È chiaro che, se ogni mezza finestra di Explorer o Firefox o tutti e 2 che apri, la seguono altre 78 in sequenza isterica, che più le chiudi e più si moltiplicano, come i gremilins con l’acqua, qualcosa che non va c’è. Il PC s’impalla mentre qualcuno, un’entità, vuol farmi scaricare suonerie o materassi o iscrivermi al nuovo forum di Anna Tatangelo canta Mogol, che compone Mina, che non si fa più vedere (e meno male). Chi pensa che sarà ospite a Sanremo sbaglia di grosso, a meno che non consideri un’ospitata l’apparizione ectoplasmatica, in un collegamento lampo che dovrebbe fare dalla sua baracca in Svizzera mentre inforna la peperonata, che in prima serata è un po’ pesantuccia, è vero, ma il suo stomaco a prim’occhio, dimensionalmente parlando, mi pare abituato. Comunque AVG ha fatto una scansione di 4 ore e 12 minuti. Non so se è chiaro, 4 ore e 12 minuti, per non trovare una ceppa leppa. Il computer è pulito, tutte le funzionalità attive, andiamo in pace e rendiamo grazie a dio. La pallina azzurra di Avast gira che ti rigira, per la serie: Credici pure che ti sto proteggendo. Intanto i Gremilins non smettono di moltiplicarsi e io decido di far qualcosa perché, se stuzzicano un cracker dopo mezzanotte diventano cattivi e son cazzi. Mi scarico tutti i programmi che combattono i malware. Non parlo di 2 o 3, ma tutti ok? E se di milioni di miliardi di spermatozoi soltanto uno arriva a sfondare l’ovulo, di quei programmi soltanto uno ha relativamente funzionato. Il nostro eroe si chiama Malwarebytes che con una scansione rapida di 9 minuti mi ha acchiappato 37 file infetti e pure un trojan che ha, senza troppi indugi, spedito in quarantena. Le finestre pare non si aprano più tranne un paio una decina di minuti fa che devo capire ancora perché, ma un paio è diverso da 78 al minuto e allora mi sento meglio.
Ieri c’era la neve e il ghiaccio ed era tornato il Natale, dopo il sole dell’altro ieri e il Natale di 3 giorni fa, ma al cinema ci siamo andati lo stesso, nonostante qualcuno si sia tirato indietro all’ultimo momento; non prima di partire, no, arrivati al cinema, capito? A mezzo metro dall’ingresso ha deciso che era troppo rischioso, ché poi non riusciva a salire fino a casa sua nonostante le gomme termiche, neanche si trovasse a dover intraprendere l’attraversamento della Terra di mezzo del Signore degli anelli ghiacciata, con tutte le pericolose creature annesse. Allora c’ha riaccompagnato al Mc Donald’s a riprendere la mia macchina, perché stavamo con la sua, sì, nella quiete atmosfera di urla incontrollate (le mie). No perché a me ‘ste cose dan fastidio neanche poco. Non è che ha cominciato a nevicare all’improvviso. Tu lo vedi com’è la situazione e decidi cazzo. Fortuna che ho istallato, in meno di un minuto e mezzo, 4 tavole da snowboard al posto delle ruote, e io e Wendy siam giunti in tempo lo stesso, perché ieri sera al cinema non c’avrei rinunciato neanche se fosse arrivato il Big Sasso in persona. Ex è molto carino. A parte che pensavo fosse il seguito di ET, sarà per via dei cassetti della memoria di cui parla Gerry Scotti. Claudia Gerini mi fa ridere e trovo diventi sempre più brava. Bisio, che mi è antipatico a pelle (se avessi saputo che era uno dei protagonisti, sarei andato a vedere Questo piccolo grande amore per la seconda volta, arrecandomi così una morte dolorosissima) stavolta m’è piaciuto. Era tutto molto indovinato: la costruzione della trama, i piccoli colpi di scena. È una bella botta di allegria, ma non di quella comicità idiota alla Boldi, per intenderci. Fa riflettere sulle storie che finiscono e su quelle destinate a durare, che non le sai riconoscere, ma che, se ci pensi, son diverse.
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