Questo immenso megalitico [cosmico…] orrore

Squilla il cellulare che, emettendo suoni assai raramente negli ultimi tempi, mi fa salire un certo batticuore ogniqualvolta Ibiza party sconvolge il gran torpore tutto intorno a me. A lampeggiare è un fisso pescarese.

“Potrei parlare con Annamariavittoria?” “No.” “Perché?” “Non so chi sia.” “Non è il numero di Annamariavittoria?” “No, è il numero mio.” “Scusi, io ho composto il 3497764…” “No, ha composto il 7765.” “Guardi, son certa.” “Sarà anche certa, ma, considerato che il numero dell’Annamariavittoria che cerca lei è identico al mio eccezion fatta per una cifra, io proverei a ricomporlo facendo particolare attenzione a quel 4.”

Ho riagganciato tirando un sospiro di sollievo, perché quella signora non voleva me. Se qualcuno vuol conoscere Annamariavittoria può digitare il mio numero di telefono sostituendo al 5 il 4 e farsi una chiacchierata con lei, magari è una piacevole interlocutrice.

Ieri, costretto da Wendy, sono andato a vedere Questo piccolo grande amore, che ribattezzerei per l’occasione: Questo immenso megalitico [cosmico…] orrore. Io lo sapevo che faceva schifo, però lei ci voleva andare. Le storie d’amore di queste carine coi ventenni sognanti che scrivono i graffiti sui treni la fan commuovere e allora ho deciso di vincere ogni mia egoistica ritrosia e di accompagnarla. Pioggia, neve, grandine han provato a fermarmi (ieri s’è scatenato il cielo), ma siam andati, ahinoi, ugualmente. Non c’è molto da dire. La trama non esiste. Gli attori, al di là del bell’aspetto, son pietosi. Le canzoni di Baglioni ci stanno bene come i cetrioli acidi del Mc Donald’s su una Millefoglie. Insomma ‘sti 2 che si amano per 4 mesi in cui si saran visti 3 volte di cui una a trombare e poi si lasciano. Una storia, devo dire molto originale, per la quale faccio i complimenti a Cotroneo, soprattutto per il coraggio di permettere che il suo nome sbucasse a caratteri cubitali tra i titoli di coda, alla voce sceneggiatura. Quindi, mi raccomando, lasciamo che questo film si consumi nell’indifferenza nei secoli dei secoli. Prossime visioni: The reader sabato, e quell’altro di Burro Pitt candidato a 13 Oscar settimana prossima. Questi l’ho scelti io.

Tra stasera e domani registro una piccola intervista per una radio universitaria. Qualche modo per farvela ascoltare lo troverò, anche perché le mie interviste sono, come molti sapranno ormai, uno dei pochi momenti di sincera comicità che son rimasti a questo arido Paese.

30 commenti su “Questo immenso megalitico [cosmico…] orrore

    • Roberto, in realtà non li sto ripubblicando, ma per una piccolissima disattenzione sono partite circa 10 notifiche. Ehm. Comunque capirai meglio col prossimo post! 🙂

  1. Lo sai già, in questi casi di solito chi sbaglia numero e chiama me esordisce con l’odiosa domanda: “Chi è?”. Odiosa, non c’è dubbio, perché si suppone che chi chiama sappia chi sta chiamando!

    Sospettavo che il film di cui hai parlato facesse schifo. Devo aver sviluppato un fiuto particolare per questo genere di cose. Un motivo in più per non farmi trascinare a vederlo.

    Ciao

  2. noemi, non è che mi son messo a indagare sulla giusta pronuncia e trascrittura del nome della destinataria della telefonata che invece è arrivata a me. Però, se richiama, glielo chiedo.

  3. Quello con Brad Pitt spero di vederlo anche io e forse anche the reader, ma questo piccolo grande amore??? Declino l’invito grazie…

    Cmq quante volte capita di sbagliare num di cell, io ho chiamato x 3 volte di fila un tipo, una volta, cercando di chiamare una mia amica… e quante volte hanno chiamato me poi… ti capisco.

  4. Come Albakiara.. mi hanno trascinata a vederlo praticamente solo per la colonna sonora firmata Vasco… che ci stava appunto come i cavoli a merenda… ommioddio, credo di non avere mai visto un film più brutto!

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