25/12/2011 – The day after

Una Vigilia schifosa. Potrei sforzarmi di inventare un post augurale preceduto dal racconto di una serata di Vigilia principesca, a capo di una tavolata di 151 persone allegre, festanti e brindanti. Evito perché tanto siamo io e voi. La verità è che quella che doveva essere la nostra Vigilia di famiglia si è trasformata in una cena triste.
Madre ha passato l’intera giornata a cucinare.
“Matte’, quanti sono 2 decilimetri di panna da cucina?”
Deci che?”
Decimetri. Dài che è tardi e fra poco viene tua nonna!”
“Forse decilitri. La panna mica è una distanza che si misura col metro.”
“Eh, quanti sono? Non mi far perdere tempo ché c’ho ancora 166 euro di pesce da pulire!”
“Dipende da quanti ce ne sono nel pacchetto.”
“Qua dice 500 ml.” Lo pronuncia proprio ml senza vocali; non emmeelle né millilitri, ml.
“Allora devi fare un’equivalenza, da decilitro a millilitro. Prima viene il centilitro e poi il millilitro, quindi…?”
Accanto alla tempia di Madre spunta la lampadina di Archimede Pitagorico di quando aveva un’intuizione geniale: “Quindi 2 decilitri sono 200 litri!”
“NOOO!!! Sono 200 millilitri.”
Madre esausta: “Insomma, quanta cazzo di panna ci devo mettere? 10 pacchetti?”
“Un po’ meno di mezzo!”
“E tanto ci voleva? Fammi capire, ma tu ti stai laureando per questo?!”
L’atmosfera in cucina fra l’ironico e il disperato pareva quella giusta. Ho abbandonato Madre fra i magici fumi del suo regno di pentole e fornelli. Mi ha salutato così: “Oddio, non so da dove cominciare!”. Sono uscito per il classico aperitivo di Vigilia che son quelle cose che, se manchi, ti insultano come se, alla luce della crisi, tu abbia deciso di arrotondare le magre entrate mensili spacciando eroina davanti alle scuole.
Sono tornato presto e c’era già mia nonna, vestita di un’eleganza rigorosamente cinese che ci tiene a sottolineare. Poi una cosa ha rovinato tutto accendendo uno a uno quegli interruttori che in certe occasioni ci si sforza ti mantenere giù, ricorrendo anche a una conveniente finzione, nel caso serva. Non entro nei dettagli. E quindi via alle danze. Sono volate parole pesanti, in tal caso lontanissime dalla verità. Negli occhi di Madre ho visto materializzarsi una delusione sconfinata. Per il Cenone a lungo pensato e preparato; per l’atmosfera rovinata; per la rinnovata consapevolezza che non siamo proprio ‘sta grande famiglia; per i suoi figli dei quali non è soddisfatta. Mia nonna, a 81 anni, tirava fuori argomenti alternativi per spostare la discussione e salvare il salvabile. La guardavo e ascoltavo, ammirato dalla sua lucida intelligenza. Comunque non si è salvato niente. Mio padre l’ha riaccompagnata a casa alle 23. Madre l’ha salutata con gli occhi arrossati, umidi e carichi di tristezza e rabbia; ha sorriso. Si è seduta sulla madre-poltrona rossa senza sparecchiare. Ha steso le gambe su una sedia ammorbidita da un vecchio cuscinotto e si è appisolata. Io mi sono messo a letto a leggere ‘Trilogia della città di K.’ di Agota Kristof (se non l’avete letto fatelo, perché la solitudine di Lucas e Claus vi resterà impressa nel cuore, e poi è scritto benissimo). Ho spento luce e telefono prima di mezzanotte. Ho rimandato gli auguri al giorno dopo, sperando in un umore migliore.
Oggi lo spettacolo torna in scena con un titolo diverso: Natale in casa Grimaldi, e gli stessi attori. Tremo all’idea che possa ripetersi identico a ieri sera. Comunque vada, se ne andrà. Tento di raccogliere semi dalla tempesta. Ho capito che devo portare a termine un progetto sbagliato in partenza. Devo farlo per chi ci tiene molto e anche per me, se no non cambio e non cambia.
E il vostro, che Natale è? Spero bello. Se qualcuno di voi ha ricevuto un dono leggendario da quel Babbo del quale tutti parlano, me lo racconta ché ho bisogno di meravigliarmi?

