[V] Weekbook. ‘Troppa fortuna’ nella Ibby Honour List 2012

Quando capitano di queste belle cose bisogna festeggiare a spritz per settimane. Notiziola fresca fresca che mi fa felice e che voglio condividere con voi. ‘Troppa fortuna’ piccolo capolavoro di Hélène Vignal, tradotto da Mirella Piacentini e portato in Italia dalle edizioni Camelopardus, è stato selezionato per rappresentare l’Italia nella IBBY Honour List 2012, nella categoria “miglior opera tradotta”. Significa che entrerà a far parte di una mostra itinerante che girerà tutto il mondo fino a raggiungere la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna nel 2013. Questa candidatura coglie tutti di sorpresa in casa editrice, ancor di più alla luce del fatto che i precedenti candidati son sempre stati grossi editori (Giunti, Feltrinelli, Fabbri).
La gentile signora che ci ha telefonato ha concluso dicendo: “Complimenti, avete fatto un ottimo lavoro” scrive l’editrice sul blog.
Io l’ho letto ancor prima che venisse pubblicato e ho immediatamente colto la potenza di questa storia, perché ne sono stato investito come da un uragano. La voce narrante è quella della bimba protagonista che condivide col lettore le sue giornate apparentemente normali assieme ai suoi genitori spesso assenti, fatte di scuola, 2 cagnolini, un uccellino, la cotta per l’amico Matthieu. Loro però non sono come gli altri, la gente comune di questo piccolo paese della Francia, che pare “un po’ addormentata”, inteso come il contrario di intelligente. Loro sono fortunati, forse troppo perché hanno Maurice Lepoivre a occuparsi della loro formazione. Trascorrono i weekend nella sua “grande casa”, nella quale fanno esercizi come strappare le erbacce o raccogliere ciliegie senza mangiarne una, mentre fuori la gente comune ride, gioca con i giocattoli proibiti da Lepoivre, parla ad alta voce e perde il proprio tempo. Racconta come solo i bambini sanno fare, senza capire la ferocia di quanto accade alla sua famiglia, neppure quando Lepoivre comincia a mostrare attenzioni per i ragazzini, separandoli dagli adulti del gruppo. Gli riserva una casetta fatta costruire apposta per guardarli mentre fanno il bagno o baciarli sulla bocca. Nessuno deve sapere della grande casa, perché la fortuna è così, capita a pochi. Devono star zitti e tenere il segreto altrimenti perderebbero Lepoivre, la sua protezione, l’amore, gli insegnamenti che li renderanno speciali, dice lui.

In paese c’è una grande casa, dietro i muri alti. Per entrare, bisogna far passare la mano in uno sportellino, nel portone di fronte alla drogheria, e tirare la levetta. È un passaggio segreto, per gente non comune, come noi. È proibito dire agli altri quello che succede dietro questi muri alti. Anche se è qualcuno di famiglia, anche se hai troppa voglia di farlo.

Esperienze che nessuno, soprattutto se bambino, dovrebbe vivere mai. Parte dal vissuto dell’autrice, che ci apre gli occhi sulla pericolosità delle sette, realtà purtroppo ancora così diffusa in tutto il mondo, e le porte sul suo passato di bambina “troppo fortunata”. Hélène Vignal fa fatica a commentare questo libro che per lei rappresenta il diario del dolore adolescenziale, unico fra i suoi successi letterari del quale raramente parla perché radicato nel buco nero dei ricordi.
Tantissimi complimenti a Mirella Piacentini che ha saputo dar voce alla piccola protagonista di questa storia delicata, drammatica e lacerante, lasciando a lei la parola, senza mai intervenire, portando a termine con successo il difficile compito che le traduzioni presentano. A Giovanni Nori per la copertina e le altre illustrazioni che mi piacciono tantissimo e piacciono alle mie emozioni, visti i brividini che non sono colpa del freddo. E a Sara, la mia editrice, che non ne toppa una e, nonostante tutte le difficoltà, continua a insistere nel lavoro di qualità, a investire seriamente nei progetti in cui crede, portandoli avanti con determinazione e con tutta la fatica che comporta lavorare h24.
Quel che sta accadendo a ‘Troppa fortuna’ è la dimostrazione che le piccole perle, per quanto non spinte dagli strilloni pubblicitari tipici dei mastodontici gruppi editoriali, passano di mano in mano e raggiungono luoghi impensati. È la dimostrazione che le intemperie, la siccità, i corvi nemici non possono far fuori tutti i buoni semi. Qualcuno ce la fa per forza a spuntare, a sopravvivere, a crescere e dà vita a frutti gustosissimi che adesso è il momento di assaporare.
Vi segnalo la scheda, qualora voleste acquistarlo su internet (costa poco e ne vale veramente la pena). E il booktrailer… che colonna sonora ragazzi!