Non penserete che la serata film si limiti a guardare un film, eh no. La serata film ha delle modalità di esecuzione ben precise. Intanto la fase preliminare che dura quanto la pubblicità che separa il momento in cui il film viene annunciato da quello in cui effettivamente cominciano a scorrere i nomi degli attori e parte la colonna sonora iniziale con le prime immagini. Nella fase preliminare vanno portati a termine tutti i preparativi per una buona riuscita. Intanto va rifornito il comodino di almeno 3 crostatine al cioccolato (una per l’inizio del film, una per la fine primo tempo e una per concludere con dolcezza la serata film) se non le possedete vanno bene anche i torroni nocciolati (4 o 5 bei quadratoni) o un paio di pugni di biscotti Gocciole o alternative da voi pensate, l’importante è che sia qualcosa di schifosamente dolce e calorico, che contenga della cioccolata nei modi e nelle forme che desiderate e, fondamentale, che sbricioli in quantità. Poi una bottiglietta d’acqua naturale, se scegliete la modalità serata film light, o una bottiglia di birra per quella hard, oppure, se veramente siete tipi tosti, Gin, Vodka, Whisky, alcool puro mischiati come preferite per la modalità very very hard. Naturalmente il telecomando a portata di mano per non dover uscire troppo spesso dal letto e perdere il tepore dei piumoni, e il PC acceso con MSN inpostato su non al computer – serata film, perché tutti devono saperlo.
Love actually è molto carino. Il cast è pazzesco a partire da Hugh Grant (che è uno di quei nomi che tanto, comunque scriverai, ti apparirà sbagliato), Colin Firth, Andrew Lincoln, Rodrigo Santoro, Chiwetel Ejiofor, Olivia Olson (ma chi sono costoro?). La storia è in realtà un intreccio di relazioni e di amori in una commedia natalizia dal retrogusto malinconico. Protagonisti sono inglesi molto diversi tra loro; queste 10 storie in comune hanno il fatto di svolgersi tutte contemporaneamente, iniziando 5 settimane prima di Natale. È l’amore che assume sfaccettature variegate. L’amore di un’amicizia fedele, l’amore di un uomo che dilaniato dalla morte della sua compagna, si ritrova padre da solo, l’amore di uno scrittore tradito che fugge dalla città, l’amore di un politico per la sua collaboratrice, l’amore di un ragazzo per la neomoglie del suo migliore amico ignaro. Alla scena dei cartelli che le fa leggere uno dopo l’altro fuori la porta di casa per farle gli auguri in silenzio, quando ad un certo punto ne arriva uno che dice: to me you are perfect! io non ce l’ho fatta più e per tamponare le lacrime ho dovuto ricorrere all’ennesima crostatina al cioccolato. Perché to me you are perfect! non me l’ha mai detto nessuno, e neanche scritto in un cartello. Se vi capita guardatevelo, perché è il tipico film di Hugh Grant che ti fa piacere di aver visto. Una perfetta serata film prevede come conclusione il ritorno al PC e comunicare a tutte le finestre, che in quelle 2 ore si sono aperte chiedendoti che film è, com’è il film, dove sei, ci sei, aho, ecc, le tue apparenti scuse, ma stavi guardando un film (mica perder tempo), salutare con noncuranza e tornare a letto stavolta a leggere.
Anna Karénina, riassunto puntate precedenti: Kitty sta male per Vronski che, dopo essere stato da lei scelto a spese del povero Levin che l’ama davvero, l’ha abbandonata per correre incontro alla Karénina che già comincia a manifestare i sintomi di una depressione spaventosa, imprigionata in una vita di prestigio fatta di ambienti di lussi e frequentazioni che lei schifa, e di un marito che non la caga neanche lontanamente e che si ricordava più bello dall’ultima volta che l’aveva visto, prima di partire per Mosca per tentare di riconciliare suo fratello Stefano con la moglie Dolly (che non è la pecora clonata, ma la sorella di Kitty) che ha tradito ripetutamente.
Un po’ lunga ‘sta frase, ma il riassunto puntate precedenti non può avere punti, eccezion fatta per quello finale, è la regola.
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