Strani accoppiamenti fra automobili

Ieri sera Firenze era bellissima. Non che gli altri giorni non lo sia, ma ieri sera di più. Anzi, maestosa, come direbbe il bambino dei cigni. Per lui i cigni sono maestosi e non c’è verso che siano altro. Non grandi, bianchi, eleganti. Nulla di tutto questo. Maestosi. Fissava quel cigno ipnotizzato, poi si voltava ad ammirare i fuochi nel cielo e di nuovo gli occhi al cigno che giocava con l’acqua. La gente si è riversata sulle strade per festeggiare San Giovanni, il patrono di Firenze. I ponti della città e i lungarni da lontano sembravano canali percorsi da formiche che si fermano quando arrivano a una buona visuale sull’Arno, da cui sarebbero partiti, di lì a pochi minuti, i fuochi. Mentre tentavo di raggiungere il ponte che sta dopo il ponte che sta dopo ponte Vecchio (non ponte Vecchio, non quello dopo, l’altro ancora, insomma. Come si chiama leggetelo sulla cartina),  sono stato quasi investito da due scooter che sfrecciavano sul marciapiede, nella direzione opposta. Mi hanno anche urlato contro qualcosa. Ed io che ero rimasto all’idea che sui marciapiedi i pedoni potessero sentirsi tranquilli, senza temere di perdere l’uso di una gamba sotto un cerchione all’improvviso. Invece Firenze dev’essere regolamentata da un codice della strada alternativo.  Ho notato, per esempio, che ai semafori, quando scatta il giallo, le automobili inchiodano. Per il sottoscritto, che ha sempre cercato di sfruttare pure i primi decimi di secondo del rosso pur di attraversare e non dover aspettare ancora, è una cosa strana, questa che, alla prima occasione, lo porterebbe di certo in groppa all’utilitaria antistante. Nonostante l’immagine di cavallerizzi e cavalli rievochi pensieri sessualmente stuzzicanti, in tal caso non credo che ne godrebbe particolarmente né la mia Matiz verde acqua né tantomeno quella del tipo che come minimo mi spacca la faccia a pietrate focaie. Un’altra cosa strana che ho notato – strana sempre per il suo essere aliena dalle mie abitudini, come sarebbero strane le dimissioni di Berlusconi o l’ascesa al Paradiso del signor sua maestà illustrissima Benedetto Papa –  è legata alle strisce pedonali. Hanno un potere sugli automobilisti fiorentini che neanche il Triangolo delle Bermuda coi vascelli risucchiati. Se sul ciglio di una strada, può essere una qualunque, anche una tangenziale su cui sfrecciano come razzi (un’autostrada è poco calzante come esempio. Non mi pare di aver mai visto strisce pedonali in autostrada, che se accosti per soccorrere un’automobile incidentata e ti beccano, ti levano la patente finché campi ( e dubito che te la ridiano nell’Aldilà). Per la serie: Hai appena fatto un incidente in autostrada? Muori pure e grazie per aver scelto Autostrade per l’Italia!) appoggi il piedino sul bianco della prima striscia pedonale, l’automobile in arrivo si paralizza e scorgi un sorriso dietro il vetro che ti fa cenno di passare. Io, quando guido, tendo all’abbattimento degli ostacoli che bloccano il passaggio. Trovo sia una pratica veloce e logica. Io devo passare lì, tu stai in mezzo alle palle, io ti abbatto. Lo diceva anche un proverbio che parlava di sbarazzarsi dei macigni che impediscono di procedere sulla strada della vita. Io lo faccio pure con le persone e non è che stia a badare se il terreno sotto i loro piedi sia tutto nero oppure zebrato.
Ho visto anche giovani sull’autobus cedere il posto agli anziani che non sempre gradiscono il generoso gesto. La vecchia di stamattina a Stefano (che c’è venuto a trovare da Avezzano, grazie per la giornata e per il flurry smarties!) che si era alzato per farla accomodare, ha risposto: “No grazie, sto meglio dritta!”
È per questo che io non mi alzo mai, quando sto sull’autobus. Anche perché pure io comincio ad avere una certa età che, tra pochi giorni, verrà incrementata di un’altra unità. E io a festeggiare resto qua. Me lo devo.

12 commenti su “Strani accoppiamenti fra automobili

  1. guarda, non parlarmi di attraversamenti pedonali! Hanno appena aperto l’ennesimo Esselunga in pieno centro del paese e ci sono le strisce per far attraversare la gente a circa 2 metri l’una dall’altra lungo la strada, roba che uno lo salvi, ma appena riparti ne ammazzi un altro…allora tanto vale non fermarsi nemmeno per il primo, dico io! ;)! Mia sorella quando sale in macchina e guido io dice che “esce la milanese che c’è in me!”…evidentemente però succede anche in altre parti d’Italia (ma non a Firenze!)! :)!

    Ciaoooo, Taenia

  2. Uno dei motivi per cui sempre più auto frenano con decisione al giallo è l’installazione recente di semafori con rilevatore di passaggio col rosso: tieni da conto questa informazione.

    Preciso che non tutte le strisce sono uguali, dipende dalla strada e dal traffico; però è vero che se attraversi le auto frenano invece di scansarti di lato.

    Vera la faccenda dei posti a sedere sull’autobus.

    Ciao

  3. rac, grazie! (Immagino le tue buone maniere… “Alzati vecchia, e porta il tuo culo lardoso lontano da qui, ché devo sedermi io!”

    morgana, pure io. Sì sì!

    rompino, mia madre non sa neanche leggere un sms figurati il mio blog.

  4. allora mettiti al riparo quando passo in bici, non amo frenare…

    rompino

    p.s.

    tua madre (se legge) non sarà molto contenta di questo ma… possibile che ti vedo ora alle oblate seduto al bar a chiacchierare anziché studiare?

    aspetto con ansia un post su jacko. partecipiamo commossi.

  5. ahah anch’io a volte passo pure con il rosso sperando sui i riflessi non pronti del guidatore di fronte. Idem con i pedoni: faccio un breve calcolo mentale tra la loro velocità e la mia: se sono troppo lenti premo sull’acceleratore e via.

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