Gentilissimo Matteo Grimaldi,
qualche tempo fa Le abbiamo inviato una lettera relativa alla sua opera "Supermarket 24", con una nostra proposta per l’eventuale pubblicazione in volume.
In queste settimane stiamo approntando i progetti editoriali per i prossimi mesi e avremmo piacere di poter avere un suo parere in merito a quella nostra proposta, che resta tuttora valida, oppure informazione se l’opera ha già trovato altra collocazione e quindi è già stata pubblicata.
Restiamo pertanto a disposizione, ai recapiti sotto indicati, per avere informazioni in merito. In attesa di riscontro, porgo i migliori saluti.
qualche tempo fa Le abbiamo inviato una lettera relativa alla sua opera "Supermarket 24", con una nostra proposta per l’eventuale pubblicazione in volume.
In queste settimane stiamo approntando i progetti editoriali per i prossimi mesi e avremmo piacere di poter avere un suo parere in merito a quella nostra proposta, che resta tuttora valida, oppure informazione se l’opera ha già trovato altra collocazione e quindi è già stata pubblicata.
Restiamo pertanto a disposizione, ai recapiti sotto indicati, per avere informazioni in merito. In attesa di riscontro, porgo i migliori saluti.
Questa e-mail mi è stata inviata qualche giorno fa da una buonissima casa editrice che mi rispose che era disponibile a pubblicare Supermarket24 a costo che io acquistassi un centinaio di copie a prezzo leggermente ridotto. Visto che io ritengo che lo scrittore non solo non debba pagare per essere pubblicato, ma debba essere pagato, a proposte di questo tipo, anche se da ottimi editori, non ho neanche risposto. Ma loro ci tengono a sapere che ne penso e allora, con educazione, glielo dico.
Gentile XXX,
mi scuso per non aver risposto alla vostra proposta editoriale e la ringrazio intanto per la decisione di pubblicare Supermarket24. Inviai il manoscritto a molte case editrici contemporaneamente. Fin dalla prima poesia, racconto e poi il primo libro Non farmi male, ho sempre scelto di non pagare per le mie pubblicazioni, che si tratti di soldi o copie da dover acquistare. Purtroppo o per fortuna, direi, una casa editrice con un distributore nazionale mi ha offerto di pubblicare Supermarket24 senza spesa alcuna e senza dover acquistare copie del libro, anzi parecchie me le regalano, e quindi ho accettato. Ora stiamo lavorando all’editing e Supermarket24 uscirà a marzo (per la serie: tiè!).
Io comunque la ringrazio ancora per la proposta e le faccio un grosso in bocca al lupo per i futuri progetti editoriali.
mi scuso per non aver risposto alla vostra proposta editoriale e la ringrazio intanto per la decisione di pubblicare Supermarket24. Inviai il manoscritto a molte case editrici contemporaneamente. Fin dalla prima poesia, racconto e poi il primo libro Non farmi male, ho sempre scelto di non pagare per le mie pubblicazioni, che si tratti di soldi o copie da dover acquistare. Purtroppo o per fortuna, direi, una casa editrice con un distributore nazionale mi ha offerto di pubblicare Supermarket24 senza spesa alcuna e senza dover acquistare copie del libro, anzi parecchie me le regalano, e quindi ho accettato. Ora stiamo lavorando all’editing e Supermarket24 uscirà a marzo (per la serie: tiè!).
Io comunque la ringrazio ancora per la proposta e le faccio un grosso in bocca al lupo per i futuri progetti editoriali.
Di solito sono loro che non rispondono e, se lo fanno, è tramite anonime lettere di rifiuto che sanno di prestampato. Si prova una certa goduria ad essere tu a rifiutare un editore, come quando affondi i denti in una fetta di pane e tanta nutella sopra, come quando sei a letto con una bella donna (o un bell’uomo), quello che vi pare, e fuori piove, e la mattina dopo non ci sarà sveglia a costringerti ad alzarti, e ti piace tanto, ma così tanto che non riesci proprio a staccargli braccia e occhi di dosso, come un polipo col suo scoglio (le similitudini sono sempre state il mio forte).
leanan, puoi mandarlo a cagare lo stesso; basta che scrivi all’indirizzo e-mail dell’editore che più ti stimola ed esegui.
bassotuba, presto scoprirete.
Viva il Matto! Piacerebbe anche a me un giorno o l’altro mandare a cacare un editore. Come dite, prima dovrei scrivere un libro? Ops, dimenticavo.
da chi pubblichi?
Grazie jimmuzzu.
Sei un grande!
