Una notizia buona e una cattiva.
Visto che quella cattiva non lo è poi così tanto, considerato che ormai mi sono largamente abituato, ve la sparo subito subito copio-incollandovi l’ennesima lettera, anzi e-mail, di rifiuto di un editore.
Gentile Matteo Grimaldi,
abbiamo letto e apprezzato il suo manoscritto, ma purtroppo non rientra esattamente nella nostra linea editoriale. Siamo comunque interessati a visionare la sua prossima opera, se vorrà inviarcela.
Cordiali saluti.
Questo era uno di quelli ganzi. Buonissima distribuzione sul territorio nazionale, nessuna spesa di contributo richiesta agli autori, (sì, perché non ho alcuna intenzione di sganciare un solo centesimo per pubblicare), ottima fattezza del prodotto libro. Uno di quelli che non c’avrei pensato un minuto ad accettare, ma neanche c’ho sperato un minuto che fosse un Sì.
Già che hanno indicato il mio nome e cognome, e il titolo del libro nell’oggetto, mi pare un grandioso passo avanti. Immaginate se fosse stata del tipo: “Gentile AUTORE bla bla bla…” .
Forse l’hanno letto davvero, di sicuro la pagina iniziale, quella con i dati. Il rifiuto non supera quasi mai le cinque righe inclusa quella finale con la firma, che ometto per la privacy; e ci siamo. Non rientra esattamente nella loro linea editoriale, vorrei capire cosa vuol dire l’avverbio esattamente, ma va be’, niente di nuovo anche qua. Ma attenzione! Mi invitano a mandare il prossimo. Per la serie: scrivi bene, ma questo non ci piace. Come se uno producesse manoscritti dalla notte al giorno.
Credo che se un bel dì dovesse giungermi sotto qualsiasi forma un Sì creperei di cuore. Allora forse è meglio che continuino a fioccare No indefinitamente. In attesa degli altri vi do la bella notizia.

(Sono riuscito ad evidenziare un po’ meglio che nell’altro post. Rilevante, considerato che i mezzi tecnici a mia disposizione sono rimasti i medesimi, se non addirittura peggiorati. Un po’ meno se pensiamo che questa non è proprio annoverabile tra le operazioni grafiche più complesse.) Come avrete capito, idoneo alla prova scritta della Finanza. Sono rientrato nei 435 che accedono alle visite mediche su 875 che avevano superato i test preliminari. Comincerò a studiare fin da subito per l’orale. La mia rivincita prende piede. Vediamo se stavolta mi fregano loro o li frego io.
M.
Come diceva qualcuno (forse il sottoscritto): “Bene che va ci vado a paro!”.
Non sono certo di non esserne io l’autore (che poi mica è vero che la doppia negazione afferma. Non sono certo di non esserne io l’autore è ben diverso da sono certo di esserne… O no?). 

Vicky, se un editore avesse fatto quello che dici tu, l’avrei segnalato immediatamente alla NEURO DELIRI! -.-‘
E bè, caro Macci, continua e continua…A DENTI STRETTI come dicono i Litfiba….e poi tel’ho già detto che penso no? Tu sei il miglior manager di te stesso e prova e riprova alla fine la spunti….
Ps…-1 + 1 = paro… matematicamente non fa ‘na piega ma la carta d’intentità vale almeno 10. Dunque sei in vantaggio. Scusa ma se un editore ti chiamava all’improvviso e ti chiedeva di inviare subito una copia del tuo documento di identità…subito del tipo prossimi 10 minuti dalla ricezione della lettera…altrimenti l’offerta scadeva e tu non c’avev il documento, che avresti fatto????
eheheh…dunque pensaci….non sei proprio così sfigato no????
Baciotti
La Vicky
Grazie uovokiller, poi dammi un parere generale! 😀
Sai che è molto bello il tuo racconto su Iker e la passione di scrivere?
The reading is going on.
Prego Marta, passerò spesso a trovarti. OK, persistiamo e incrociamo le dita per un po’ di buona sorte.
grazie per il commento da me…La risposta al tuo manoscritto, mi ricorda le risposte ai miei curriculum. Appunto…è giaà tanto che qualcuno risponsa, anche per dire di no. Comunque tu persisti, come devo farlo anch’io per trovare lavoro!!!eheheh,ciao
Assolutamente sì! 😀
Di editori ce ne sono tanti… bisogna continuare ad insistere 🙂
Gloutchov
Elly, mi associo. Bellissimo: apri un occhio che ti ci sputo dentro! 😀