‘Una valigia tutta sbagliata’: 5 fratelli e una sorellina di nome Mia

Ebbene è nato, anzi… sono nati!
‘Una valigia tutta sbagliata’ è il mio terzo libro: una raccolta, un parto gemellare, 5 fratellini e una sorellina di nome Mia. Sono tornato ai racconti, amanti ideali per uscire dalla routine del romanzo. Amori occasionali, veloci, senza impegno, ma che lasciano il segno. Per questo li scelgo, pure se nella vita e nei rapporti non ho mai tradito (dicono tutti così), ma è vero (tutti dicono anche questo). Magari alternerò un romanzo a una raccolta da qui all’eternità. C’è un dato rilevante. Questa è la prima volta in cui è un editore a cercarmi e non sono io a bombardare la sede di tutte le case editrici italiane, pure quelle che pubblicano le ricette della Parodi, con i pacchi bomba dei miei manoscritti. Scoprire che c’è una prima volta anche per questo fa ben sperare. Ero di ritorno da un viaggio che non ho scelto di vivermi, una fuga necessaria, la chiamo io, pure se necessaria non lo era per niente. La confusione mi ha impedito di capire cosa fare e così ho optato per la decisione più semplice da prendere dopo che un terremoto ha distrutto la città in cui vivevo e vivo: scappare. È quello che fa il protagonista di ‘Mai abbastanza lontano da me’, il racconto più autobiografico dei 6, quello della mia fuga da L’Aquila, della mia rabbia per ciò che la Natura e l’uomo hanno causato e distrutto, della solitudine improvvisa, del silenzio, del brusio del verso del mostro che ancora sento nitido ronzare in fondo, della ricerca di un altrove, dell’abbandono, dell’illusione di lasciare a L’Aquila tutta la mia disperazione, che invece s’è accomodata sul sedile del passeggero della mia Matiz verde acqua e ha disturbato il viaggio e tutti i giorni fino al mio ritorno. ‘Mai abbastanza lontano da me’ è stato il primo dei 6 viaggi impossibili che ho affrontato e quello che più rappresenta l’intera raccolta perché li contiene tutti. Dev’esserci un motivo forte per partire e quelli dei miei protagonisti non sono viaggi di piacere. Loro non possono far altro che mettersi in cammino, talvolta correre senza più fiato nel tentativo d’inseguire l’unica possibilità su un milione che porta all’obiettivo, convinti che esista. Io sono come loro: tento spesso viaggi impossibili, viaggi indietro nel tempo, nel ricordo, oppure oltre la morte. Non mi arrendo a perdere quanto di più importante esiste per me. I protagonisti della Valigia fanno così, cercano la vita pur scappando dalla loro e senza l’amore non ce la fanno. L’amore passionale, l’amore corrisposto, l’amore che cambia, l’amore che muore, l’amore del mare che non sa tradire in ‘Sms dal mare’, l’amore di Alberto che non sa aspettare, in ‘MutoDentro’, l’amore di Marco, Giulia e Dario che tentano di restare sul filo di un equilibro che non può durare ne ‘Il dolore definitivo’, l’amore della piccola Mia per i suoi sogni che la illudono di poter cambiare la realtà semplicemente colorandola con la magia, in ‘Luci di cera’, un esperimento fantasy dolcissimo che chiude la raccolta. L’amore “a gocce di cristallo” in ‘Quattordici febbraio’. “Cercatelo, perché questa raccolta ne è colma”, scrive Mauro Marcialis nella prefazione. Credevo di aver nascosto i miei frammenti segreti dove nessuno avrebbe potuto mai trovarli e invece mi sbagliavo. Mauro Marcialis è riuscito ad andare oltre le trame e i dialoghi. Ha trovato il baule chiuso a chiave nella cantina delle mie insicurezze, ha scardinato il lucchetto e ha sfogliato le cartoline e le foto del passato, le immagini dei sogni del futuro.
In ‘Una valigia tutta sbagliata’ nessuno dei personaggi si arrende, perché se il passato non possono cambiarlo e il futuro conoscerlo, il presente è adesso e dipende da loro. Questo fine settimana sarò in Puglia per le prime 2 presentazioni, sabato 12 ad Andria, alle 19.00 presso lo studio di comunicazione ArtsMedia, con la partecipazione de Il teatro di Puck, nella rappresentazione scenica di un estratto, e domenica 13 alle 19.30 sarò a Corato in provincia di Bari presso l’Associazione CICRES in Via Aldo Moro 58, con la collaborazione di una libreria dal nome che è tutto un programma: Ambarabaciccicoccò (tre civette sul comò che facevano l’amore…).
Chiunque volesse ordinare il libro può farlo attraverso il sito dell’editore (CLICK) che è la modalità più veloce, oppure attraverso tutte le librerie online (IBS, Libreria Universitaria, ecc. ecc. insomma, le conoscete) e pure quelle fatte di mattoni, con gli scaffali, sempre sperando che al libraio di turno non siano tornate proprio in quel giorno.