Borgo Monculicchio Antico

La questione della multa si è complicata non poco. La foto scattata dall’autovelox, che sembrava dover essere chiarificatrice, tanto chiarificatrice non è, perché è da dietro e, a parte la targa, non si vede una ceppa: una evanescente presenza al volante totalmente coperta dal sedile (è da dietro, ho detto) eccezion fatta per una piccolissima porzione di testa che spunta lateralmente. Io e il poliziotto l’abbiamo un attimo analizzata, e lui dice che è sicuramente una persona più bassa di me perché la testa sembra ad altezza poggiatesta e: “Sicuramente con molti più capelli di lei!” (ma come si permette costui?) tra l’altro neri, quindi tutte le ipotesi propenderebbero per mia sorella. Comunque io non sgancio un centesimo, sia chiaro. In caso di disaccordo familiare lo chiamerò a testimoniare. Vado alle poste a pagarla con i soldi provvisoriamente sborsati dalla matrona: “Sono 168 euro e 20 centesimi” allungo 170 euro all’operatrice col caschetto nuovo che non dona molto ai suoi 57 anni almeno e: “Un attimo che forse ho i 20 centesimi”. Caschetta mi dà 2 euro e 20 centesimi. Io, che sono fondamentalmente onesto, le dico: “I 20 centesimi sono suoi”. Lei, che subito pensava stessi lamentandomi perché mi aveva dato meno di quanto dovuto, con una coda di paglia che arriva alla porta: “Guardi che sono aumentate le tasse postali!”. “No, ho capito, ma mi ha dato 20 centesimi in più.” “Allora” e sbuffa “Lei mi ha dato 170 euro e 20 per pagare 168 euro e 20, io le ho ridato 2 euro e 20… è giusto!” In quel momento penso che non ha molto senso combattere per convincerla che quei 20 centesimi vanno alla sua cassa se non li vuole. “Mi scusi, arrivederci” e me ne vado. Il bello è che l’ha fatto pure col computer, il conto. Contenta lei!

Oggi pomeriggio vado a fare i biglietti ché domani, alle 7.15, parto. Dovrei arrivare a Roma-Tiburtina alle 8.55 (speriamo non ci sia proprio tutto il mondo al casello) e prendere il treno per Firenze alle 9.20 che arriva a Campo di Marte alle 12.53. Ho scelto l’opzione più economica, il regionale da 16,20 euro (3 ore e mezza di viaggio), ma romantica, con sosta in tutte le stazioni, come la vita che corre sul binario e offre una possibilità a tutti di salire sul treno, ma proprio a tutti, e se dico a tutti intendo tutti tutti pure quelli residenti a Borgo Monculicchio Antico tanto per intenderci, un’agonia insomma. Sempre in attesa di beccare il superenalotto, magari domani o anche giovedì, e decidere di non tornare più; sarebbe carino.

A dopo per i saluti, intanto buon inizio settimana!
(Ma non è che sto cercando, mischiato all’umanità, proprio quello che a priori rifiuto?)

35 commenti su “Borgo Monculicchio Antico

  1. io non la bevo la storia della multa continua a pensare che eri TU con la parrucca e ti sei volutamente allungato lungo il sedile per sembrare più basso. Ecco la scena; il matto rientra a casa dopo che il poliziotto gli ha detto EVENTUALMENTE POTREBBE NON ESSERE LEI, apre la porta e inizia a urlare armato di penna e di lente ad ingrandimento per convincere tutti della sua estraneità al fatto, tutti lo ascoltano e soddisfatto se ne va in camera, ogni tanto per ribadire il concetto spalanca la porta la sbatte ed urla NON SONO STATO IOOOOOOO:):)

  2. Anche a me piacciono i treni regionali (se ho tempo ovviamente) con tutte quelle fermate… mi incuriosisce vedere chi sale e scende e mi chiedo dove vanno, cosa fanno…

  3. gode, va bene che io sono uno che al telefono ci sta tanto, e che si fa tante docce, e che accende la luce pure di giorno e chiude le tapparelle, e che lascia radio e tv accese e va in altre stanze e se lo ricorda la notte di spegnerle, e che Firenze è cara, però insomma…

  4. elanor, dici all’ostello? Sì potrebbero ospitarmi gratuitamente. No a casa loro per una serie di questioni folli coi coinquilini, che non posso star qui a spiegare, non posso starci.

