Oggi è il mio compleanno. Ho deciso di smetterla di togliermi gli anni come Alessia Fabiani e quindi è il momento della verità. Ebbene, siamo a quota ventotto. Yes. È va bene che il tempo non esiste e che è solo un’invenzione dell’uomo, però ventotto anni, ammirati dall’angolazione della mia vita in tutto e per tutto precaria, non generano proprio pensieri di giubilo. E quindi abbandoniamo cotali riflessioni e impostiamo questa giornata in modalità party.
Pizzeria prenotata. Andiamo al Pipistrello, un nome un programma. Ho cercato qualche parere su internet. Parlano di un ambiente giovanile, accogliente e con oltre 150 tipi di pizza. La verità è che è l’unica che ho trovato aperta il lunedì, eccezion fatta per Pizzaman che, per carità, sfiora il divino, ma andarci ogni tre giorni è distruttivo. Spero di non ritrovare ali o interiora o baffetti di pipistrello nel sugo della pizza (ok, la prendo bianca), denti canini come segnaposti, paletti di frassino per appendiabiti e comode bare in mandorlo al posto delle sedie. Io, quando schiatterò, voglio una bara in legno di mandorlo. Fate in modo che vengano rispettate le mie volontà, vi prego! Ma tanto che ve lo dico a fare, che voi certamente morirete tutti prima di me.
Dopo questi nuovi pensieri gaudenti passiamo alla torta. Prenotata pure quella alla pasticceria Dolcissima. Compongo il numero di telefono e scatta il fax. Ho dovuto spiegargli i miei gusti urlando dalla finestra. Una piccola e graziosa millefoglie con crema chantilly e frutti di bosco. Non mi andava il solito cioccolato e questo periodo sono fissato con amarena e frutti di bosco. Il gelato, quando mi permettono di scegliere più di un terzo di gusto senza dover accendere un mutuo per pagarlo, accoppio amarena e fior di latte, oppure frutti di bosco e fior di latte. Lo spumante lo portano Linda e Lapo. Le candeline non so. Se la pasticceria non ce l’ha, vorrà dire che non risulteranno prove degli anni spenti.
Grazie a Luca e Niccolò che a mezzanotte in punto sono venuti nella mia stanza, che è il loro salotto (Einstein c’aveva visto giusto con la relatività) e mi hanno fatto gli auguri. Grazie a tutti coloro che mi hanno dimostrato affetto attraverso i molteplici canali che il 2009 consente. Gli SMS, le chiamate, la cascata di auguri su Facebook, i segnali di fumo nel cielo da parte delle tribù nemiche, che in questo giorno si sono unite nel mio nome, e le lampeggianti luci delle creature che dal profondo degli oceani fanno festa per me. O erano i resti dell’Airbus inabissato? Poco importa.Volevo lasciarvi con la dedica di Anastasia che ha in(s)tonato un motivetto per farmi gli auguri, ma Splinder mi dà problemi (che novità), quindi per ora la sua dignità è sana e salva.
Happy saluti.
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