke è uno ke può dire di aver le palle…nn è colpa sua se il suo libro è diventato un fenomeno mediatico e si, avrà fatto i soldi con le vendite, ma vivici tu sotto scorta 24 ore al giorno, vivici tu con la consapevolezza di nn poter mettere su famiglia xke 99 su 100 te la fanno fuori…io preferisco vivere con un milione di euro in meno xo potendo andare in giro tranquillo (ke poi tranquilli nn lo si è mai, dettagli)…e poi mi sembra da come hai scritto ke nn leggi il libro x fare un dispetto a saviano ke, “siccome è diventato fenomeno mediatico e vende già tante copie, allora io nn glielo compro”…e poi xke sempre cercar del marcio in tutto?? la storia delle minacce false ecc ecc…mi sa di ridicolo…x me…te rode:P…

    m

  10. Matteo, cosa intendi con “prendere con le pinze”? Tutto ciò che ci viene offerto, a tutti i livelli, è in un certo senso da prendere con le pinze. Se dietro al caso Gomorra ci fosse stata una bufala, sarebbe venuta fuori. Non mi piacciono certi simboli dell’informazione, ceri leader del sensazionale e dello sbraitare, ma nel caso di Saviano mi abbandono al rispetto e alla stima. Il bluff, vero, lo vedo dietro certi scrittori da classifica che, se ci penso, potremmo fare altrettanto in tanti. Anzi, senza neppure pensarci.

  11. Capa, ma io t’ho capita, l’importante è che tu abbia capito me. Io non ce l’ho con l’autore che tra l’altro mi è anche simpatico, né col libro. Era un pour parler! 😛

  12. ho apprezzato il libro, anche se è più un lunghissimo e dettagliato articolo di giornale, documentato attraverso le cronache giudiziarie, e non un romanzo, dunque capisco anche le perplessità o alcune persone che mi hanno detto di non essere riuscite ad andare oltre le prime 10 pagine. non dimentichiamo però che Saviano mi pare uno dei primi che abbia sottolineato quanto la camorra avesse le mani in pasta nella faccenda delle discariche – mi pare, non vorrei dire una fesseria. per quanto riguarda il film è ben fatto, ma lascia un po’ l’amaro in bocca. come se fosse fatto un po’ ad uso e consumo nostro, per scaricarci la coscienza. vediamo tutti i camorristi poveracci, disperati. e non uno si domanda ma le gare d’appalto truccate? i negozi di super lusso che pagano il pizzo? i villaggi vacanza per i milionari? insomma, la camorra è qualcosa di più che poveracci esagitati che si ammazzano per una partitia di armi o il controllo di una strada di un quartiere degradato.. e questa cosa mi pare non sia venuta fuori nel film. baci

  13. @ Matto81: Il mio commento non voleva essere acido. Lungi da me osannare ad occhi chiusi e prender per buona qualsiasi cosa venga detta dai media, senza spirito critico.

    Non intendevo che tu stessi “mettendo in croce”, Saviano, bensì che in molti l’hanno fatto, senza dare, peraltro, motivazioni convincenti [almeno per me] alle loro affermazioni. =)

    @ MaDLoST: Seta,OceanoMare e Questa Storia sono libri che ho amato profondamente. City, invece, non m’è piaciuto per nulla. Una bella discussione su Baricco si può fare. Quando vuoi… =)

  14. viola, puoi parlare di ciò che conosci di quel qualcosa che non conosci. Di quello che hai visto, di ciò che ti appare. Uno puoi anche farsi un’opinione; non sempre bisogna offrire testimonianze con le prove.

  15. Elena, sono assolutamente con te quando si tratta di spingere la verità a galla. La mia voleva essere una riflessione raffreddante sul bollente. Solo a dire: però prendiamolo con le pinze!

  16. MaD, ma non credo di aver detto chissà cosa. E’ che mi va di vedere questa faccenda da un occhio più distaccato. E da questo punto di vista si vede chiaramente che c’è molto fumo. Di Baricco ho letto qualcosa selezionando accuratamente, e c’ho beccato. Insomma Novecento, Oceanomare… sono libri che non tornano. E poco gli si può dire. Come persona, modo di porsi, di agire e manifestare si potrebbe parlare a lungo invece.

