Dopo la matta telecronaca del Festival di Sanremo, sottotitolo: come non l’avete mai visto (e non sia mai che decidiate di guardarlo!), in cui di tutto abbiamo parlato tranne che di musica (quale musica?), mi è giunta l’insistente richiesta dell’amico blogger Lorenzo, di occuparmi di una partecipante nella categoria giovani (ormai lo sanno tutti che essere nominati nella Stanza può cambiare la vita. Spero che quella giovane vecchia, o vecchia giovane, non l’ho ancora capito, vorrà (economicamente) ringraziarmi quando, da domani, inizierà a vendere un milione di copie al giorno) della cui esistenza io, sinceramente, non m’ero neanche accorto, di nome Giua. Intanto anticipo subito a Lorenzo che il mio avvocato (Taormina, bella località eh?!) sta redigendo una formale denuncia contro di lui con tanto di richiesta di danni morali (e io quando mi muovo non è che lo faccio per pizza e fichi!) perché ho impiegato mezzora a cercare ‘sta Giua scritta Jua, e Google ha cominciato a bombardarmi con una mitragliata incontrollabile di siti giapponesi che, alleandosi alle rosse finestre lampeggianti dell’antivirus, unico mezzo di comunicazione tra me e Avast, che tentava di avvertirmi della presenza di carogne pronte a cibarsi del mio hard disk, mi hanno impallato il pc, che s’è ripreso dopo tre riavvii. Quando finalmente credevo di averla trovata (non sono uno che si dà per vinto, io) clicco sul sito ufficiale di Jua e si apre la pagina di un certo Giovanni, cantastorie napoletano, per gli amici Juanni o Juà, e allora ho capito che forse non era quello il nome giusto da cercare. Comunque, per la cronaca, si chiama Giua con la g, ed è già qualcosa. Ho provato a spulciare nella sua biografia per capire se poteva esistere un qualche legame parentale col blogger Lorenzo, così da evitare commenti spudorati e offensivi, e magari si scopre poi che è la cugina. Pare via libera e allora, tanto per rendervi consapevoli, (se no di che stiamo a parlare?), questo è il video della sua prima (e ultima) esibizione televisiva. Ascoltate (povere orecchie!) e guardate con attenzione, così poi lo commentiamo insieme.
“Brava Giua, brava Giua Giua Giua Giua (Pippooo!) … ciao!”
Ecco sì, ciao!
Provo a fare un supremo sforzo di analisi che va contro la mia idea di giudizio di un artista, e cioè a fermarmi alla canzone, estrapolata dal contesto e da lei che la canta. La canzone non è male (calma!) e considerato che c’è il suo nome tra quelli degli autori va detto che ‘sta ragazza ha delle buone potenzialità autoriali. Il testo è non banale, un po’ ripetitivo (l’abbiamo capito che non ci vai!), però almeno ci risparmia dai soliti sole amore miele cuore dolore fetore (ogni riferimento a Gigggi e Ana (non le calza a pennello? La rappresenta molto più di Anna con due enne, non trovate?) è puramente casuale; sì sì!). E quindi diciamo che se a cantarla fosse stata ad esempio Giorgia, che non è che si distingua per la profondità dei suoi pezzi (e come un girasole giro intorno a te… e mangio troppa cioccolata…), avrei addirittura accennato uno stentato applauso con impercettibile movimento di labbra simil sorriso. Ma a interpretarla è una, come avrete potuto ben sentire, dalla voce stridula e, soprattutto, più stonata di Francesco Facchinetti (e la musica batte sempre sul dueee! Sì, peccato che la gente cambi canale!) con quella chitarrina da rocker poco convincente che non m’ha convinto (appunto) perché una rocker non porta i capelli come La Venere del Botticelli appena sveglia. Quindi esame non passato per Giua, che vedrei bene a cantare tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguuuri a te-e, tanti auguri aaa teee! alle feste di compleanno nelle terze elementari oppure, che so, a fare la dog sitter.
Chiudo con un appello a Giua: “Tesoro, se dovessi capitare da queste parti per un concerto, mi raccomando aspettami, che io non vengo!”.
Ah, visto che siamo in tempo di elezioni, vorrei lasciarvi con l’esternazione di una signora che ieri mattina ingurgitava un hot dog da Peppe e che, con quei codini platinati e l’abitino alla marinara, secondo me era la nonna di Sailor Moon; magari vi schiarirà le idee: “Berlusconi, altro che voto. Io quello, se lo vedo, lo sparo!”
L’album l’ho pagato di piu’ di 5 euro, ma son convinto di aver fatto il giusto ogni volta che accendo lo stereo.. sarò fuori ma a me piace.. Matte son abituato a stare nel carrtetto dei perdenti e a volte ne son fiero.. che ce vuoi fa’ 😉
loré, dimmi almeno che l’album l’hai preso a una bancarella a cinque euro!!! O_o
Pensavo peggio sai??? Ho preso l’album e ti ripeto che secondo me non è male, certo l’esibizione al festival è penosa, ma credo che quella non faccia testo , c’è stato qualcosa di meglio??? credo abbia potenzialita’ e coraggio, e questo mi basta, sicuramente sarò l’unico..