  5. Matteo, va bene, basta che non mi obbligate a dire “lo giuro”. Odio questa usanza. Come se giurare equivalesse matematicamente (ecco, sono entrata nel tunnel) a dire la verità.

    Stbarth, a fare quel conto ci arrivo anche io, nonostante tutto. Era il primo 170 euro senza centesimi che per un attimo mi ha bloccato la crescita.

    Chilli

  6. Ragazzi, anch’io non sono proprio un asso con la matematica ma il conto mi sembra abbastanza facile: la multa era di 168 e 20. Il matto le ha dato 170 e 20. Il resto che doveva percepire é di 2 euro secche secche.

    170.20-168.20= 2.00 Euro

    Non 2.20…ma si sa allo sportello delle poste ci mettono sempre delle cime!!

  7. era per te, ma se vuoi lo dividiamo.

    so farmi piccola piccola, se mi impegno! sto anche dentro il trolley, piegata in 8!

    strano però che non ti ospitino…

    elanor

    (noi al sud abbiamo il culto dell’ospite…)

  8. elanor, quella del cartone umido era un’ipotesi un po’ estrema, mi auguro che non si verifichi. Stare sul treno tutta la settimana oltre che leggermente estenuante immagino sia abbastanza costoso, pure se il treno è un regionale. Il divanetto biposto era per me o per te che vuoi venire?

  9. io l’ho preso una volta quel treno..mi sa che era sabato, ma ho viaggiato benissimo. ho avuto tutto il tempo di leggere e farmi gli affari miei (te credo, dirai). baci

  10. Matteo, all’inizio hai scritto che le hai allungato 170 euro. Dopo hai specificato dei 20 centesimi, ma quella miriade di numeri che sono seguiti mi hanno confusa. La matematica nuoce gravemente alla mia salute mentale.

    Partendo da Tiburtina e considerando che le ferrovie sono italiane e non giapponesi, effettivamente fai in tempo a saltare sul treno.

    Chilli

  11. sei fortunato se arrivi sano e salvo a destinazione, matto!

    con tutte le fermate che farà il tuo treno è possibile che salga una valanga di gente e che tu rimanga in piedi oppure che trovi un vicino dall’ascella assassina…

    magari però incontri qualche vip…

    chissà!

    al momento di scendere sarai così intontito dal frastuono da credere di aver avuto un incontro ravvicinato con qualche divo… o di aver vinto all’enalotto.

    che poi, non per farmi gli affari tuoi, ma se rischi di dormire su un cartone umido in un non si sa quale ostello, non puoi dormire sul marciapiede più vicino alla casa dei tuoi amici? o magari rimani sul treno per tutta la settimana!

    fai tu!

    elanor

    ma a firenze (o giù di lì) non ce l’hanno un divanetto biposto?!

  12. Per un attimo mi hai dato il mal di testa con quella formula. Io non ho un cervello matematico. Nel post hai scritto 170, non 170 e 20. In ogni caso io faccio i conti col cellulare prima di andare alle poste, mentre sono allo sportello e dopo che mi hanno dato il resto, perché, da quando c’è l’euro, alle ci hanno fregato col resto più di una volta. Non è vero, poste *** ********? Con gli asterischi ti evito eventuali guai ^_^

    Quando devo fare qualcosa a Roma, parto sempre con un sostanzioso anticipo, ma è anche vero che la fortuna aiuta gli audaci.

    Chilli

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