  17. Godeliano, diciamo di quei napoletani che protestano per la liberazione di un camorrista, non di tutti. Magari la voglia di lottare è andata svanendo, però non tutti lodano la criminalità.

  18. Capa, io mica l’ho messo in croce, anzi lo ammiro molto. Poi se l’hanno fatti i media non è colpa mia. Va detto che la politica di promozione del libro è stata tutta incentrata sulla faccenda delle minacce ed è lì che il libro è diventato un caso editoriale, ma questo dipende dalla Mondadori che sa ben fare il suo lavoro. Poi io del libro nello specifico non posso parlarne proprio perché non l’ho letto, ed è stata la premessa al mio discorso. Non escludo che possa essere un buon libro e che il successo sia meritato, ma di Saviano ne è stata fatta una specie di icona martire. Ecco io volevo soltanto dire che Saviano è vivo e vegeto e non se la passa malaccio, diciamo. Altra gente per gli stessi ideli è morta, la maggior parte restando nell’anonimato.

  19. serenestorm, mi sembra una buona argomentazione la tua, poi astenersi è sempre apprezzabile. 😀 Hai il problema della pelle vecchia attorno agli occhi? Se vuoi ti presto una crema di mia madre, anche se, visti i risultati sul suo visino, forse è meglio farne a meno. O_o

  20. Ho letto il libro e non mi è piaciuto, nel senso che non mi ha dato emozioni piacevoli, mi ha fatto star male. Come mi era successo, in tempi diversi, con La pelle di Malaparte e con Il mare non bagna Napoli della Ortese. Non può piacere, come libro, perchè mostra la realtà, non solo descritta senza mezzi termini, ma documentata, provata, vissuta.

    Ci sono molti libri che ho letto e che mi hanno fatto male. Ultimo, in ordine cronologico, La questua di Curzio Maltese.

    Sbirciando in alcuni forum ho letto, da parte di blogger napoletani, critiche feroci. Non perchè vi si leggano menzogne ma perchè, secondo loro, Napoli è anche “altro”. Come dire: parliamo dei preti che fanno il loro dovere e non di quelli pedofili. La solita ipocrisia del paese del “il nostro piangere fa male al re”. Ma il re è nudo, è ora che si sappia.

  21. io non ho letto il libro ma ho visto il film.

    di solito diffido dei libri che entrano in classifica (o li ho letti prima che diventino casi oppure non li leggo… oppure li leggo e spesso ne rimango delusa…)

    cmq tornando a Gomorra-film: secondo me è bellissimo, per la fotografia, le riprese, gli attori-non-attori, il sonoro…. è bello tutto. Cinematograficamente parlando.

    E il taglio (che non so sia quello del libro) è impeccabile, senza sbavature: fotografia della realtà, neutra, senza giudizi nè sentimentalisimi (ci sono solo 2 brevissimi momenti di “quasi sentimentalismo” ma sono davvero brevi note a fronte di un insieme estremamente diretto).

    Il caso Saviano… boh. Non so molto, quindi mi astengo. Forse c’è della strumentalizzazione atta a creare il caso di successo? non so, ripeto, sono estremamente poco informata in merito e quindi mi astengo 🙂

  22. Non compro mai un libro perchè è in classifica… Se un film o un libro diventano un “caso” mi allontano per istinto, lo vedrò o lo leggerò dopo qualche anno, in tempi non sospetti! Di Gomorra se ne è parlato e se ne parla troppo! Forse, un giorno lo leggerò…forse!

  23. QUALUNO L’HA DETTO, FINALMENTE!

    BRAVO MATTEO, BRAVO!

    FINALMENTE QUALCUNO HA AVUTO LE PALLE PER DIRE LE COSE COME SONO, SENZA AVER IL TIMORE DI ESSERE PRESO PER CINICO O QUALUNQUISTA.

