[X] Weekbook. Vanessa Diffenbaugh nel bagno turco con me

Mi manca l’aria. Ehi voi, dove avete nascosto l’aria? Ohmioddio, ridatemela! Mi convinco che sia tutto normale, visto che mi trovo in un bagno turco. Non so ancora chi sta per fare il suo ingresso, chi vorrà proprio me. Incredibile! Intanto, col culo appollaiato sulle piastrelle e gli occhi al soffitto costellato di bastoncini colorati, mi godo l’atmosfera deliziato dal cinguettio di un uccellino che neppure sulla spalla di Alex Del Piero, con le tette della Chiabotto a mezzo metro, dimostrerebbe tanta gaiezza. Il portale si apre. Una figura femminea dai lunghi capelli lisci avanza, prima lentamente e poi con passo sicuro, come se mi conoscesse.
Sarà per via del vapore che non facilita la visibilità, sarà per i litri di liquidi che ho perso assieme alle forze e alla lucidità, sarà perché non mi aspettavo di incontrare Vanessa Diffenbaugh nel bagno turco di un hotel di Porretta Terme in provincia di Bologna (a 30 metri esatti dal ristorante in cui hanno risucchiato dal mio conto corrente 465,70 euro invece che 46. È così evidente che i maroni ancora non smettono di vorticare?), fatto sta che non la riconosco.
“Matteo Graimaldo? La ragazza alla reception mi ha detto che ti avrei trovato qui.”
“(Sarebbe G-R-I-M-A-L-D-I, con la i finale e senza a) Sì, sono io.”
“Salve, mi chiamo Vanessa Diffenbaugh (finalmente ho capito come si pronuncia il suo cognome. Non chiedetemi di ripeterlo però, perché è tutto uno sputacchiare) cercavo proprio te. Ho scritto…”
Il linguaggio segreto dei fiori, porcadiunavaccagrassaincalorevogliosadisessoscatenatoconuntoroinsaziabiledigranlungapiùanzianodilei!”
“Come dici?”
Per fortuna non conosce l’Italiano e quindi non coglie la forma di espressività popolare che ho fatto precedere al punto esclamativo. Tutto il dialogo fra noi avviene in Inglese. Io mi son premurato di tradurlo, cercando di restare fedele all’originale.
“Dicevo… so bene chi è lei, complimenti! Ma cosa ci fa qui?”
“Sto facendo il bagno turco, che domande!”
“E come mai cercava proprio me, Vanessa?”
“Perché vorrei essere intervistata all’interno della tua rubrica 4 Chiacchiere (contate) con…”
Ma questa è completamente pazza!
“È davvero sicura? Voglio dire… il suo romanzo staziona nella classifica da tipo 200 settimane, ha venduto qualcosa come 300mila copie solamente in Italia. Ha appena ceduto i diritti in America per oltre un milione di euro. Sono uscite recensioni su tutti i più importanti giornali del mondo ed è stata intervistata da radio e televisioni nazionali e internazionali. Cosa se ne fa di 4 domande di numero, poste da uno che non è un giornalista, non è uno scrittore, non è… insomma… cosa?”
“La verità è che da quando hai intervistato Federica Manzon e quella gran figa di Giorgia Wurth, mi sono detta: loro sì e io no? E che sono io figlia della merda?! Sapessi che rabbia a sentirmi un’esclusa… Così ti ho cercato per tutta Italia e adesso voglio partecipare alla tua rubrica! Fammi una domanda, ora!”
“Così, su 2 piedi e avvolto dal vapore, mi coglie un attimo impreparato…”
“Chiedimi che volevo dire con questa storia del linguaggio segreto. Dove l’ho scoperto. Come impiegherò tutti i miliardi che sto incassando. Quali sono i miei progetti futuri. Se mi serve un interprete per parlare coi fiori… Qualunque cosa porca paletta fiorita!”
“Signora Diffen, le mie sono domande mirate, proprio perché le chiacchiere sono solo 4 e allora vanno ben scelte. Ci devo pensare e questo posto non mi facilita il compito.”
“Allora usciamo da questo inferno e infiliamoci nell’idromassaggio. Vedrai che un bel bicchiere di tisana depurativa stimolerà la tua curiosità.”
E così posso presentarvi l’intervista più importante di tutta la mia carriera di non-giornalista. Signore e signori ho il piacere di ospitare sul mio divanetto virtuale a forma di penna piumata Vanessa Diffenbaugh. (Per leggere l’intervista cliccate qua!) Ora posso andare in pensione. I politici maturano la pensione con un giorno in Parlamento, io con un’intervista fatta bene.
Naturalmente non è andata proprio così come da me raccontato. (Prima che mi arrivi un  jet privato carico di querele, è bene che lo specifichi.) Tutto il merito è della redazione di Sololibri.net e dell’ufficio stampa della Garzanti, così gentile da attrarre la signora Diffenbaugh nella mia trappola. Spero di aver fatto cosa gradita, come si dice. Grazie anche alla traduttrice, senza di lei nulla sarebbe stato così com’è, chevvelodicoaffà! Un grazie di cuore alle affezionate lettrici e collaboratrici di Sololibri.net, per aver contribuito con le loro curiosità ad arricchire l’intervista. Per ultimo grazie alla signora Vanessa, che non leggerà il mio ringraziamento, ma lo dico lo stesso, perché fa un certo effetto sapere che dall’altra parte c’è una che fa quello che vorresti fare tu, moltiplicato per 100 miliardi.
Badate, ho arrotondato per difetto.