Infatti mezzo ascolto basta e avanza!
Matto, ‘sta tizia non si può sentire…quasi più fastidiosa di Gigggi!
Buona domenica!
E tu non l’ascoltare, no? Anche a te zio! 😀
ma è inascoltabile…..
buona domenica
ZioHouse™
bassotuba, puoi ordinarlo in una libreria qualunque, oppure direttamente all’editore cliccando sull’immagine di copertina nel blog. Grazie per la fiducia e fammi sapere! 😀
e per comprarlo…
Johns, beh dipende dai punti di vista! 😀
Insomma, la signora l’ha sparata grossa. Un abbraccio
Ariel, stonata tu? Ma stai scherzando?! Canti Minuetto meglio di Mia Martini! O_o
MaleficaMente, spero che tu sia riuscito a chiuderlo in tempo!
Io so cantare meglio. E con questo ho detto tutto, visto che sono stonata!
A.
non bastava che oggi si vota…anche vedere questo video è straziante!!! 😀
Allora fallo cherry!
ad una persona devo chiedere scusa…mi sono comportata malissimo…..
Sì bassotuba, si chiama Non farmi male. E’ una raccolta di racconti dolorosi ispirati ad accadimenti di cronaca. Trovi un po’ di cose nel myspace: http://www.myspace.com/matteogrimaldi poi qualunque curiosità chiedimi pure!
ma hai pubblicato un libro?
cavolo
raccontami
dago, ti capisco in pieno. Io neanche ce l’ho fatta. E’ che un video di quattro secondi non l’ho trovato.
…non ce l’ho fatta ad arrivare alla fine del video….proverò un’altra volta…oggi non reggo il colpo. Ciao. B
Grazie, anche a te Pachucha!
Simpatico questo post 🙂
Ti abbraccio e ti auguro un buon sabato 🙂
Rob, agghiacciante!
Aicha, crepi!
Ma Giua che nome è?! Impronunciabile, una roba da brivido!
Sono lieta che ti piaccia… l’ho scelta perchè è densa di suggestioni…
ps. In bocca al lupo per la tua “creatura”…
Anné, baci a te!
Ahahahahahahahahah!!!!!
Che risate.
Baciiiii
PiccolaLu, nessuna novità sulla barista che non vedo da qualche giorno. Il significato della canzone è semplice: quello l’ha invitata, lei non ci va per ripicca, gl’avrà messo le cornà e vuole vendicarsi boh. Chissà se almeno gli farà il regalo per il compleanno. Va be’ comunque niente. Dimentichiamola in fretta! 😀
ah con la barista come procede???
“..uccidimi per un motivo cinque minuti tanto non arrivo….”
per favore spiegatemi il significato di questa profonda canzone… :S:S:S a berlusconi gli sparo anch’iooooooo
Ah Pxi, ora sì che si spiega tutto! 😀
ma quella Cenerentola era una fan di Gigggi,poi ha capito che era meglio andare oltre (però le canzoni le sa tutte)
Godelià, ma quello di Gigggi è un cuscino dalle piume d’oro!
Gogan, molto toro e poco Amos, più che altro! 😀
orangecat, dille che mi aspettasse, (tanto non vengo)! 😀
Beh che dire, meglio di Ana. Bella la battuta finale XD
Cenerentola credo che il petto sia quello di Giggi, e poi non ho capito a che gli serve per la vita un cuscino :O
fa molto stile Tori Amos co la chitarra e i riccioloni..ma non ce pija ‘n cazzo!
Ho letto ora una notiziola, te la copio/incollo… peccato che tu viva così lontano da Verona…
La voce di Giua alla Fnac
Una nuova voce per la canzone d’autore italiana. Oggi alle 18 arriva alla Fnac la cantautrice genovese Giua, di recente sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, in gara nella categoria «giovani» con il brano «Tanto non vengo». Giua (nome completo Maria Pierantoni Giua) presenterà dal vivo il nuovo album, suo disco d’esordio, una decina di brani tra pop, canzone d’autore e bossa nova.
cenerentola, effettivamente è notevole una che stona per tutta la canzone! Come ci sarà riuscita? Si chiama Maria Pierantoni Giua (ma che è Giua, il surname? Boh!) al di là di questo, se proprio fremi, ho trovato il suo sito: http://www.giua.it
In bocca al lupo! 😀
Orangecat sì, ma io mica ci vado alla festa! 😀
Spietato. Comunque anche in “tanti auguri” c’è una nota acuta ed impervia…
Buona giornata
“il mio petto da cuscino per la vita ti farà…sembra cominciata già una storia senza fine”
questa la canta Gigggi. Ma non sarà il petto (rifatto) di Ana a fargli da cuscino? Mbà…
E cmq caro Matto…io trovo molto banale il testo ma notevole la voce di Giua. Sarà che non ne capisco nulla di musica…
Senti visto che tu hai fatto le dovute ricerche..avrei una curiosità: ma Giua è un nome d’arte? Parlaci un po’ di lei dai…