Se avete intenzione di metter su un orticello

Se avete intenzione di metter su un orticello variegato nel circondario di casa vostra, da oggi prendete pure in considerazione la marijuana tra le possibili piantine decorative, ma mi raccomando, non utili. Non sono diventato pazzo, forse la Cassazione sì, che ha prosciolto un omino contadino, condannato dalla Corte d’Appello di Ancona a 1 anno e 4 mesi di reclusione più 7 milioni di vecchie lire di multa per aver coltivato piantine di cannabis in un terreno adiacente alla sua abitazione. Contro tale verdetto, l’imputato aveva presentato ricorso lamentando carenza di motivazione poiché: “Per giungere a maturazione e a produrre sostanza drogante, sono necessari altri fattori favorevoli (terreno, clima, etc.) la cui esistenza non e’ stata accertata”. La Suprema Corte ha accolto il ricorso: “Non è rilevabile l’effetto stupefacente in una pianta il cui ciclo non si è completato e che, quindi, non ha prodotto sostanza idonea a costituire oggetto del concreto accertamento della presenza dei principi attivi”. Ci stanno dicendo che quell’uomo è innocente perché quella, finché non matura, è una pianta come un’altra. Quindi, queste persone che l’hanno assolto, hanno valutato che l’omino non aveva affatto intenzione di vendere il frutto delle sue coltivazioni, né farle arrivare a fruttare; che al momento topico le avrebbe recise, come faceva Mortisia con le sue rose, e buttate via. Un bel passatempo coltivare marijuana per poi gettarla nei rifiuti organici prima della maturazione. Chissà perché io non ci credo per niente.
Io dico che la marijuana non dovrebbe poter essere coltivata né fumata, come non dovrebbero esser vendute le sigarette, che non fanno meno male, anzi, come non dovrebbero esser venduti i proiettili o le pistole o i mitra o i fucili. Qual è l’utilità? Non siam uomini che per vivere devono andare a caccia a sparare ai cinghiali selvatici, o sì? Noi i cinghiali li alleviamo mi pare, come i maiali, i capponi, i vitelli, i conigli e compagnia bella, e allora a che servono i fucili, se non a sparare agli uccellini come passatempo? E poi perché agli uccellini sì e alla vicina che prende a calci il cane, o a, che so, Raffaele Sollecito, non si può sparare?
Quando l’uomo capirà l’effettivo vantaggio economico che ne deriverebbe dal vendere le canne – che avrà del vantaggio l’ha capito, ma secondo me non ha ancora ben chiaro quanto, che è tanto, ma tanto di brutto – deciderà che la canna non fa più male, e le disporrà in pacchetti colorati sul ripiano delle tabaccherie. E a Matrix Mentana dirà che è stata una scoperta eccezionale fatta dai nostri bravissimi ricercatori italiani, e inviterà pure Sgarbi secondo me, nella puntata scoop, e Vladimir Luxuria, che mai come adesso è stata così donna, quindi fatemela chiamare Vladimira, per piacere, e Mara Maionchi e pure Morgan che a 4 minuti dall’inizio della diretta della prima puntata di X Factor si sarà fumato un palo della luce del Tevere con tutti i lucchetti dell’amore di Moccia inclusi, se no non si spiega. Ma lui e la Ventura sono abituè di sostanze stupefacenti; guardate il celebre no cioè, sì, ma boh dell’anno scorso. Per la serie: quando non ti viene l’ultima parola.