Ieri sera a cena dagli zii e oggi a pranzo a casa




Ieri sera a cena dagli zii e oggi a pranzo a casa, è così che va più o meno da 27 anni a questa parte. Tutto buono e gustoso e sotto controllo finché mi è andato un attimo di traverso un gamberetto quando mio zio alla mia risposta: “Non farmi male ha venduto 1200 copie” ha esultato esclamando: “Cavolo, allora un 20mila euro te li sarai intascati”. Che a me poi non è che vada tanto di parlare dei miei libri quando non sono costretto, o in ambienti poco affini a tale scopo. Quello che mi ha sempre sorpreso è l’idea purtroppo diffusa che vede uno, che pubblica un libro, ricoperto di soldi. Non è così, e parlo anche per chi ha dietro Mondadori o Feltrinelli o Bompiani. Il discorso non è riferito al libro, alla casa editrice, o al fatto che lo vediate o no nelle librerie. Il guadagno di uno scrittore è legato al numero di omini che per un motivo o per un altro vanno in libreria e pagano per portarselo a casa. Se quel numero è grande, ma tanto grande che quel libro poi si parcheggia un po’ in classifica, allora forse l’autore vive coi proventi del libro, altrimenti proprio per una ceppa. Ho avuto modo di conoscere e chiacchierare con autori Bompiani o Fazi che pubblicano regolarmente, ma che non superano le 5 o 6mila copie vendute a libro. E se i tempi sono più o meno quelli di un libro ogni 2 anni e se le percentuali dei diritti d’autore si aggirano intono al 10 per cento, facciamo che un libro costa 15 euro, quindi un euro e 50 a copia moltiplicato per 5mila fa 7500. Voi ditemi se si può vivere con 7500 euro ogni 2 anni. Ed è così che va per il 90 per cento degli scrittori. Quindi smentisco l’immagine dello scrittore milionario che fa la bella vita in giro per il mondo. Certo che esistono, è questione di numeri. Saviano, Giordano e compagnia bella che superano il milione di copie per esempio; in tal caso un euro e cinquanta va moltiplicato per un milione e viene fuori una cifra un po’ diversa. Ma non è sulle schegge impazzite che si può fare un discorso generale. Poi lui (sempre mio zio) dice che il secondo venderà il doppio del primo e se questa cosa è vera, evviva evviva, perché al decimo romanzo venderò 120mila copie. Ho deciso che per festeggiare cotale somma di denaro che mi piomberà presto sulla testa comprerò a mia madre una scopa rotante. Una roba che è leggera come una scopa e ha delle spazzole rotonde che girano vorticosamente e raccolgono la polvere, ma non aspira, diciamo che: “aspira in un certo senso”, come dice mia zia. Non so se per via dei litri di spumante che non era proprio Champagne Moet&Chandon 75cl da 45 euro, o per il potere ipnotico delle setole, mia madre, appena ha scorto l’elettrodomestico dalla misteriosa forma a lei ignota, le è zompata sopra come un falco con un piccolo criceto che corre, e ha cominciato a farne un uso smodato ripulendo tutta la casa di mia zia. Non riuscivamo più a fermarla. Rideva che le uscivano le lacrime, e continuava ad aggirarsi e a sbattere contro le pareti e il mobiletto delle conserve e la poltrona e i piedi del tavolo e i piedi delle persone che lentamente provavano ad accerchiarla come un toro infuriato da catturare. Tutto questo sotto gli occhi di mia zia che continuava a maledire il momento in cui ha deciso di mostrarle la sua scopa rotante.
Beh, fate tutti un buon Natale. Grazie a chi ne ha augurato uno speciale a me e, come dice la mia collega Federica, che è speciale per tanti motivi: “Oggi è Natale, poi… si vedrà!” Ciao Stanza, e sempre e comunque evviva le stelle, non soltanto quelle del cielo.

34 commenti su “Ieri sera a cena dagli zii e oggi a pranzo a casa

  1. francesca, lo so che è complicato. Vengono pubblicati circa 500 libri al giorno. E vengono scritti molti più libri di quanti ne vengano letti. Ci sono più aspiranti scrittori che lettori, che poi non capisco come si possa pensare di scrivere un buon libro senza avere dentro la passione viscerale per la lettura. Molti auguri anche a te.

  2. Oddio… la tecnologia che contagia come un Vairus… ^^’

    E poi con la dubbia provenienza “mediasciopping”? brr….

    Che dire? non pensiamoci e…

    Buon Natale! A Te e alla Stanza (che continuo a seguire sempre ringraziando anche i fedeli i feed)

  3. Da mesi in classifica o nelle librerie stazionano gli stessi libri… dico, la gente non ha voglia di leggere dell’altro? Sfido poi che ci sia chi è miliardario e chi vende poco niente anche se ha un buon libro.

    Sono andato avanti con la lettura anche se le prime righe del post contenevano la parola “gamberetto” sarò bravo? è per farmi perdonare che ultimamente ho trascurato La Stanza… ma l’ho ritrovata in ordine!

    un bacio e buon natale

  4. auguri di Buon Nataleeee…in effetti è vero,a meno che non vendi una miriade di copie, facendo lo scrittore e basta non ci campi… a bè, cmq quello che ti può consolare è che secondo le ultime statistiche, il popolo italiano non rinuncia mai a acquistare un buon libro. ogni tanto, al termine di qualche lezione universitatia mi rinchiudo in libreria e invidio tutte quelle persone che vanno alla cassa con 5/6 libri in mano… e io mi diverto solo a sfogliarli e leggere le trame! poi se ci pensi,a meno che tu non punti a un classico le scelte sono vaste ed è complicato farsi convincere da tutti! io rimango cmq colpita dalla trama, è in base a quello che acquisto un libro!

  5. watkin, ma è il lurker la figura più affascinante, perché è fedele. Anche io non sempre lascio commenti, ci sono blog che non ho mai commentato e che seguo nei feed. Altri che invece commento spesso. Augurissimi anche a te!

  6. leonardo, grazie per gli auguri e per le tue parole. Non è un male che le persone parlino e si facciano opinioni, capita a tutti. E’ che se non sai bene come stanno le cose rischi di farti idee sballatissime. Un abbraccio e anche a te i migliori auguri per la tua vita e le tue passioni.

  7. Ciao Pazzo d’un Matteo!

    Buon natale anche a te.

    Non dar peso a chi non capisce un cavolo di come vanno le cose, alcune persone credono di aver il diritto di “dire la loro” soltanto conoscendo la “superficialità” dei fatti, comunque da quello che leggo in questo blog, credo che avrai un gran futuro, quindi, t’auguro di prendere quel treno che passa una volta nella vita, così da vendere anche tu il tuo milione di copie.

    Buon Natale!

  8. Bè ma già il fatto di pubblicare un libro senza pagare è un gran bel traguardo:) Ho trovato il lavoro per tua madre la rappresentante di prodotti per la casa farebbe la felicità dei produttori:):)

Rispondi a matto81 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.