“Da questo si vede la falsità delle persone”

Chi sono le persone di cui parli? Non riesci neanche a fare il mio nome? Non puoi permetterti di dire a me che sono un falso. Non puoi mischiarmi alle voci di cui ti contorni. Non puoi, non perché la cosa in sé m’infastidisca, il tuo parere sulla mia persona m’importa quanto sapere cos’ha cucinato la vicina di casa per pranzo, ma perché mi stai offendendo, e offendermi va ben oltre al di là delle facoltà che ti sono concesse. Posso ubbidire ai tuoi ordini, se questo ti fa sentire appagato, se questo azzittisce la frustrazione che ti sveglia la mattina e ti segue fino a coccolare i tuoi sogni nel profondo della notte, ma non azzardarti mai più a sputare sentenze su ciò che mai conoscerai, perché certe parole sono ricoperte di lame, e non puoi farne l’uso che ti va. Devi tener presente chi hai di fronte, devi considerare l’ipotesi che non siano tutti come te. “Da oggi in poi non rivolgermi più la parola, parla con le persone vere, e impara a dire per favore.” Questa è stata, e resta la mia risposta.
Che poi io riesco ad essere immune quasi a tutto, però di fronte a certe uscite crollo, perché in un istante crolla tutto il lavoro che ho fatto su me stesso, negli anni. Come può qualcuno, anche se sei tu, che conti come un due di spade e la briscola è bastoni, pensare, seppur per un minuto, o anche meno, che io sia falso?
Posso essere arrogante, cafone, sfrontato, cinico, stronzo, menefreghista, quello che vuoi, ma falso proprio no. Io in faccia ti sbatto tutto quello che penso. Io rischio la pelle, ma te lo dico. Attento a chi ti sorride, attento a chi ti parla di questo e di quello, e mai di sé. Attento a chi mangia con te, e attento anche a chi dorme con te. Chiediti perché, chieditelo. La tua non è la vita che devo vivere. E non è per buona sorte, sì un po’, ma poco poco, anche quella, ma perché io sono diverso, io ho rispetto per gli altri e per il lavoro che fanno, io sono educato e ho dei valori, io so voler bene e sono sincero. Per questo e molto altro, attorno a me brillano le stelle. Se consideri falso chi ti dice quello che pensa di te, probabilmente con i modi e le parole più sbagliate del mondo, sì, comunque la verità, non hai capito proprio niente della vita. Perfetto così. No, perché falso so esserlo anch’io. Non è un abito con cui mi sveglio, ma so indossarlo all’occorrenza e con chi vuol vedermi vestito a festa. Quindi stai tranquillo, da oggi riuscirò persino a sorriderti. Vedrai che non ci sarà più nessuna discussione, vedrai quanto andremo d’accordo.