22 commenti su “25/12/2011 – The day after

  1. Questo è il Natale così come NON dovrebbe essere…. Fermo restando che la maggior parte delle volte questo periodo è la fiera dell’ipocrisia, è comunque brutto che ci siano discussioni in famiglia anche di una certa pesantezza proprio il giorno della viglia di Natale… Mi dispiace Matte 🙁
    Ti leggo dopo diverse settimane perchè ultimamente sono stato un po’ lontano dal pc ma sto recuperando poco a poco e spero che il resto delle tue feste sia migliorato rispetto all’inizio…

  2. Uff, ed io che, mano mano che leggo, m’aspetto sempre un finale dei tuoi dialoghi con Madre tipo questo… ahahah… 😛

    Scherzi a parte, sono inconvenienti che possono capitare in tutte le famiglie, basta davvero poco per scivolare in situazioni scomode. La famiglia del Mulino Bianco – purtroppo o per fortuna – non credo, poi, esista davvero. 🙂
    Spero ora si siano calmate le acque.
    Un abbraccio.

  3. Fortunatamente i miei Natali son sempre meravigliosi. Cerco di viverli sempre al meglio con gli amiconi strettissimi e la famiglia.
    Quest’anno regali in piena crisi. Solo Roby ha strafatto: mi ha regalato una crociera da fare assieme… Non male 🙂
    Ti abbraccio tanto e spero le ombre siano passatr

  4. Mi dispiace, Mattè, non posso farti meravigliare. Di regalo mi hanno dato dei soldi, che, per carità, non ci sputo su, ma io sono romantica, preferisco i pacchetti e le coccarde.

    Però posso dirti che la situazione a casa mia non è tanto meglio. Stai sempre lì, facendo attenzione a non toccare alcuni tasti, sulla tavola un sacco di bombe a orologeria, tra la lasagna e il cappone ripieno. E vabbè.

    :*

  5. qualcosa in stile Melancholia o Festen. Insomma tragici banchetti familiari. La cosa che mi fa arrabbiare è che i nostri genitori rischiano di diventare vecchi prima di vederci realizzati e credo che questo li destabilizzi. Ti seguo sempre ma non scrivo mai. Visto che ci sono, auguri di buone feste.

  6. Matteo: ahaha oggi ho inventato la scusa di andare a Milano molto presto (per le 13:30) pur di saltare il pranzo di Santo Stefano e la cena di conseguenza! Se hai bisogno di scuse buone…chiedi pure! 😀

    Ah, sei proprio superdrastico! Pensi direttamente al 7/1! Aahahaha! Ciao!

    • MisterGrr, le elargisci gratis o le vendi le scuse, che ci faccio un pensierino. Il Capodanno si preannuncia mosciarello e il 7 si torna all’attacco di chi dico io. 🙂

      Rompi-no, allora ci sei ancora! Che bello, e pure col trattino! La tua riflessione è giustissima ed è quello a cui stanno andando incontro, noi e la nostra frustrazione con loro. Materializzati più spesso, se vuoi farmi contento! 🙂

      Claudia, ecco dov’era finito il regalo di mia nonna, sotto il tuo Albero! Ti ordino di restituirmeli tutti e subito, pippi su pippi! 😉

  7. Ecco. Io ho passato il Natale a 400 Km da casa e l’unica cosa che mi è mancata sono le repliche di Fantaghirò. Sicuramente l’anno prossimo mi scorderò di quanto stressanti e inaffrontabili siano gli eventi famigliari e cederò alla tentazione di passare le feste a casa; nel frattempo posso dirti che hai tutta la mia solidarietà e che un ottimo metodo per dissipare le tensioni sotto le feste non è l’amore reciproco ma l’alcol. Tanto alcol.