22 commenti su “[X] Weekbook. Vanessa Diffenbaugh nel bagno turco con me

  1. “Il linguaggio segreto dei fiori” lo sto leggendo adesso.
    E’ una lettura affascinante. Per dirla con le parole copiate e incollate da una recensione: è un bel viaggio nelle solitudini personali e nel percorso delicato e sospeso che si percorre per uscirne.
    A finire, ho già pronto “Supermarket24” 🙂

  2. mannaggia! “Il linguaggio dei fiori” l’ho girato e rigirato in mano in ben due librerie e ogni volta l’ho riposato senza acquistarlo. Dopo aver letto la tua intervista ora mi pento del non acquisto, ma c’è sempre tempo. Invece adesso so quale libro, tra i tre natalizi, devo regalarmi sotto l’albero e…comincio con “Non farmi male”.
    Mi piace colloquiare con gli scrittori dei libri che leggo, quindi poi magari…ti intervisto io 🙂
    Ho letto la tua sostanziale e sostanziosa intervista a Massimo Maugeri: è una bella penna e il suo “Identità distorte” l’ho apprezzato.

    • Vince, vizi e stra-vizi! 🙂

      Marirò, anche secondo me la scrittura di Massimo merita. Ti ringrazio per la fiducia, allora aspetto un tuo parere! Un abbraccio grande

  3. Ho letto parecchie cose a riguardo della Diffenbaugh ma non mi sono mai interessata al tuo libro.
    Quasi quasi lo recupero in biblioteca.
    PS: grande cosa il bagno turco.

  4. ‘Spetta un attimo… Ma tu sei Matteo Grimaldi, quel Matteo Grimaldi???!!! Il famoserrimo scrittore???!!!
    Oddìo, come ho fatto a non accorgemene prima?! Vero che i miei livelli di rincoglionimento ultimamente sono decisamente alti, però…
    Oddìo, sì che è lui!!! A me i sali… !!!
    Ihihih… ;P

    P.S.: Ah, la scrittrice citata… So mica chi sia! 😀

    • Vince, mannaggia la miseria mi tocca rimproverarti perché non fai i compiti! Tutte le settimane, precisamente il lunedì, devi aprire la classifica dei libri più venduti a questo indirizzo (http://www.ibuk.it) e apprendere la materia! Lunedì prossimo ti interrogo!

      Giovy, è piaciuto tanto anche a me. Ci sarei rimasto per un giorno intero. (Poi mi avrebbero raccolto e portato a casa in un secchio.)

  5. Haha! Complimenti! Io veramente confesso di non averla mai sentita prima, apprendo da te che è una scrittrice di grande successo. Letto l’intervista, bravo eh…e però continuo a immaginarvi nel bagno turco! Cosa vuoi, effetti collaterali di leggere post di uno che scrive bene… 😉

    • Miss Fletcher, sei una maliziosona tu! 🙂

      Mammamsterdam, più che l’intervista mia, che è l’ultima delle ultime, direi le classifiche da 4 mesi a questa parte. E’ stata anche prima per diverse settimane. La cosa fenomenale è che ‘Il linguaggio segreto dei fiori’ non ha toppato in nessuno dei 30 paesi in cui è stato pubblicato.

      Niko, prego! Un abbraccio!

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