Stop al televoto! (Il Grande Rene alla riscossa)

Ne avevo di cose da dire su quello che sta accadendo nella classifica dei CD, ma sono riuscito a trattenermi fino a oggi che è uscita pure quella dei libri e allora via a una nuovissima puntata di Stop al televoto!
Spariamoci un po’ di libri (spariamoci proprio, che è meglio). Sorvoliamo sulle prime 3 posizioni occupate dalla ormai arcinota sag(r)a di Twilight (quella erre tra parentesi è di Erotte) e procediamo noncuranti. Al quarto posto c’è Il gioco dell’angelo di Zafòn che se lo vedi pensi che sarebbe ideale per costruirci le fondamenta di una villetta in campagna, assieme ad altri 150 libri di quella mole tipo Anna Karénina, che mi è stato regalato dal ragazzo proprietario della libreria in occasione della mia prima presentazione e che, non si sa perché, sarà per la mia condizione psicofisica instabile, in questi giorni ho trovato il coraggio di affrontare. Appena l’avrò finito (poco meno di 2 anni, suppongo) vi dico qualcosa. Il gioco dell’angelo ve lo consiglio, anche se in quel caso, vista l’impaginazione e la dimensione del font, le 600 e passa pagine sono più volute che reali, se no come facevano a farlo pagare 22 euro? Al sesto posto è tornata la Rowling con la sua nuova creazione che non si chiama Harry Potter e quando finisce ‘st’agonia (col doppio apostrofo)? ma Le fiabe di Beda il Bardo, una raccolta di storie scritte per giovani maghi e streghe. Il libro non so com’è perché di costei non ho mai letto una parola, ma sempre costei se ne fregherà altamente visto che ha venduto più di 400 milioni di copie ed è entrata nel Guinnes dei primati come fenomeno editoriale di tutti i tempi. Sono tornate anche la Littizzetto alla posizione 18 con La Jolanda furiosa e Licia Troisi con Il destino di Adhara al 22esimo posto e in entrambi i casi niente da dire per mia manifesta estraneità. Un grande applauso a Bruno Vespa che dopo una pubblicità martellante che veramente non se ne può più, ci manca soltanto che il suo romanzo mi tamponi per strada e mi chieda pure i danni, è riuscito a entrare in classifica al 25esimo posto con Viaggio in un’Italia diversa. Facciamo un salto nella narrativa italiana e ancora primo da immemore tempo è La solitudine dei numeri primi e Paolo Giordano saluta e bacia tutti da un arcipelago lontano e incontaminato coi pesci pagliaccio e le stelle marine sorridenti perché, grazie a Mondadori che gliel’ha scritto, ora può vivere di rendita fino alla morte. Secondo, Venuto al mondo della Mazza(ntini), no perché se no qualcuno poteva pensare che Valeria Mazza s’era messa a scrivere libri e, considerando la classifica, glielo consiglierei caldamente. Al 10mo posto Un cappello pieno di ciliege (senza i, mi raccomando, perché la Oriana pure dall’Aldilà può permettersi di reinventare le regole della grammatica italiana). Soltanto 23esimo Enrico Brizzi che ci riprova ancora una volta, ma niente da fare. Il successo di Jack Frusciante è uscito dal gruppo non torna, ma lui di libri ne scrive tanti ed è questo che conta. Chiuderei con una constatazione idilliaca. La celebre agenda Moleskine 2009, dati alla mano, sta vendendo più del nuovo libro di Federico Moccia e tutto questo è meraviglioso. Passiamo ai CD. Anche qua c’è una coppia di testa che pare imbattibile, Laurozza Pavesini e Giuseppa Gaetana Ferraglia. Io ho scaricato entrambe e queste sono le mie sensazioni. L’ascolto di Primavera in anticipo mi ha fatto lo stesso effetto di un virus e così ho fatto quello che Avast mi consiglia sempre e cioè rimuovere il file, visto che neanche la quarantena lo voleva. Gaetana non è male e oltre a Novembre che la caattà sa spansa an an astanta (perché lei conosce solo le a) contiene altri 3 o 4 buoni singoli, quindi non ci libereremo della Ferreri per i prossimi lunghi mesi, poi, se va a Sanremo come si dice in giro, allora siamo a posto. Se solo imparasse a rispondere alle domande, l’arte della favella insomma, mannaggia. Attenzione che al terzo posto arriva di gran carriera il Grande Rene con le sue canzoncine natalizie che sale di 7 posizioni superando Tiziano Ferro che rimane quarto perché i Guns nel frattempo precipitano un attimo alla 9. Non ho scaricato l’album di Irene perché io quelle canzoni le conosco da quando alle suore ci obbligavano a cantarle tutte nel corso della infinita notte della Novena, attesa con ansia e panico da tutti i genitori dei bimbi atterriti alla sola idea, perché sai quando entri nella sala della conferenze e non sai se e quando esci. Ricordo che alcuni si portavano la colazione per il giorno dopo, in sacchetti cuki gelo salvagusto. Sono veramente contento per il successo di Anna Tatangelo che dopo la defaillance del debutto del suo nuovo album Nel mondo delle donne in 22esima posizione, questa settimana riesce a recuperare raggiungendo ben il 23esimo posto. Toccata e fuga nei download perché c’è uno che ha superato Novembre conquistandosi la prima posizione che si chiama Luca Butera e la canzone è Wow! che sarà la prima parola uscitagli di bocca dopo aver controllato le classifiche. E sempre per la serie: ma chi è? alla posizione numero 3 troviamo Chiaraluna con la canzone Nel mio paese, che a quanto pare non ha neanche un’etichetta discografica visto che a quella voce corrisponde un vuoto. Chiudo rispondendo a Wendy e a chi come lei mi bombarda di e-mail attanagliato dalla domanda: Gigggi neanche 3 settimane fa era primo, e mo’ addò sta? Ve lo dico io addò sta. Lui che ama la sua Anna non riesce a separarsi da lei neanche un istante e così ha deciso di scendere negli abissi a farle compagnia al 28esimo posto.
Mi sono dilungato pure troppo allora faccio economia nei saluti. Stop al televoto! finisce qua, quindi ciao.