Chi sai tu, sbrangialli, e altre cazzate da 300 milioni di dollari.

Ho aspettato una settimana (7 euro in anteprima, col cappero!) e sono andato anch’io a vedere Harry Potter number five. (Cercasi disperatamente riassunto puntata quattro, passata tipo pausa di riflessione per ricominciare dal cinque più carichi che mai.)
Non commento le due signore puttane (eh, ma scusate!) che con la sala semivuota, e a proiezione iniziata, c’hanno fatto alzare perché eravamo seduti ai loro posti, solo perché due vecchi babbioni rimbambiti (aggiungerei babbani vista la circostanza) s’erano accomodati ai nostri.
Dopo due ore e passa di film, partono i titoli di coda, the end, s’accendono le luci, e nasce in me una riflessione: ma in pratica che è successo? Cos’è cambiato rispetto al tre? (sempre per il discorso del quattro mancante.) Chi l’ha visto mi venga in soccorso. (No Sciarelli, non parlavo di te e della tua trasmissione ritrova-dispersi. Vattene! Aria! Sciola! Ciao! Sempre alla ricerca di visibilità ‘sti vippetti.)
Riassumendo. Voldemort vuole la profezia di Harry. Visto che le profezie le può ritirare all’ufficio dei segreti solo il destinatario, tipo le raccomandate alle poste o le analisi all’ospedale, quel furbone che ha fatto? S’è collegato telepaticamente a Harry facendolo diventare solo un pochetto cattivello, e l’ha mandato a ritirare la palla di cristallo grigia. E che ci sarà mai scritto a ‘sta profezia?
Nessuno dei due può rimanere in vita se muore l’altro!
Embè? Tutto ‘sto macello per sapere ‘sta cosa? Ma Harry, che pare che capisce tutto lui, non aveva neanche minimamente intuito l’intenzione di Voldemort di creparlo, dopo 4 episodi in cui cerca di mandarlo a farsi amici i morti?
Poi tutto il film a chiamarlo Chi sai tu. E io che pensavo: va be’ lo sai tu, ma diccelo pure a noi. L’ho capito a metà secondo tempo che parlavano di Voldemort. (Oddio lo posso nominare? Va be’ di Chi sai tu insomma.)
È il solito, prevedibile copione. L’arrivo di un professore nuovo che crea scompiglio, mi pare sempre quello della difesa dalle arti oscure. La sparata di cinque o seicento nomi di roba incomprensibile, spesso anche agli stessi personaggi. Emblematico il dialogo tra la cinese ed Harry. Cinese: “Cosa sono gli sbrangialli?” (Figuriamoci se mi ricordo come si chiamano quei cavalli unti di olio essenziale di Jojoba (BOH), visibili solo a chi ha assistito alla morte di qualcuno. Io ho visto la mia rigogliosissima pianta di fagiolo, nata e cresciuta dal classico esperimento che ti obbligano a fare in quinta elementare, spezzarsi per via dello stronzissimo gesto di un bastardello che veniva in classe con me. Chissà se gli sbrangialli posso vederli anch’io.) HP, che sta per Harry Potter, (c’infilo la pubblicità occulta della stampante, tutto fa brodo) risponde: “Non ne ho idea!”. Andiamo bene. Poi gli stampa un bacio lingua con un risucchio pazzesco. Non mi sarei sorpreso se l’avessimo ritrovati qualche scena più in là a trombare nella stanza delle necessità.
La Rowling, a corto di idee, pesca un po’ qua e un po’ là. Evidente lo scopiazzo al Signore degli anelli. L’effetto che il povero Harry stava subendo è il medesimo che subiva Frodo per via dell’anello.
“Voldemort vuole qualcosa!” Sì, pure Sauron voleva qualcosa. “Voldemort sta entrando nella tua testa e governa la tua mente!” Sì, pure Sauron goverava quella di Frodo. “Per riavere quello che gli appartiene!” Sì pure Sauron, l’anello. “E ti farà diventare cattivo.” Sì pure Sauron.
Secondo me, alla fine del settimo, si scoprirà che Sauron è il bisnonno di Voldemort. Carini gli effetti speciali. Certo che 300 milioni di dollari (uhmadonna!) nella prima settimana di proiezione; debutto più alto nella storia del cinema, considerando anche che siamo in piena estate. A-Riboh!
 