    • Federico, mi hai fatto ridere tantissimo con le repliche di Fantaghirò, ma veramente. Mi hanno sentito oltre lo stradone, che è tanto!

      Miss, il 25 si è salvato. 🙂

  8. Nessun regalo. Ho letto la prima metà de La miniaturista, e basta.
    Della Trilogia della città di K. ne ho sentito parlare più volte benissimo. Prima o poi recupererò.

  9. Ciao, Matteo, grazie innanzitutto di avermi “fatto visita”!

    Il mio Natale è caratterizzato dallo scazzo più totale, una noia mortale che il cibo non compensa, e che mi porta ogni anno a fuggire dal pranzo di Natale che il caso vuole non passi mai a casa mia. Attendi come me con ansia il 27 Dicembre? 🙂

    Ciao!

    • Hombre, da quando ti sei messo a scrivere del fascino di certi attori… uno coglie i segnali e si organizza per i doni! 🙂

      MisterGrr, non hai ancora terminato le scuse per scappare da casa il 25? Me ne presti qualcuna? Sì, più che il 27 direi il 7 gennaio. Grazie a te per essermi venuto a trovare. Ci leggiamo allora! 🙂

      Chagall, sì. E’ davvero un libro fenomenale. Un piccolo regalo te lo voglio fare io, poi ti dico.

  10. Io temevo per ieri sera, ma quest’anno nessuno ha tirato fuori argomenti scottanti, ho fatto un sospiro di sollievo. Sarà che hanno paura che sia davvero l’ultimo Natale? Almeno per una cosa, ad ogni modo, devo ringraziare i Maya..e Amen.
    Buon Natale Matteo, ma soprattutto Buon Futuro!

  11. Cosa provo a Natale già lo sai, invece del libro vorrei dire che è troppo breve, talmente bello che si osserva con rammarico l’assottigliarsi delle pagine ancora da leggere.

  12. Matteo…che dirti? La tua è stata una viglia distante dall’immagine del panettone/pandoro telvisivo??? Non credere, è stato così per tutti! Ne sono certa.
    Natale è un evento che andrebbe cancellato dal calendario. E’ lì proprio per rompere i coglioni. Per distruggerti fisicamente e psicologicamente. Solo pochi sopravvivono! L’hanno inventato per fare selezione naturale, capisci?
    Non ho nulla da raccontarti per meravigliarti, ma ti chiedo di non far caso alla delusione di questi giorni festivi. Prendili come fossero un’occasione come un’altra per riunioni parenti, tristi e comiche insieme…e il tuo progetto “sbagliato in partenza”, portalo a termine. Forse NON E’ proprio sbagliato!
    Buon 27 dicembre. 🙂

    • Lafenice, che piacere leggerti pure da queste parti. Se ti leggesse il signor Papa Benedix ti toccherebbe dire addio al Regno dei Cieli! 🙂 Il progetto ci proverò di più di quanto ho fatto fino a ora, è l’unico modo per arrivare dove c’è la parola FINE.

      Giovanni, perfettamente d’accordo con te. Sul Natale e sul libro.

      Arounderground, secondo me ‘sti Maya si stanno tutti rivoltando nelle tombe. Sono come i grandi poeti del passato che oggi troviamo interpretati e analizzati fino all’ultimo pelo sui libri scolastici. Non lo sappiamo, ma quasi sicuramente loro non volevano dire quello che noi gli mettiamo in bocca, così pure i Maya (SPERO!). 🙂

      SpeakerMuto, auguroni anche a te. (Per far sì che pure in casa mia diventino situazioni rare che devo fare, far fuori qualcuno dei componenti della famiglia? Ehm.)

Rispondi a giovanni Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.