Che qualcuno aiuti mia madre che sta sprofondando risucchiata dall’oscurità delle sue psicosi, e mi sento un po’ in colpa. Ieri è tornata e un demone l’ha posseduta soltanto perché avevo inavvertitamente aperto la segretissima busta targata Telecom, contenente il codice autobloccante per le chiamate interurbane e verso i cellulari. C’è da dire che le ultime 2 bollette son state più salate degli spaghetti che ha preparato la settimana scorsa la sorella della fioraia di fiducia della vicina di casa (in realtà non è lei la persona, ma visto che la salatrice in questione legge e, se non legge lei, legge qualcun altro che poi riferisce (in questo mondo di spie!), e non è bello, ripiego sulla sorella della fioraia di fiducia della vicina di casa come termine di paragone, che non so se ha una fioraia di fiducia e se quella ha a sua volta una sorella). Così, dopo innumerevoli interrogatori ai quali io e mia sorella ci siamo sottoposti negando entrambi, senza mai tradirci, di essere gli artefici delle oltre 70 chiamate ai cellulari a bimestre, accusandoci a vicenda e (grande idea) accusando anche gli inquisitori che a loro volta hanno preso ad accusarsi, ed è uscita pure la storia di un’amante, Mother and Father hanno deciso di bloccarle definitivamente con un codice. Solo che i furboni della Telecom il codice l’hanno inviato a casa. Io ho aperto la busta, ho capito di che si trattava e, nella mia più profonda onestà ho richiuso la busta (dopo aver imparato il codice a memoria). Mia madre ha chiamato la Telecom dipingendo i suoi figli come dei furfanti senza cuore, e ora dice di aver risolto. Tutto questo per nulla perché le chiamate ai cellulari erano legate a una situazione che ora non esiste più, ne consegue che non esisteranno più neanche le chiamate, ma esisteranno i 13 euro che mia madre ha sborsato per pagare il servizio.
Poi ha cominciato con la storia dei termosifoni. Io sono l’unico in questa casa che in 5 anni che viviamo qua ha capito come funzionano i termostati, che poi non è che ci voglia la laurea, la dimostrazione son io che però un giorno l’avrò. Esiste un libricino d’istruzioni in italiano e pure piccolo che spiega passo passo come scegliere e impostare i programmi di riscaldamento. C’è quello per gli inverni rigidi, quello per gli inverni freddissimi, quello per gli inverni freddini e via dicendo per tutte le stagioni, e c’è quello manuale. Maledetto a me e maledetto il giorno che gliel’ho fatto presente, che lei poteva scegliersi le ore e le temperature di tutti i giorni della settimana. Da quell’istante, mia madre ha ritrovato, nell’impostare i termosifoni, quello spirito creativo che credeva di aver perso nell’età post-adolescenziale. Ed ecco che ogni 4 giorni cambia idea e ordina al sottoscritto, come un perentorio direttore d’orchestra farebbe col suo più scarso suonatore di triangolo, che i termosifoni partano alle 6 e 45 piuttosto che alle 7 o che si spengano prima il pomeriggio, che lei accende la stufa a pellet che s’è comprata per risparmiare mezz’ora al giorno di elettricità (consumando una busta di pellet, che non è proprio gratis). Ieri, nel pieno di una crisi isterica dalla quale mi son protetto negandole l’accesso nella mia stanza, mi accusava da fuori la porta di volerla far impazzire modificando a sua insaputa le temperature del termoregolatore del piano di sopra dove, tra le altre, c’è la sua stanza. Io stavolta sono davvero innocente, quindi 2 son le cose: o non sono più l’unico a saper affrontare quell’oggettino pieno di pulsanti e numerini (che è anche probabile visto che alla fin fine i pulsanti saranno una decina scarsa e i numerini sono quelli dell’orologio e dei gradi) oppure mia madre sta impazzendo davvero, che è probabile almeno quanto la prima ipotesi considerato anche il messaggio minatorio che ho ritrovato stamane accanto alla tazza per la colazione. “Sono uscita con la tua automobile e l’assicurazione scaduta così, quando mi faranno la multa, pagherai anche quella!” Ieri notte ho prelevato e quindi, appena tornerà, avrà i suoi maledetti soldi, comunque non sta bene.

53 risposte a “Che qualcuno aiuti mia madre”

  1. Avatar matto81

    zero, hai 4 madri?

  2. Avatar matto81

    diabolica tua madre! La mia invece mi ruba i collant…

  3. Avatar Morgana2

    No, ti ringrazio, ma declino.

    Io ne ho già 4 così in casa XD

  4. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    Va be’, tu firmati ogni volta così sappiamo che sei tu.

  5. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    Ok, allora sarai cléo. 😀

  6. Avatar matto81

    Ok, allora pardonami ma *bionda* veramente no, il nome c’è l’ho, il nome è Cléo.

    Poi sembra che qua per meritarsi un nick sia come per l’imagine, ci vuole il blog da Splinder.

    E poi per la fuga, era solo proposta e solidarietà del sabato ^.^

    Cheers, Matto.

  7. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    bionda, fuggirò, ma una cosa per volta. Il nome o lo scrivi semplicemente, così almeno so come chiamarti e non uso degli impersonali numeri che manco più i carcerati ci chiamano così, oppure se vuoi che compaia l’immaginetta devi registrarti a Splinder. Intanto se non ti spiace ti chiamo bionda.

  8. Avatar matto81

    gogan, almeno ci capiamo.

