Pescata a rubare la assumono e poi, ripescata a rubare, la licenziano

Cassino (Frosinone), 18 mag. – E’ stata sorpresa a rubare qualche pezzo di formaggio in un supermercato di un centro commerciale di Cassino. Una 50enne disperata ed affamata, madre di un ragazzo disabile, si era ridotta a rubare per poter mangiare. Qualche giorno fa’, e’ stata pero’ scoperta dalla sorveglianza che ha immediatamente allertato il proprietario ed i carabinieri. Quando il dirigente del cento commerciale e’ venuto a conoscenza della situazione di disagio che la signora e’ costretta a vivere, non solo ha deciso di non sporgere denuncia ma l’ha assunta nel supermercato. Una storia d’altri tempi questa, che fa onore a chi in un territorio come il cassinate, minato da disoccupazione e crisi economica, riesce ancora ad avere il coraggio di dare uno stipendio a chi ne ha strettamente bisogno.

Fonte AGI

Son belle storie queste qui. Spezziamo una lancia a favore dei direttori dei supermercati. Mica son tutti come il mio Dottore di Supermarket24! Certo è che la tentazione del formaggio tornerà a torturarla finché lei, come un criceto cinquantenne, ricadrà nel fallo. Stavolta però la licenziano e poi le porgono il conto di centoventimila euro: l’equivalente delle caciottine e crescenze prese in prestito e non ancora restituite.

Io sono Zion, piacere!

Mia sorella ha portato a casa una cagnetta e l’ha chiamata Zion che si pronuncia Zaion che sarebbe la città di Matrix, quella al centro della Terra. Zion ha un mese e mezzo e la lingua spugnosa e tiepida che quando ti lecca sembra che ti avvolga, non voglio pensare alla sensazione che mi darà la medesima leccata quando avrà un anno o due e la lingua sarà grande come uno straccio da cucina. È molto elegante, la signorina, ha pure lo smalto alle unghie che sono bianche e alcune nere, come i cuscinetti sotto le zampe che sono rosa e alcuni neri, però piange tanto che questa casa la notte sembra abitata da uno spettro. Le abbiamo messo un cesto con un cuscino che lei usa sì, ma come scalino per raggiungere il divano e là si addormenta.
Mia madre era partita con lo stabilire una serie di regole fondamentali per garantire alla cagnetta una convivenza civile con la sua psiche di casalinga disperata fra cui: Il cane non deve salire sui divani perché quando avrà il diritto di raggiungere il salotto non possiamo rischiare che con le zampe strappi la pelle verde del grande divano, orgoglio della villa. Ebbene, regola depennata. Zion può salire dove vuole, pure sui letti, l’importante è che non la si perda neanche un attimo di vista se no si accuccia e piscia e caca. La fa a tradimento. Sarà perché, come è giusto che sia, non vuole essere guardata mentre cura le sue faccende più intime.
Italia e Nerozza l’hanno accolta con grande affetto. Le mie tartarughe acquatiche che insieme a me compiono gli anni e son vecchiotte loro che spegneranno 4 candeline, io 29, ma si parlava di loro che son vecchiotte non di me che una bambina mi ha dato 20 anni e un bambino 1 anni (tralasciamo quello stronzetto decenne che me ne ha dati 39 che era di sicuro ubriaco) la vogliono dolcemente mangiare. Appena si avvicina all’acquario loro avanzano minacciose scambiandola probabilmente per un bastoncino vitaminico gigante. Ed è proprio la sua forma smagliante (a salsiccia) che le ha fatto guadagnare subito subito il titolo di Miss Magrezza.
Il rapporto che ha stabilito Iker finto labrador con lei è vicino alla rassegnazione passiva. Si fa fare di tutto e indietreggia per paura di farle male. Si abbandona a terra con la salsiccia che gli tira le orecchie e gli salta addosso e gli lecca la faccia mentre lui socchiude gli occhi e talvolta sbuffa. L’altra sera dev’essersi rotto i coglioni pure lui se a una certa è uscito dalla sua cuccia, si è avvicinato alla serranda del garage e dall’esterno ha lanciato due wof woooof! ma due di numero, poderosi e convincenti che l’hanno fatta ammutolire e non ha pianto più. Quella è stata l’unica notte della scorsa settimana in cui ho chiuso occhio.

Supermarket24 al TG di TVuno

La sedia da ufficio rossa con le rotelle su cui abitualmente appoggio il mio didietro quando scrivo, ma pure quando leggo, insomma quando mi siedo (ma va!), ultimamente è diventata un po’ scomoda. Devo fare un po’ d’ordine, o semplicemente acquistare all’Ikea, ma pure al Lidl, un pratico appendiabiti di un verdino che s’intoni allo stile della mia stanza, che possa restituire alla suddetta la sua originaria funzione di accogliere il mio didietro e farlo con la massima professionalità e confort.
Vado un po’ di fretta altrimenti arrivo in ritardo alla prova fragranze con la mia amica Francesca, nonché futura (prossimissima) sposa, che mi farà comprare non uno, non due, almeno tre, ma forse pure quattro o cinque profumi: “Praticamente identici agli originali”, ma che non sono gli originali e costano un terzo. È quel praticamente che mi preoccupa un po’, ma io sono fiducioso. Non vorrà mica gabbare il suo testimone di nozze!
Per tutti gli aquilani, e per tutti gli abitanti del mondo che posseggono Internet vi segnalo che all’edizione delle 13.45 e a quella delle 19.15 del TG di TVuno che è la televisione dell’Aquila, qualcuno parlerà di Supermarket24.
Potete seguirla sul satellite. Si dice così, ma io non saprei spiegarvi su quale dei tanti satelliti che orbitano nello spazio infinito si trovi il segnale. Che poi pare semplice, ma a me non sembra proprio cosa da tutti i giorni farsi una passeggiata fra buchi neri, nane bianche e stelle comete. La vedo più facile in streaming su: http://www.tvunoaq.tv
La tuta spaziale l’ho indossata già, il casco coi tubi ce l’ho in equilibrio sulla testa e son pronto a schiacciarlo sperando che mi entri, la navicella emette fumo da un’ora e mezza ormai fuori il cortile (son motori particolari, ci mettono tempo a scaldarsi). Sta per iniziare il countdown. Uno spruzzo di Acqua di Giò che non è Acqua di Giò, ma è identico e si parte.