Occhio agli occhiali!

Sapevo che il vizietto di appoggiare cose sul cofano della macchina nel mentre trovo le chiavi e apro lo sportello, un giorno mi avrebbe punito. È accaduto ieri quando, come al solito, abbandono temporaneamente gli occhiali da vista (mi servono solo per guidare eh!) sul cofano, prendo le chiavi dal marsupio (sì, sono uno dei pochi esemplari sulla Terra ad usare ancora quegli ineleganti, antiestetici, terrificanti marsupi che ti regalano con 2 fustini d’ammorbidente o se ti carichi 25 scatolette per il cane (è il mio caso), ma sono comodi cavolo!), apro lo sportello, mi siedo, chiudo, metto la cintura, aggiusto lo specchietto, infilo la chiave, accendo, ingrano la retromarcia, faccio manovra, poi la prima, e via verso il Mc Donald’s.
Toh, mi son dimenticato gli occhiali. Li cerco mentre guido, sbandando sempre più col crescere del panico. Apro il cruscotto, sempre mentre guido, non ci sono. Perché dovrebbero essere lì se nessuno ce li ha messi? Oddio, vuoi vedere che sono partito con gli occhiali sul cofano? Vuoi vedere che mia madre prima mi squarta, urlando, e poi si suicida gettandosi ripetutamente di testa contro la sua amabile e amata roccera, in giardino? Ormai sono vicino al Mc, tempo per tornare indietro non ce n’è, vado al lavoro sperando di averli dimenticati in casa, con la chiara e contrastante immagine di me che li appoggio sul cofano e poi parto. Alle 17.30 stacco senza aver un solo istante smesso di pensare ai miei occhiali e a mia madre morta tra le pietre (e a me squartato, soprattutto). Chiamo casa.
“Pronto?” Che voce suadente mia madre che risponde al telefono. “Ma’?” “Eh, che vuoi?” Il tono al riconoscermi si fa cupo, sospettoso visto che non chiamo mai. “Ho lasciato gli occhiali in casa?” “No!” “Quindi io, quando sono uscito, li portavo?” La prendo alla larga. “Sì, li portavi.” Il suo tono mi dice che lei già sa tutto. “Ops…” “Li portavi e ora te lo dico io come sono andate le cose.” “…” (Help me!) “Li hai lasciati sul cofano, sei partito, e gli occhiali sono volati per strada.” “È possibile, sì.” “E tuo padre li ha ritrovati sulla statale davanti casa.” (In che condizioni li ha ritrovati? Che faccio, glielo chiedo? Sì, glielo chiedo almeno so se tornare a casa o fuggire in Malesia) “Integri?” “…” “Eh?” “Sì, integri, tu comunque stai fuori di testa!” Riaggancio se no si scarica il cellulare. Immagino mia madre che continua a parlare da sola senza sapere che io, sollevato, sto andando in centro a prendermi un gelato.