La mia montagna a fuoco.

incendioL’AQUILA.
Le fiamme divampano sulla montagna di San Giuliano, in Abruzzo. Oltre a distruggere una celebre zona di escursioni, l’incendio sta minacciando seriamente la città e l’autostrada A24 che passa proprio lì vicino.
I canadair sono entrati in azione già da qualche ora, gettando l’acqua del lago di Campotosto sulle fiamme. Ma stanno avendo parecchie difficoltà a controllare l’incendio.
La montagna che sovrasta il capoluogo abruzzese sta bruciando ormai da stamattina, trovando terreno fertile nella folta pineta che ricopre il versante est del massiccio. La chiesetta ed il rifugio "Madonna Fore", celebri mete escursionistiche delle domeniche abruzzesi, rischiano seriamente di essere distrutte.
E man mano che passa il tempo la preoccupazione è crescente, perché le fiamme si stanno pericolosamente avvicinando ad alcune case e ad un tratto dell’autostrada Roma-L’Aquila-Teramo che passa poco distante dalla montagna.
I mezzi aerei faranno rifornimento d’acqua nel vicino bacino artificiale del lago di Campotosto.
 
È la mia casa e la mia montagna di cui si parla. Quella dove ho vissuto per vent’anni. E per vent’anni ho visitato. Quella della Crocetta, la Madonna Fore, e il Convento. Quella delle escursioni e delle missioni. Torno a casa e dalla macchina è un incubo. Una massa di fuoco, le fiamme che si distinguono limpide nel verde-rosso acceso, e il fumo di un vulcano nel cielo. Sbando quasi, con gli occhi che perdono il contatto con la strada. Il cuore si blocca. Il fuoco avanza veloce nel vento, e distrugge in un attimo tutto il mio passato. Sono andato a vedere. A pochi metri dall’altra casa. C’è caos, vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine. Il fumo s’incolla alla gola e io guardo la distruzione impotente. Ha la faccia cattiva come è cattivo chi ti impedisce reazioni. Non ti concede nemmeno la possibilità di un pareggio. Vince e basta. Perché sì, verrà spento, ma lì non ci sarà più niente. Perché nessun tempo sarà sufficiente a rivedere un bosco che cento anni forse neanche basterebbero.
Si stanno accanendo sull’Abruzzo. Una delle poche regioni dove esiste ancora un panorama montano. Sarei contento se alla prossima qualcosa dovesse andargli storto, a quei pezzi di merda mitomani del cazzo che vanno in giro a manifestare così l’inutilità delle loro esistenze. Spero che prima o poi ci rimangano là sotto. Ad agonizzare, lentamente.
Sì, sarei molto contento.
Invece sta bruciando tutto, ed io sono giù di morale e arrabbiato.  

M.
 
Se avvistate un incendio non state lì a guardare. Chiamate immediatamente il 1515. Pochi minuti possono risultare determinanti. Nel bene o nel male, purtroppo.

Ha piovuto poco, ma riprenderà. Ed io non sarò mai stato così felice di un temporale.

39 commenti su “La mia montagna a fuoco.

  1. Vicky, il percorso per la crocetta, almeno quello che facevo io da dietro il convento è praticamente uno scempio. Comunque molto è stato salvato. E poco è stato concesso di fare ai cittadini. Io sono stato allontanato, era molto pericoloso. Piano piano verrà ricostruito anche se noi probabilmente il nostro bosco non lo rivedremo più, com’era fino a qualche giorno fa. Un bacione.

  2. E io che sono lontana e che come sai, caro cuggi sono cresciuta li’ insieme a te, ho pianto, con lo stomaco sotto sopra e la rabbia che ingoiava le mie budella. Perche’ non ero la’, perche’ non potevo aiutare, perche’ non ho potuto dare l’ultimo addio alle mie montagne piene di foresta e fresca ombra rassicurante, perche’ adesso ho paura di tornare a casa. Ho tanta paura, e il terrore piu’ grande e’ di arrivare ed accorgermi che una casa vera io non l’abbia piu’…

    Un bacione grande

    Vicky

  3. Che tristezza. Questa estate ho vissuto molta natura. Vedere quello che succede è una ferita profonda.

    Un saluto tra una vacanza e l’altra. A presto

  4. Erdemol, i piromani come decine di altre manifestazioni e varietà di specie umane da cui star lontano, e da limitare quanto più possibile. Benvenuto nella Stanza.

  5. Guarda…ho le lacrime agli occhi.

    Posso solo mandarti un abbraccio,seppur virtuale.

    Credo che se bruciassero i miei boschi impazzirei. 🙁

    In ogni caso l’esistenza dei piromani,se servisse,è chiaro indizio che quella umana è una razza inferiore.

  6. Gogan, io non parlo di una paura del dopo. Io parlo di una paura del mentre. Si combatte con l’amore e col tempo. Ma nel momento è lì, proprio in quell’istante, insieme al carnefice. Bentornato! 😀

  7. ho amato una persona per compassione,ma era amore,poichè da piccola veva subito abusi..

    la paura si cmbatte con l’amore..quello vero..disinteressato

    e Gogan torna,anche se per poco,a buttare PIRLE di saggezza!

