Le tartarughe d’acqua hanno ripreso a mangiare

Le tartarughe d’acqua hanno ripreso a mangiare. Da qualche giorno si lasciavano andare ad espressioni di ribrezzo (e non gli riesce difficile considerata già la predisposizione tendente allo schifato che caratterizza i loro occhi piccoli e la bocca all’ingiù) alla vista dei soliti gamberetti sulla superficie dell’acqua da cui subito si preoccupavano di stabilire una distanza di sicurezza. Poi, che Derrick è schiattato ve l’ho detto ieri e a momenti non lo seguiva pure mia madre che alla notizia divulgata col mio arcinoto tatto: “Ma’ è crepato Derrick!” è svenuta sulla poltrona. L’ho capito che era svenuta perché non russava. E poi non è che possa considerare l’eventualità che una persona mentre parli con lei d’improvviso si addormenti e cada sulla poltrona che per caso stazionava sotto il suo culo. Quindi era svenimento quello. Ringrazio Dio, in un periodo in cui va di moda maledirlo e accusarlo di tutte le proprie sventure (pure i politici lo fanno (maledirlo, dico) e le veline e Mara Venier per la storia della pubblicità occulta. Cioè, lei non può indossare i gioielli che lei stessa ha disegnato? (Sulle dubbie qualità artistiche della Venier potremmo aprire un blog a parte, ma questo è un altro punto.) È come se io non potessi leggere il mio libro, oppure come se Britney Spears al suo concerto non potesse cantare le sue canzoni. Non l’ho tanto capita questa regola). Comunque io Dio lo ringrazio per 3 motivi: primo perché tra un po’ ci pagheranno per mettere la benzina. Quando oggi ho visto che la verde costava un euro e 5 centesimi al litro ho avuto un accenno di erezione e ho scacciato il non troppo lontano ricordo di quando il petrolio costava 150 dollari al barile, e la radiosveglia su impostazione casuale mi svegliava sempre con questa notizia, e io lasciavo la macchina vicino al luogo dove dovevo arrivare e il resto lo facevo a piedi, e m’infuriavo quando mio padre la cacciava e rimetteva nel piazzale oltre il cancello perché così sprecava solo benzina. C’è un vecchio rachitico e curvo che avanza verso la cassa. Lo riconosco. È il mio ex prof di Analisi1 e il fatto che ancora non abbia un suo giaciglio eterno al cimitero mi consola e mi illude che in fondo non sono passati così tanti anni. C’è mancato poco che gli puntassi addosso la pistola della pompa e gli sparassi 4 o 5 litri di carburante sulla sua faccia di merda, che è sempre la stessa di quando a lezione gli suonava il cellulare e lui già completamente rimbambito si metteva il microfono all’orecchio (il gelato, come direbbe Maria De Philips) e diceva: “Pronto”. Avrei concluso lo scherzetto favorendo l’avvicinarsi minaccioso dell’accendisigari luminescente della macchina, così da ammirare stupito e affascinato (col solito accenno d’erezione) lo stuzzicadenti curvo ardere urlante tra le fiamme di uno spettacolare falò umano. Solo che poi ho ritenuto di non sparare sulla Croce Rossa di una vita finita e ringrazio Dio per avermelo fatto ritenere. Ma lo ringrazio pure per un’altra cosa (erano 3, ve l’avevo detto). Per avermi fatto spettatore di una delle scene più divertenti di sempre: un tamponamento nella corsia drive del Mc Donald’s. Apro la finestrella e saluto più cordialmente del solito, perché in questi giorni dovrebbe passare Mistery Shopper. La signora si ferma e mentre chiede delucidazioni sulle confezioni dei polletti arriva uno da dietro di gran carriera e BUUUM! Riesco a trattenere con grandissima difficoltà il riso in gola mentre la guardo e lei mi guarda e io non so che dirle e nemmeno lei. E allora, come se niente fosse accaduto: “Mettici pure una confezione di nuggets da 6 pezzi” poi riflette e aggiunge: “Anzi facciamo 9, che 3 li tiro dietro a ‘sto stronzo che m’è venuto addosso”.
(“Ani’ sai cos’è Twilight?” “Certo che lo so cos’è Twilight!” “E che cos’è?” “Eh, che sarà, una specie di connessione senza fili, no?” Anita, grazie di esistere!)