Dopo aver scoperto di essere più bello di Scamarcio, ieri mi hanno detto: “Aaaahhh!” (Oddio, fatta male?) “Ora ho capito a chi assomigli!” (Sentiamo!) “Sei uguale uguale, ma proprio identico spiccicato a Cannavaro!”.
Nonostante le fonti di tali esternazioni non siano mai venute a contatto, non abbiano nulla in comune, o forse qualcosa sì, ma son dettagli e comunque loro non lo sanno, sono da considerarsi entrambe identicamente non attendibili. Però che assomigliavo a Cannavaro me l’avevano già detto, 5 o 6 anni fa. Qua sì che hanno occhio!
Ho finito Un giorno questo dolore ti sarà utile mentre ingoiavo gli ultimi pezzi di una spinacina scaduta da due giorni e devo dire che è splendido per come è scritto, per come l’autore tratteggia James, il protagonista, a cui non puoi non affezionarti, ma la trama poteva essere sviluppata meglio, almeno nella conclusione, no che finisce che un giorno James capisce che nella vita tutto può succedere. Che gran scoperta del ceppo!
Sono andato alla Feltrinelli e ho chiesto alla signorina se poteva trovarmi Quella notte dorata sempre di Peter Cameron (gli aggettivi dimostrativi gli garbano parecchio).
Lei ha fatto finta di sapere chi fosse Cameron, facendo anche finta di essere certa di non possedere il libro. Io l’ho ringraziata, poi sono andato alla sezione dei tascabili Adelphi e ce n’era una pila di 20 copie. Ne ho presa una, sono andato a pagare da lei: “Ah, quindi c’era!” esclama sorpresa. “Ce n’erano un bel po’, a dire la verità.”
A Firenze la temperatura si è stabilizzata intorno ai 30 gradi e io son solito svenire 5 volte al giorno:
1. Quando mi alzo dal divanoletto dopo essermi svegliato.
2. Mentre trasformo il divanoletto in un divano-e-basta, qualche ora dopo.
3. Quando mi alzo da tavola dopo il pranzo.
4. Quando mi alzo dal divano-e-basta, l’ex divanoletto, dopo la pausa Uomini e Donne/Pomeriggio 5.
5. Quando torno dal giretto curriculum grondante di sudore che si asciuga e riaffiora in un ciclo continuo, come quello della fontanella del presepe.
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