Parte la suoneria di Profondo Rosso, quella abbinata al numero di Madre.
– Pronto?!
– Matteo… sei tu?
– Madre, ma non mi riconosci?
– Scusa, è che sei lontano da così tanto tempo che è normale che abbia qualche dubbio.
-…
– Sai, qui si sente molto la tua mancanza.
Sento una lacrimuccia nascere e crescere. Allora rido con fragore per nascondere questo imprevedibile accenno di commozione.
– Dai che è arrivata l’estate ormai. Fra poco torno!
– Ma che è arrivata che stiamo a marzo!
– Ma quale marzo che stiamo a maggio! – ribatto nel tentativo di farle sembrare di meno il tempo che manca.
– Ma quale maggio che domani è Pasqua! – esclama lei. – Vedi di riprenderti. Mi sa che lavorare in mezzo ai pupazzi ti ha mezzo scemito.
– (In mezzo ai pupazzi) …
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