Caro autore, se paghi il doppio ti recensisco gratis!

Un paio di mesi fa ricevo un messaggio privato su Facebook da un certo Salvatore. Questo messaggio, per la precisione:

Ciao,
piacere sono Salvatore, direttore del sito:
www.consiglialibro.altervista.org
Ho visto che hai scritto un libro e vorrei pubblicizzarlo e recensirlo sul mio sito.
Contattami per info.

Appena leggo la parola pubblicizzarlo, vengo raggiunto da una folata di puzza di bruciato che neanche Madre quando si dimentica le costolette fra le fiamme del barbecue in giardino mentre, al secondo piano di Villa Madre, cerca di raggiungere la condizione del sottovuoto per entrare nei jeans. Comunque gli rispondo cordialmente di farmi avere tutte le info che desidera.
Ebbene, mi arriva una vera e propria proposta commerciale in stampatello, che incollo quaggiù senza cambiare una virgola, come se di virgole ce ne fosse qualcuna, né uno spazio, e neppure aggiungere quel sacrosanto apostrofo mancante fra “un” e “ottima” che Salvatore dev’essersi dimenticato:

PER LA RECENSIONE E PUBBLICIZZAZIONE
DEL LIBRO SUL MIO SITO E’ GRADITA UNA PICCOLISSIMA DONAZIONE DI 10 EURO PER AIUTARMI CON LE SPESE DEL SITO, MA IN CAMBIO AVRESTI UN OTTIMA PUBBLICITA’ VISTO CHE IN UN MESE DI VITA
IL MIO SITO HA OTTENUTO PIU’ DI 25MILA VISITE
E 40MILA PAGINE VISITATE

OPPURE

PER 20 EURO TI ORGANIZZO RECENSIONE + INTERVISTA
E TI ASSICURO CHE VIENE UNA COSA MOLTO CARINA

LO SO CHE CHIEDO UNA PICCOLA DONAZIONE
MA IO OFFRO UNA COSA CHE ALTRI NON POSSONO OFFRIRTI
UNA GRANDE VISIBILITA’,VISTO CHE IL MIO SITO HA RAGGIUNTO LE 25MILA VISITE IN POCO PIU’ DI UN MESE

E SE EFFETTUI LA DONAZIONE DI 20 EURO PER RECENSIONE PIU’ INTERVISTA
TI CREO UN BOOKTRAILER COMPLETAMENTE GRATIS
E RECENSISCO UN ALTRO TUO LIBRO SEMPRE GRATIS

Da dove vogliamo cominciare? Dalla piccola differenza che intercorre fra una recensione e una pubblicità? (La devo spiegare per forza?)
Non ho nulla contro le pubblicità, anzi! Ma dev’essere chiaro a chiunque che l’una è una pubblicità e l’altra una recensione. Non si può travestire una pubblicità da recensione, non è mica Carnevale! Non è corretto signori, state ingannando il lettore. Gli state facendo credere che qualcuno ha letto quei libri lì, tutti entusiasticamente recensiti, quando invece quelle parole sono state comprate per 10 euro, e tanto valgono. Pochissimo cioè, se paragonate alle inestimabili impressioni di un addetto ai lavori, di un critico, ancor meglio di un lettore comune che ha letto, apprezzato o meno il libro, e vuol condividere il proprio parere nella rete. Gratis!
Non so neanche se chiamarla pubblicità, quella che viene proposta sul sito del signor Salvatore. Una pubblicità dovrebbe favorire la diffusione del prodotto, incrementarne l’interesse e magari le vendite. Queste fanno l’effetto contrario, almeno su di me. Io non comprerei mai un libro recensito con cinque stelline su un sito che recensisce tutti i libri con cinque stelline e nemmeno uno con quattro, per dire. E che fa le stesse domande a tutti gli autori intervistati, altro elemento che mi fa pensare che quei libri non siano stati neanche sfogliati.
Ditemi voi quale vantaggio può portare all’autore finire su questo portale!

Passiamo al mistero della donazione gradita.
Intanto, cosa significa gradita? Se l’autore si rifiuta di pagare, avrà comunque la sua recensione? Mi pare di capire di no. Ecco un altro mucchio di “subdolume”! La donazione, signor Salvatore, non è gradita, ma obbligatoria.
Tratta di “letteratura”… beh, impari a usare le parole con onestà, e cioè per il significato che hanno!
Questa piccola donazione, che diventa di euro 20, se un autore si prende il pacchetto pubblicità controproducente + intervista robotica, occorrerebbe al signor Salvatore per contribuire alle spese del portale. Quindi neanche a ripagarle tutte.
Bene, nella home sono segnalate le ultime sei pubblicità controproducenti e tre interviste robotiche, che fa la bellezza di 60 + 30 = 90 euro. Moltiplichiamolo per i dodici mesi dell’anno. Viene una cifra ben superiore ai 1000 euro (immagino che sia parecchio di più, vista la gran quantità di banner possibili e immaginabili sparsi per il sito).
Rilascia ricevuta? Le tasse le paga?
Io per MatteoGrimaldi.com pago 50 euro di dominio più qualcosina d’altro per la gestione e il supporto che il web designer mi dà ogni volta che ho un problema, oppure voglio fare qualche modifica. Comunque non supero mai i 100 euro l’anno.
Ma quanto cavolo costa ‘sto sito di libri?!
Anche fosse (e non è), non si capisce per quale logica le spese del sito le debbano pagare gli autori dei libri recensiti. Non è mica obbligatorio aprire un sito di recensioni, voglio dire. Se lo apri, lo paghi tu!

Sempre dalla proposta commerciale del signor Salvatore, gli autori paganti avranno una recensione e un booktrailer gratis. C’è qualcosa che non va, non trovate? Mi sa tanto di: Ehi, hai vinto un soggiorno all inclusive in una località del mondo a tua scelta, pagato da te. Io pago e lui mi dice che in cambio ho delle cose gratis. Molto curiosa l’idea di gratuità radicata nella testa del signor Salvatore.

Sul numero di visite che vanta non ho elementi, né c’è un contatore visibile sul sito, o almeno io non l’ho trovato.
Strano! Farebbe la sua bella scena. E poi sarebbe funzionale all’obiettivo del portale (diffondere la cultura? Ma no! Cosa andate a pensare!? Forse accumulare tanti altri 10 e 20 “euris” dagli autori che, notando un numero visite sul contatore così alto, si affiderebbero con slancio alla “promozione” proposta loro dal signor Salvatore tramite messaggio privato su Facebook). E invece nessun contatore a testimoniare tali numeri strabilianti, di quelli che Beppe Grillo impallidirebbe.
Non sarà mica che il signor Salvatore ha un po’ gonfiato le visite per convincermi ad accettare?

Cari autori che ricevete proposte di questo tipo, “una cosa carina”, per usare le parole del signor Salvatore, fatela veramente: lasciate perdere!!!
__________________________________
Nei commenti trovate un’interessante analisi sulle effettive visite del sito di cui sopra, illustrata da La Content, dati alla mano.
Ringrazio il mio amico Andrea Valent per avermi inconsapevolmente ispirato il titolo di questo articolo.
Ho prelevato l’immagine in alto a sinistra da PredazzoBlog.it, spero che nessuno se ne dispiaccia.