La mia casa editrice

La mia casa editrice, che è sempre molto carina con me, ha deciso di dedicare l’ultima newsletter a Non farmi male. Ve la segnalo per un motivo essenzialmente: perché all’interno c’è un’anteprima di Cemento, il primo racconto del libro, ed è un bel pezzone che poi prosegue in un allegato pdf, gratis per tutti. Quindi, chi vuol farsi un’idea di come scrivo, chi è curioso di sapere di che parla il libro, chi non ha nulla da fare e ha bisogno di qualche pagina per ammazzare la noia, clicchi qua.
Ah, siamo alla terza edizione e, se la seconda non me l’aspettavo, la terza mi sa di miracolo. Quindi grazie a tutti, eh!

35 commenti su “La mia casa editrice

  1. dark, certo che ce ne passa e certo che siamo d’accordo e certo che io non avrei scritto così, ma è anche certo che l’ufficio stampa non è l’editor della casa editrice. E’ solo una pubblicità. Puoi dormire sonni tranquilli.

  2. Matto, ma da vicende “tutte legate al mondo dei bambini che subiscono gli egoismi e le angherie dei “grandi”” a vicende che in gran parte sono legate al mondo dei bambini ce ne passa di acqua sotto i ponti e un editor deve saperlo che tra “tutto” e “gran parte” c’è una bella differenza…

    P.S. Sn rimasta sveglia solo per risp alla tua eventuale risposta al mio commento XD

  3. dark, è chiaramente una promozione riduttiva, come lo può essere una quarta di copertina. Non si può mai essere esplicativi abbastanza, in poche parole. Non è soltanto quello il tema, è scontato questo, però è certamente un bel pezzo di libro.

  4. “Un libro che denuncia le violenze subite dai bambini

    Cos’è non farmi male…

    Un libro, certo, ma non è solo un libro è un contenitore di storie e di vicende tutte legate al mondo dei bambini che subiscono gli egoismi e le angherie dei “grandi”.”

    Cioè, dico io, ma il libro lo hanno letto??? Scusa se posso sembrare un pò rompi in questo momento, ma tolto “La voce di V”, che comunque tratta di un’adolescente; “Non Farmi Male”, che è stupendo” e “Grigioscuro” (che sai perfettamente che adoro, secondo me è il capolavoro in assoluto); cioè, tolti questi 3 racconti gli altri 4 non parlano di bambini, nè di violenza su bambini. Non si può ridurre un tema vasto come un excursus sul dolore in varie sfaccettature alla sola violenza sui bambini. La violenza nei tuoi racconti è espressa in tutti i sensi, non è solo fisica come in “Non Farmi Male” o in “La Voce di V”, ma è anche e soprattutto psicologica, inconscia e interiorizzata. Che cavolo dicono un libro che parla di violenza sui bambini? C’è anche quella, è vero, ma non solo! Mò mi arrabbio…

  5. morgana, a me piacciono le frase brevi, e l’essere quanto più stringato è voluto in questo libro, quindi non è un’offesa la tua. Lo stile è molto diverso, come sono molto diversi gli argomenti che tratto nella Stanza, che è un diario quasi sempre allegro, agli estremi probabilmente. Grazie per le tue parole. Un abbraccio.

  6. letto il file, ora sono curiosa di sapere come va a finire…cacchio!! ora dovrò comprare anche questo libro!!!

    Da profana cioè da una che legge tanto ma tecnicamente non ne sa molto vedo che lo stile è completamente diverso da quello del blog. Probabilmente è giusto che sia così, una cosa è un romanzo un’altra il blog (quindi se ho detto una stronz@t@ non farci caso). Le frasi però mi son sembrate troppo brevi, poco descrittive. Ciò non vuole essere una critica beninteso, forse dipende dal fatto che non è il genere che leggo abitualmente…

    cmq Bravo!

  7. pyp, tu la mia storia l’hai seguita dall’inizio. Sì, sono soddisfatto e sorpreso da Non farmi male, ma sempre pronto a mettermi in gioco con parole nuove.

  8. jaku, credo che se ci avessi riflettuto anche solo un po’ prima di scriverlo, avrei fermato tutto sentendomi inadatto. Fortuna che mi son lasciato trascinare dalle sensazioni. E fortuna che quando scrivevo a tutto pensavo tranne che sarebbe stato pubblicato.

  9. zop, più che la voglia mi mancano i mezzi e il tempo, però giuro che quando finalmente avrò anch’io una macchinetta digitale, qualcosa farò, anche perché l’idea del booktrailer un po’ mi stuzzica. Magari col nuovo libro. Grazie del pensiero.

  10. Ho sempre pensato, fin da quando ho visto il video in cui ne leggevi un pezzo, che scrivere un libro del genere richiedesse delle capacità fuori dal comune.

    C’è da raccontare lo scontro assoluto tra la violenza e il suo esatto contrario(purezza). Non è facile per nulla.

    Io perlomeno non saprei da dove cominciare, e anche qualora le parole mi venissero, le riterrei sempre poco adatte.

    Sarebbe quasi banale, quindi, soffermarsi sul modo in cui è scritto e non sottolineare, invece, il tuo grande merito: scegliere di parlarne.

    Bravo Matteo. ^^

  11. e io m’inchino promettendoti che appena scendo in Italy, farò in modo di comprarlo. Non uso carte da credito, quindi da qui non posso farlo immagino. Bravo. Mi sono salvata una copia sul desktop, appena ho tregua leggo, ma già il tema in se merita il mio più grande rispetto, hai toccato il cuore di mamma Sarky che batte per tutti i bambini del mondo

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