Massimiliano Giusti, l’alpinista 37enne aquilano scomparso sul Gran Sasso

Da 2 giorni non si hanno notizie di Massimiliano Giusti, l’alpinista 37enne aquilano scomparso sul Gran Sasso nel pieno di un’improvvisa bufera. Si teme che, nel tentativo di tornare a valle, sia caduto in qualche burrone. L’ultimo contatto è stato intorno alle 14 del 26 febbraio, quando lo stesso alpinista aveva richiesto aiuto. Da quel momento il cellulare dell’uomo è rimasto spento. I soccorritori sono riusciti a rintracciare la zona dalla quale proveniva il segnale. A 2.400 metri di altezza, nei pressi di Campo Pericoli, hanno trovato lo zaino, gli sci e una piccozza, mentre di lui nessuna traccia. Durante la notte il termometro è sceso oltre i 10 gradi sotto lo zero. Ieri le ricerche sono state sospese per il fortissimo vento a più di 100 chilometri orari che impediva all’elicottero dei soccorsi di sorvolare l’area; sono riprese nella mattinata di oggi. Massimiliano Giusti non era solo. Il suo compagno di escursione Paolo Scimia è riuscito ad arrivare vicino al rifugio Garibaldi, a 2.250 metri di altezza, e a segnalare la sua posizione. È stato recuperato dai soccorritori in buona salute. Erano partiti insieme per un’escursione sul Corno Grande. Nel pomeriggio sono stati colti di sorpresa dall’improvvisa mutazione delle condizioni meteorologiche e i loro destini si sono divisi. Non è una vicenda semplice, dipende dal rifugio che è riuscito a trovare e dall’equipaggiamento che ha, spiegano i soccorritori. Spero di potervi raccontare buone nuove nelle prossime ore.
Torno sulla vicenda dello stupro perché mi sono arrivati 2 commenti a questo post (non) firmati da un amico fraterno di uno dei 3 indagati. Il primo recita:

Ragazzi, aspettate prima di giudicare. io CONOSCO uno dei 3 ragazzi e fidatevi, è un ragazzo bravissimo, sempre corretto e che nn avrebbe MAI e dico MAI fatto questo. può anche essere che siano stati in due. fidatevi, io lo conosco da quando eravamo piccolissimi, è come un fratello e metterei la mano sul fuoco che non è stato lui.

Il secondo, sempre dallo stesso mittente, è più forte, arrabbiato:

Io non generalizzerei, uno dei tre è un mio carissimo amico e fidati, non è stato. sicuramente si è trovato in una situazione spiacevolissima con persone che conosceva per altro da poco. quindi prima di accusare lasciate che siano giudicati, coglioni!

A parte la colorita parolina finale, che gli perdono e prego anche voi di fare lo stesso, mi ha fatto pensare alla facilità con cui, noi che non ci entriamo niente, riusciamo ad arrivare a una conclusione su tutto; a quanto dev’essere doloroso assistere alla lapidazione pubblica del proprio migliore amico quando si è appena ventenni. A quali e quanti meccanismi contorti possono attivarsi per metter su sceneggiatura e prima stagionale della quale ti ritrovi non-voluto protagonista, in una storia che non segue il filo della verità, vittima e carnefice. Finzione reale, ma non reale finzione. Gli ho scritto offrendogli la possibilità di utilizzare questo mio spazio come meglio crede, per raccontarsi o raccontare di loro. Se deciderà di accettare il suo sarà un piccolo passo avanti nel far conoscere.
Oggi non è stata una buona giornata, penso mentre ascolto Nuvole Bianche di Ludovico Einaudi. Ormai non ne esco più. Quando l’editoria mi avrà stufato del tutto Einaudi per me resterà soltanto il cognome di un uomo italiano straordinario. Comunque ancora domani e poi ci saremo scrollati via questo febbraio bisestile. Poi marzo, il nuovo inizio, la primavera e tutte quelle cose lì. Ma la primavera e il nuovo inizio soprattutto, non necessariamente in quest’ordine.

Aggiornamento: Purtroppo qualche ora fa è stato ritrovato e recuperato il corpo di Massimiliano Giusti in una zona denominata Valle dell’Inferno. Il corpo riporta numerosi traumi dovuti al volo di 300 metri nel crepaccio in cui è stato individuato da un elicottero del Corpo forestale dello Stato. Sul posto, al momento della caduta, era in corso una violenta bufera di neve e la visibilità era pari allo zero. Pur essendo un alpinista esperto era la sua prima volta sul Corno Grande. Lascia la sua compagna Raffaella e una bimba di 5 anni, Camilla.