Un SMS mi notifica un nuovo messaggio in segreteria.
Chiamo il numero per ascoltarlo.
Ha un nuovo messaggio.
Sarà come al solito mia nonna che vuole sapere se i rituali magici che mette in atto nella sua camera da letto, in collaborazione con le più potenti entità amiche sue, stanno sortendo un qualche effetto benefico sulla mia vita altrove.
Nuovo messaggio da 340…
Oh mio… Dio! Non è lei.
Il respiro si azzera già alla terza cifra.
o… o… 3…
A ogni numero che la voce scandisce sento scivolare via dal mio corpo linfa vitale. E’ Madre. Non ci sentiamo da diversi giorni. Stranamente.
Ecco. Sento il fruscio dall’altra parte. La televisione in lontananza. Riconosco l’atmosfera della cucinetta aquilana. Starà sfruttando la pubblicità di qualcuna delle sue trasmissioni preferite per parlare col primogenito, in attesa della notizia straordinaria del ritrovamento di un cadavere in diretta.
– Matteo? Matteooo? – urla, come se alzando il tono di voce potesse coprire una distanza maggiore.
Silenzio. Aspetta una risposta da me che non può arrivare. E poi un interrogativo che pone a se stessa, e una drammatica conclusione immortalata dalla mia segreteria telefonica.
– Questo non risponde. Fosse morto?… Va be’ – dice e riaggancia.
Fine del messaggio. Per riascoltarlo digiti…
Fosse morto? Va be’?!
…
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