M.
 

Per chi se la fosse persa nella Stanza, vi segnalo la mia recensione a Vermi di Giovanna Giolla uscita oggi su Seriomanontroppo. Io non mi sento tanto bene. Vado di là a inghiottire una decina di pastiglie vomitose. Magari rimetto.

73 commenti su “Chi sai tu, sbrangialli, e altre cazzate da 300 milioni di dollari.

  1. Garzetti, io sono innamorato della letteratura, ma non di tutta. E’ naturale. Non leggo i libri di Harry Potter perché so che non è il genere nel quale mi piace perdermi, l’hai notato anche tu guardando la mia mensola preferita. I film l’ho visti quasi tutti perché rappresentano un buon modo per passare un paio d’orette. Nargilli, va be’ ci sono andato vicino. Thestral che? 😀

  2. ah.. un altra cosa .. NARGILLI non sbargialli.. e non sono i Thestral (i cavalli untu di olio.. ottima descrizione fra l’altro complimenti) ma degli animali INESISTENTI inventati da Luna che infestano il vischio.. 🙂

  3. credevo fossi un innamorato dei libri.. il tuo libro, la lista delle copertine che tieni sul tuo blog.. ora capisco che Harry Potter non sia comparbile all’amico ritrovato e che stefano benni regali più magie che un sacco di formule magiche inventate ma.. dagli una possibilità. Lascia perdere i film.. leggi il libro

  4. hp 5 e pare anche l’ultimo è supergotico porca puttana. è la roba più gotica che potessero cacciare in una serie per ragazzi. vaffanchiappola, piacerebbe a me, scrivere come la rowling. ma soprattutto avere i suoi soldi.

  5. ..beh..a me Harry Potter è piaciuto..e dire ke ho miseramente iniziato a seguirlo perkè piace al miomiglioreamicouomodellamiavita..aahh..cosa non si fa per amore..

  6. Stefi, infatti gli effetti speciali in alcune scene erano davvero belli. E forse sono l’unico motivo per cui andarlo a vedere. Benvenuta nella Stanza, a presto.

  7. Appassionatissima de “Il Signore degli anelli” non sono scampata ad Harry Potter (che né io né mia figlia abbiamo mai letto, peraltro). La tecnologia adottata dal cinema, che gli consente di rappresentare sceneggiature in altri tempi inaccessibili, mi en-tu-sia-sma! Mi hai fatto molto ridere col tuo commento sul 5° Potter!

    Stefi

  8. Adoro Harry Potter.

    In italiano, in inglese, su carta, su pdf, su schermo cinema e su schermo tivvù.

    Adoro Harry Potter.

    🙂

    Lupo

  9. Nunzia, guarda non mi va di fare paragoni, ma ti assicuro che a me determinate esperienze che mi sono cercato io stesso, ripeto non l’editore, sono servite. Le copie si sono vendute. Certo se ti aspetti che da sconosciuta passi a vendere 50mila copie, beh te lo auguro vivamente, ma è davvero complicato. So bene come funzionano certi meccanismi. Io il mio non lo considero un errore, anzi!

  10. Ciao Matteo, sono passata per ringraziarti dell’informazioni che mi hai dato. Ne farò tesoro, il prblema che io vorrei pubblicare il terzo romanzo e non posso permettermi di sbagliare ancora. Devo con pazienza rifare il giro degli editori mandando la sinossi, e vedere se sono interessati ma senza pagare io le copie, perché così facendo loro si coprono le spese ma non hanno l’intersse per farlo uscire fuori. spendendo in pubblicità e promozioni.

    Anch’io ho fatto l’intervista radiofonica, anch’io ho avuto la presentazione del libro in una via del centro di Roma, ma non serve.

    La promozione sui giornali e martellare finchè quel titolo diventa familiare. Ora se io un comico partirei avvantaggiato, oppure uno che è appena uscito dalla galera…….Comunque il oroscopo mi dice che a settembre ottobre qualcosa si muoverà, chissà?

    Ad una persona che mi aveva chiesto l’oroscopo a Natale, si è verificato tutto quello che c’era scritto. Ci vogliamo credere?

    Un abbraccio e in bocca al lupo

    per tutto

    Nunzia/girasole

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