  9. Avatar matto81

    Bah, comme si fa qui a lasciare il suo nome, che mi spiaciono i commenti anonimi ma sono un po’ bionda?

  10. Avatar utente anonimo

    Matto, è da un bel po’ che leggo il tuo blog e oggi mi sento costretta a reagire: FUGGI! Ti offro anche l’asilo, che i libri li puoi scrivere da dove vuoi e la laurea è meno urgente della tua integrità mentale (e poi c’è Mc Do. anche in Sardegna, evviva) ^_^

  11. Avatar utente anonimo

    Mi sembra di leggere la mia vita di tutti i giorni.

  12. Avatar Gogan

    emmobbasta, quando avremo raccolto una milionata di disperati uniamoci e partiamo all’attacco.

  13. Avatar matto81

    Proporrei una controffensiva.

    Disperati di tutto il mondo uniamoci! Contro chi crede di sapere e non sà, crede di volere ma in realtà non vuole, soprattutto crede di far bene ma riduce ogni cosa a un disastro…ah, le mamme.

  14. Avatar EMMOBBASTA

    emmobbasta, è un esercito. Sono venute da lontano per conquistare il mondo.

  15. Avatar matto81

    Ho una madre identica.

    Ciò significa che ce n’è più di una in giro…c’è da preoccuparsi?

  16. Avatar EMMOBBASTA

    zero, per cosa? Se vuoi mia madre te la regalo. -.-“

  17. Avatar matto81

    Che meraviglia: tanta, tanta invidia.

  18. Avatar zeroshin

    ghira, ma sei arrabbiatissima. Mi sa che ho toccato un tasto dolente. 😀

  19. Avatar matto81

    Bravo gode, che parole come integrale e derivata sanno ferire.

  20. Avatar matto81

    normal, a breve mi auguro.

  21. Avatar matto81

    e vi fate le promozioni!!!mica le bollette le pagate voi!!!!!U_U

  22. Avatar laghira

    *Godeliano chiede scusa a tutti i lettori della stanza per aver urtato la loro sensibilità*

  23. Avatar Godeliano

    ma prendersi un sottoscala in affitto da solo?

    io quando i miei hanno iniziato a sclerare accusandomi di ogni nefandezza ho fatto fagotto

  24. Avatar normalacid

    22, ho detto qualcosa di male o di sbagliato?

  25. Avatar matto81

    iosempreio, te la regalo, se vuoi.

  26. Avatar matto81

    coltemposai, una vacanza dovrebbe farsela lei, da sola, bella lunga possibilmente.

  27. Avatar matto81

    …forse la bolletta era cosi salata poichè chiamavi più cellulari…. eh eh..matto..si sà che i nodi vengono al pettine prima o poi… buona fortuna..

  28. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    ….la pazienza ha un limite…ricorda matto……

  29. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    sul serio: tua madre mi è simpatica!

  30. Avatar iosempreio

    Povera donna … ma fate qualcosa!! .. una vacanza?

  31. Avatar coltemposai

    ilanio, fortuna che la mia ancora non sa che con il telefono potrebbe in teoria inviarci anche sms.

  32. Avatar matto81

    minim, facciamole conoscere e lasciamo che si autodistruggano da sole.

  33. Avatar matto81

    ziacris, utilizzerò questa formula. Anche se sinceramente, non so se la versione esorcizzata di mia madre sia migliore di quella attuale e cioè l’indemoniata.

  34. Avatar matto81

    pensa che mia madre mi schiavizza tutte le volte che torno a casa (quindi per le feste) e mi fa scrivere interminabili messaggi di auguri per tutte le sue amiche usando come scusa il fatto che lei non capisce come funziona il t9

    (in effetti quando scrive a me e’ il festival del neologismo…)

  35. Avatar ilanio

    Mia madre ha fatto di peggio: mi accusava di aver perso il telecomando della televisione in cucina e per poco ho rischiato che mi facesse esplodere i timpani. Poi ha scoperto che lo aveva in mano…

  36. Avatar utente anonimo

    Chiunque tu sia…esci da questo corpo, libera mia madre, demonio, esci, esci, esci

  37. Avatar ziacris

    funku, finché si limita ai ciclamini…

  38. Avatar matto81

    godeliano, smettila di nominare quella parola che poi i lettori si arrabbiano.

  39. Avatar matto81

    tua madre è sulla buona strada. inizierà ad adulare L’INNOMINABILE, ucciderà ciclamini e si dimenticherà le chiavi di casa nel frigo.

  40. Avatar funku

    Perchè non usi gli integrali per spiegare a tua madre come funziona la pulsantiera del termoregolatore? XD

  41. Avatar Godeliano

    laghira, sono solidale con tuo fratello. Noi abbiamo bisogno di chiamare i cellulari, uffa.

  42. Avatar matto81

    scharta, c’è una bella differenza tra un matto e una pazza scatenata.

  43. Avatar matto81

    xylia, è tutto vero.

  44. Avatar matto81

    no, ti prego…

    mio fratello fa arrivare i bollettoni per le chiamate sui cell..

    che vi potessero cadere le mani 😀

    ma io dico cribbio! ci son tante promo coi cell e che cazz fatevele!XD

  45. Avatar laghira

    Essere matti sarà una malattia di famiglia??? 😉

  46. Avatar scharta

    Situazione decisamente particolare,… spero che tu l’abbia “romanzata” un po’ :o)

  47. Avatar matto81

    franchino, sono anni che mi chiudo a chiave.

  48. Avatar Franchino8

    Oddio questa fa sul serio matto, stai attento, la notte chiuditi a chiave:):)

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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