  8. Marianna, io non ho paura di farmi male. Se ti riferisci al titolo del mio libro è un concetto un po’ diverso. La paura che hanno i personaggi non è quella di rischiare, e quindi farsi male. Ma quella che qualcuno faccia loro del male. Non puoi dire ad un bimbo che subisce violenze di non aver paura. Esistono realtà molto più grandi di noi, e persone che acquisiscono un tale potere da rovinare una vita. Non si può non aver paura.

  9. Qualcuno, ricordo, diceva sempre: – chi ti vuole bene non può farti male – oppure com’era?: – non puoi farti male da chi ti vuole bene – ma poi c’erano VARIE VERSIONI: – Non avere paura di Farti Male! -; e via dicendo. Ma L’unica che mi ricordo con fervore è: – Quando mi vedranno in ginocchio, sarà soltanto perché starò per prendere bene la mira..! – io poi aggiunsi una “piccola inclinazione” e venne fuori : – ..perché starò per prendere bene la birra! –

  10. …ma adesso com’è la situation???………..ogni tanto mi vien voglia di pensare ke quanlche volta sarebbe meglio la pena di contrappasso….

    m

  11. Indi, anche se fosse possono riprendere due arbusti e dieci centimetri d’erba. Ma i boschi una volta bruciati, forse neanche i posteri fanno a tempo a rivederli rinati. Bacio.

  12. ..mi dispiace tanto per questo..mia mamma è sarda..in quei posti è così frequente..che nemmeno lasciano che rinasca qualcosa..è una vita che non riprende mai..e in quel fuoco spesso bruciano tutti i nostri ricordi..

  13. Ciao Panchi, che bello ritrovarti. Pensavo a te ieri. 😀 Sì, l’incendio di Capestrano è stato terrificante. Il fumo ha ricoperto la città per tutta la sera e la notte. Però San Giuliano è casa mia. 🙁 A presto. Un abbraccio.

  14. Il fumo ieri notte era arrivato a casa mia, che abito dalla parte opposta a san giuliano, molti chilometri più in la….era lo stesso odore acre che il 24 luglio ha colpito tutta la zona di navelli capestrano e bussi distruggendo intere piantagioni e facendo del male a poveri animali, oltre ad allarmare la popolazione…ogni volta che scoppia un incendio è come se si aprisse una ferita, non solo sulla nostra terra. Speriamo che piova presto, per evitarne altri. Complimenti matto, vengo sempre con piacere sul tuo blog. panchi

  15. E’ vero Frazzy, hai perfettamente ragione. Non c’è giustizia per certe cose, almeno io non la vedo. Magari ce n’è una superiore che non ci è dato conoscere. Vecchia storia. I barbalberi avrebbero saputo come comportarsi. 😀

  16. dio che rabbia matto mio! Io sono nata e cresciuta vedendo ogni santa estate incendi appiccati ovunque.. impotente guardavo lo scempio e fin da subito ho imparato a pregare affinchè quegli stronzi morissero bruciati! Ma ho capito poi che dio non punisce mai chi fa scempio del suo creato! Ci vorrebbero i barbalberi, come nel signore degli anelli..:-( Baci Frazen.

  17. c’ho pensato, sai? oggi a pranzo ho acceso la tv, ed ho visto quello che hai descritto, collegando il fatto che tu sei di quelle parti. ed ora che ho letto questo post lo rivivo ancor più intensamente. e mi lascio coinvolgere dal tuo dispiacere. e dalla rabbia. sai qual’è, la forza della Natura? Resistere. e sopravvivere. in ogni caso. perchè potrà venire chiunque a tentare di calpestarla, violentarla, ucciderla. però lei ce la fa sempre, in ogni caso. Rinasce, ed insieme a lei anche chi è nato con lei. puoi anche dirle di andarsene, puoi incazzarti con lei, puoi mandarla a quel paese, ma lei rimane. Perchè vuole rimanere. brutta? deturpata? pazienza, lei rimane anche così. rimane sempre dentro chi la ama. ed è quella la sua forza.

    scusa la banalità di ‘ste frasi, mattè. ma è ciò in cui credo, sinceramente.

    ‘notte 😉

    gab

  18. molto molto molto bello questo blog

    buona parte dei libri della mensola preferiti li ho letti..adesso sono alle prese con due di due…vedremo, ti farò sapere se è giusto che stia li in mezzo ^_^

  19. E’ vero…L’Abruzzo è una delle pochissime regione insieme all’Umbria dove c’è tanto verde…ci sono affezionata,perchè ho passato ogni estate lì..ti capisco.E’ come veder strappare un ricordo a cui sei particolarmente legato!:( Un abbraccio.

  20. io ne ho viste di montagne bruciare in questi periodi.

    nessuna montagna mi appartiene,ma è sempre tristezza vedere bruciare piante,fiori ed animali in alcuni casi per poi vedere dopo un nero color morte al posto del verde speranza.

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