    Ah, che bello.

    Scusa il mio tono imperante, ma sono mesi che dico più o meno le tue stesse cose e vengo insultato.

    Eccheccazzo.

    Ora però mi aspetto anche in un commento sulla persona che odio di più al mondo: Baricco. 🙂

  24. La penso come te su questa faccenda, e sono contento di sapere che non sono l’unico. Anch’io credo che meritino attenzione tutti quei giornalisti che scrivono quotidianamente queste vicende. Poi sono dell’idea che parlarne sia solo il primo e più piccoli passi da compiere per la lotta alla criminalità organizzata. Il guaio è che siamo proprio noi cittadini stessi (mi riferisco a noi napoletani) a non avere la voglia di lottare. Quante volte si è visto per televisione? Folle che protestano per l’arresto di un camorrista piuttosto che gioire. La dice lunga sulla mentalità dei napoletani…

  25. Di base hai ragione, ma dargli comunque un’occhiata nn è male. Leggerlo con un occhio critico diverso dalla gente che lo vede come un salvatore e basta è sempre utile

  26. Ho letto il libro ma, mio malgrado, non ho ancora visto il film. Lo lessi prima che scoppiasse il caso Saviano, quando ancora nominavi Gomorra e il primo pensiero era la Bibbia. Lo lessi perché tutto quello che parla di criminalità organizzata m’interessa e mi stimola, forte del fatto che sono siciliana e di mafia ne sento discutere ogni singolo giorno, più o meno a sproposito.

    Trovo che il libro sia veramente meritevole, e credo che dovresti mettere da parte il tuo “pregiudizio” [passami il termine e scusami, ma non me ne viene in mente nessun altro] e che dovresti leggerlo. E’ un’inchiesta che avvince quanto un romanzo, con uno stile piacevole e mai banale.

    Per quanto si possa dire: “ha scritto cose che si sapevano già, ha preso spunto da articoli di altri giornalisti…”, bhè, personalmente le situazioni si conoscevano, eppure non fino a quel punto. Nomi, cognomi, date, luoghi. I pezzi di altri professionisti ci sono, è vero, ma laddove questi si fermavano, Saviano ha approfondito, ha spiegato, ha descritto.

    Camorra, come anche Mafia, sono termini usati troppo spesso dando loro coordinate geopolitiche vaghe. Il merito di Saviano sta non nell’aver rotto il silenzio [Saviano non è né un nuovo Peppino Impastato, tantomeno un secondo Giuseppe Fava, su questo non ci sono dubbi], bensì nell’aver posto sotto la luce dei riflettori eventi agghiaccianti senza l’utilizzo di mezzi termini o retorica.

    Finito il libro, mi guardavo attorno ed ero profondamente nauseata da quello che vedevo.

    Personalmente, non trovo giusto “mettere in croce” uno scrittore perché ha avuto successo. Tanto più in questo caso, ché tale successo, almeno a mio parere, é meritato.

  27. beh a dire la verita nel libro si da voce a tante cose, di cui penso, saviano sia l’ultima. Consiglio di leggerlo e di vedere il film, che poi ti ricredi. Mica colpa sua se gli altri stan zitti.

  28. Lasciate stare Saviano.

    Beth potrebbe uccidervi per questo.

    No, non lo amo e non è mio parente.

    Ma ho visto il film. A parte che Garrone è un grande…

    Ohcazzo, mi sono sbilanciata.

    Ah, salve.

  29. non penso non leggo e mi astengo…

    non capisco mai perchè uno che fa il suo lavoro debba essere oggetto di racconti, film, ecc. ecc. ecc.

    Fanno dei film su ragazzi volenterosi che studiano a scuola e hanno la media del 9?

    No, anzi li chiamano secchioni! Allora… è un giornalista e ha fatto il suo lavoro…

    A proposito sentito niente del nuovo libro su come interrompere il processo degenerativo della pelle intorno agli occhi superati i trenta?!? ahahahah

    Quello si che sarebbe un best seller

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