Dalle unghie dei piedi fino ai pelini più reconditi

Avevo progettato di conficcare l’ombrello con la punta di legno nella gola della centralinista perché ero convinto che si trattasse dell’ennesimo colloquio per farmi andare in giro a vendere padelle. La convinzione è ancora più stabile dopo che ho scoperto che l’azienda vende aspirapolvere. “Ma scherza signor Grimaldi? Noi quelle figure ce le abbiamo già. Quello che cerchiamo è un manager per gestire un nuovo ufficio di prossima apertura a Firenze.” Sì e io sono il figlio di Stephen King. Sapete cosa vuol dire uccidere una persona? È quello che farò appena mi diranno (domani probabilmente) che si parte dal basso, che bisogna fare esperienza, che bisogna avere pazienza e voglia di arrivare… e allora comincia a costringere tua nonna a desiderare improvvisamente un aspirapolvere. Ecco, quello sarà il momento esatto in cui sferrerò il colpo, e l’ombrello, che ha per puntale un paletto di frassino per vampiri, trapasserà la sua giugulare da parte a parte. Perché io l’ho avvertita che questi lavori, con tutto il rispetto, se li possono ficcare nel didietro, e visto che devo tornare a Prato e rifarmi 6 km e mezzo a piedi (ma questa è anche un po’ colpa mia che sono abbondantemente impedito a Firenze che ci sto da una decisa di giorni figuriamoci se dovessi prendere un autobus a Prato) e pure prendere un treno, permettete che, qualora si profilasse l’ipotesi dell’accattateville, la rabbia ricoprirebbe ogni zona del mio corpo, dalle unghie dei piedi un po’ lunghette, a dir la verità, fino ai pelini più reconditi sparsi sul mio capoccione, e renderebbe giustificabile l’omicidio? Insomma, se domani leggete di una grassottella mora, morta dissanguata sulle scale di un anonimo edificio toscano, state pur tranquilli perché è tutto sotto controllo.
Stasera sono andato alla presentazione di Gente di Mumbai di Munmun Ghosh, una scrittrice indiana che per ovvi motivi non poteva essere lì, che recensirò appena l’avrò letto. Ho conosciuto Chiara Fattori, la direttrice editoriale di Intermezzi, nuovissima casa editrice, coraggiosa perché sceglie di pubblicare senza chiedere contributi agli autori, intanto. È una ragazza che le si legge negli occhi la passione che muove il suo lavoro. E anche se per ora la distribuzione non è mondiale, dalle piccole cose si arriva lontano, se gli intenti sono sinceri, e i suoi lo sono. Ho conosciuto Ilaria Giannini, giovane giornalista che tra pochi giorni esordirà nella narrativa col romanzo Facciamo finta che sia per sempre, per Intermezzi. Siam rimasti qualche minuto dopo l’incontro a parlare di lei, dei suoi progetti, di L’Aquila, di me che tra un po’ finirò a lavare i vetri delle macchine ai semafori, armato di tira-acqua versione mignon. La conoscerete meglio intanto perché ha accettato di sottoporsi alle mie 4 chiacchiere (contate) e poi perché ho deciso di seguirla, non per strada come fanno i maniaci, intendiamoci.
Settimana prossima passeranno a stabilire l’agibilità di casa nostra. Per quella in cui vivevamo non ci dovrebbero esser problemi, per l’altra, quella che avevamo affittato alle ragazze, forse si prospetta un brutto destino.
Probabilmente dovrà essere abbattuta e ricostruita. E chi la ricostruirà e quando, son domande che neanche provo a pormi, perché l’unica risposta che mi viene in mente è: Berlusconi, che mi fa un po’ ridere, pur non essendo granché comica la faccenda. Mia madre ha deciso di dormire in tenda tutta l’estate. Dice che non ce la fa a dormire in casa. Ce la siamo giocata, presto dichiareranno l’inagibilità del suo cervello. Si scherza, in verità non me la sento di biasimare le sue paure. Volevo ringraziare Maria De Filippi che ha deciso di donare attraverso Mediaset e la puntata speciale di Amici da Lecce, 300mila euro per ricostruire una scuola.