Grazie el, e crepi. Piacerissimo risentirti!
grandissimo…
e in bocca al lupo per il nuovo libro!
el
fabio, la capiscono la finezza, la capiscono. In bocca al lupo per il tuo futuro lavorativo e benvenuto nella Stanza!
sono bellissime le lettere velenose, ma coperte da buona educazione.
credo siano le più efficaci.
e magari quelli so editori e non c’è nemmeno gusto perchè non capiscono la sottile finezza.
tzè…
ho provato questo genere di gaudio con una lettera inviata ai quasi ex-datori di lavoro…
yasmina, per una volta mi andava di essere educato. Tagliente, ma educato.
bravo, sono soddisfazioni sì 🙂 e apprezzo anche la classe nella risposta ;-))
Buonissima nel senso che è visibile nelle librerie, che pubblica cose di qualità, per quel poco che ho potuto conoscerla, e che è distribuita da una distributore nazionale. E’ chiaro che se per buonissime intendi Mondadori, Feltrinelli, Bompiani e compagnia bella, ritiro il buonissime. E’ che io quelle proprio non le guardo (per ora). 😛
Grande Matteo, bella soddisfazione. Comunque se mi permetti ho notato solo un piccolo controsenso nel tuo intervento: una casa editrice che ti chiede l’acquisto delle copie non può essere inserita tra quelle “buonissime”…
Complimenti per la pubblicazione!
defensive, grazie per la fiducia. Poi fammi sapere che ne pensi.
Oggi andrò a fare un giro in centro e comprerò la tua opera prima.
🙂
attimi, la loro non era neanche una delle peggiori che ho sentito, anche perché sono una casa editrice abbastanza nota, però è un principio che non condivido proprio, quello di dover pagare per far guadagnare gli altri. Sì, Supermarket24 uscirà fra 163 giorni. 😀
daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
il conto alla rovescia per l’uscita del nuovo libro!!!
grandeeeeeeeeeeeeeeee
grande matteo!!!!!!!
spesso approfittano dei giovani scrittori, pensano di poterli raggirare!!!
tiè!!!
in bocca al lupo!!!
jaku, non l’ho tanto capita la proposta, ma gliela farò! O_o
giucucci, ricco non ci spero, stronzo è impossibile. 😀
Potevi sempre rispondere che eri disposto a marzo a fargli acquistare copie a prezzo maggiorato per rivendersele a prezzo ridotto..ma non piùù di 100, per fare il signore e non approfittarne… xD
una copia, a marzo.e pago volentieri.
p.s. : poi diventa ricco e non troppo stronzo : ti progetto io la casa.
cia’.
mafalduzza, anch’io credo che non dovrebbe essere legale. Però purtroppo esiste ed è un mercato terrificante, che deve la sua fortuna ai sogni della gente.
mi scuso per il commento sgrammaticato..mi sa che è meglio se vado a riposarmi, per oggi :-))
approvo. trovo sconcertante questa cosa del pagare la pubblicazione o peggio ancora comprarsi le copie da soli. mi ricorda un po’ come quelle vendite di aspirapolveri dove ti minacciano di licenziarti se non fai un tot di contratti e per disperazione rifili aspirapolveri a tutta la famiglia e il parentado. penso che non sia serio.non dovrebbe essere legale farlo. baci.
gode, più che altro perdite di tempo, perché non mi andava neanche di rispondergli. 😀
son soddisfazioni queste 😀
Ci voleva sì!
eh beh ci voleva su…:-)
moody, dovrebbe essere così, sì. Ma il condizionale è d’obbligo.
Bella risposta!
Il lavoro di un editore consiste anche nel saper scommettere su un romanzo promettente. Senza chiedere un contributo dall’autore.
zeroshin, no dai. Bisogna sempre avere classe (e poi affanculo ce n’ho mandati fin troppi)! Crepi il lupo. 😀
Ah ah, grande.
Però l’avrei preferita un pochino più salata la tua risposta.
E in bocca al lupo per il nuovo libro 😉
In quale posto ale’? 😛
Da paura…..delle serie: prendetevela in quel posto!!!!!
Crepi ochetta, grazie.
Sono perfettamente daccordo con te.
Hai fatto bene, so soddisfazioni!
e in bocca al lupo!
tantodi, non invidiarmi, credimi.
bravissimo!!!! ti invidio!!!
Grazie max!
Capa, il polipo mi dava più idea di desiderio di abbraccio, con tutti quei tentacoli. 😀
ben fatto Matteo
Io, in genere, uso “come una cozza allo scoglio“. Mi piacciono le similitudini che evocano brutte immagini.
Comunque, gentilissimo editore, tiè anche da parte mia!
dani, ma io sono un tipo di classe (al liceo andavo alla B).
Eheh, che goduria dev’esser stato. Permettersi di dire “no” all’editore mi pare piuttosto di classe…