Everyman, il libro nero di Philip Roth.

Tornano le recensioni del Matto, consigli utili per una lettura quantomeno dignitosa. È periodo di sottotitoli questo. Scusate se ne faccio un uso smodato; ora non potete capire, ma credetemi sulla parola, stanno diventando un’ossessione, e presto o tardi scoprirete il perché. Una felice ossessione direi. Comunque, tornando a noi, ho letto un po’ di libri ultimamente, ma per via del poco tempo a disposizione e delle troppe cose da fare, che poi sono evidentemente due motivazioni collegate, non li ho recensiti. Finché Everyman non mi è entrato nel cuore. L’ha scelto lui. Sapete quando dovete dire assolutamente cosa ne pensate di quello che vi scorre sulla pelle? Quando siete coinvolti a tal punto che, se non lo fate, esplodete? Leggetelo perché Philip Roth è un mostro di bravura, e non serviva certo un Matto qualunque di periferia a dirlo. 
QUESTA la mia recensione su Abruzzo Cultura che ringrazio, perché mi fa dire sempre quello che penso.

M.

Rileggo L’amico ritrovato perché sono certo di trovare tra le sue pagine quello che cerco. Presto una grande notizia. Ma grande grande grande (come te sei grande solamente tuuu!). (Mina, ma quest’uomo cos’è, un pallone aerostatico?!) Un po’ di pazienza. Ma ne vale la pena.

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