21 commenti su “Dalle unghie dei piedi fino ai pelini più reconditi

  1. ma con tutti sti soldi donati perchè gli anziani hanno dovuto attendere la pensione per comprarsi una sedia?

    la risposta dovrebbe venire dalla cittadinanza: costituire un comitato che partecipi al controllo dei soldi e delle cose donate. Gli italiani li vogliono in tasca agli aquilani i loro euro donati con l’sms!

    Se aspettate berlusconi state freschi. Credi alla vecchia vit và…

  2. bentornato nel mio pc…era da un pò che non “esploravo” la stanza… 😉

    p.s. a meno che non vada dall’altra parte,non penso che il berlusca la prenda in politica…non ha i canoni(estetici) piddielliani 😉

    -Flavia

  3. flavia, secondo me prima o poi si dà alla politica. Sta diventado molto brava a convincere le piazze. Bentornato da dove? Io son sempre qua.

    gin, io se fossi in te eviterei i portici, ecco.

    caterina, povero Dan, ha tutta la mia solidarietà. Quasi quasi aprirei un numero per raccogliere fondi perché possa anche lui accendere la luce e farsi una doccia ogni tanto.

  4. Perchè non fai come Dan Brown scrivi un romanzo per pagare bollette e affitto? A qui siamo in Italia…l’avevo dimenticato…scrivere non è un mestiere…allora dovrai convingere la nonna a comperarsi l’aspirapolvere…

  5. Tua madre ha ragione, altro che cervello inagibile. Io farei esattamente come lei: tenda, macchina, sotto i portici; ovunque ma non in una struttura di muratura. 🙁

    Insisti con la ricerca del lavoro, sento che per te c’è qualcosa di buono dietro l’angolo.

    Gin

  6. umh…il papa dona 500mila…Mario de Filippi 300mila euro…ma non è che il marito di Maurizio Costanzo dopo aver conquistato la prima serata di canale 5 ambisce a qualcos’altro??? anche perchè il vaticano lla sta e perciò non dovrebbe neanche trasferirsi troppo lontano…SANTA SUBITO che è la volta buona che sparisce

    bentornato Matto*

    -flavia

  7. ilaria, ma sì dai, anche perché statisticamente, insomma, qualcosa di buono deve arrivare per forza, dopo questo aprile da dimenticare. L’intervista la scrivo nel week end, controlla la posta.

    xylia, io so contare fino 9, purtroppo per la centralinista.

  8. Anche tu alla ricerca infinita di un lavoro – serio – che non arriva mai?!? Guarda.. non ti dico quanti colloqui ho fatto, per poi sentirmi dire che o erano lavori a provvigione, o “mi dispiace tanto, ma è stata selezionata un’altra candidata“, oppure “le faremo sapere” e poi vuoto assoluto [anche da agenzie del lavoro eh? Che teoricamente dovrebbero “aiutarti” a trovare proprio un lavoro.. e invece…]…

    Vabbè, comunque incrocio le dita per te e per questo nuovo colloquio!

    P.S: prima di avere qualsiasi reazione.. conta almeno fino a 10, anche se 100 in alcuni casi sarebbe meglio :o)

  9. raldi, vedrai che dopo aver stabilito il record, lo migliorerò sempre.

    miya, e l’odore del suo sangue non lo senti? Un saluto all’assistente di tuo zio.

  10. Più che il figlio di King, preferirei essere un suo ghostwriter. Senza offesa per il figlio. Domattina (ossia tra poche ore) esci di casa indossando dei guanti di lattice, così raccogli impronte digitali altrui, e con un alibi pronto all’uso… io mi rendo disponibile per ogni falsa testimonianza. 🙂 Figlio mio (a quest’ora i miei neuroni si sono involuti in un ottantenne malandato), nell’aria sento odore di dimostrazioni, appuntamenti con massaie annoiate e giornate a trascinare l’armamentario aspirante. Sommo giubilo.

    A proposito di piedi: tempo fa leggevo un tuo post dove menzionavi le tue ciabatte da doccia che cadevano in treno. Ero nell’ufficio di mio zio e passò il suo assistente, lesse delle ciabatte e disse: “uuh, fetish” e io: “chi?” e lui, con occhio furbo:”lascia fare”. Ecco, io ho paura. -fine delle trasmissioni-

    P.S. Ho riso per circa 5minuti dopo aver letto del nome della scrittrice indiana che in napoletano significa “pelapela” (voce del verbo pelare).

    – Ossequi –

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