Pensieri crudeli

pensieri crudeli

È proprio quando ti senti al sicuro, cullato dall’atmosfera conciliante di un personaggio quasi familiare, che Ugo Riccarelli ti trapassa come un fulmine da parte a parte. Pensieri Crudeli è un album di ordinate istantanee di paure inarrestabili. Tremende cattiverie celate da vite che si confondono nella normalità, fino al momento in cui tutti gli equilibri si spezzano e irrompe il germe del caos. È un libro impietoso, che lascia largo spazio ai sentimenti, ma quasi mai a quelli buoni. Un libro rapido e intenso, come pezzi di vita che s’incollano ai ricordi; che entra abbondantemente in una tasca di jeans, e ferisce con la crudeltà di poche pagine affilate.
I protagonisti sono uomini comuni che si ritrovano a fare i conti con un’esistenza da far quadrare, perché i loro desideri non s’incastrano mai perfettamente con i pezzi di realtà intorno. Ciascuno attraversa una situazione di instabilità e cerca di dominarla; c’è chi vi riesce con coraggio e chi con frustrazione. In tutte le storie irrompe un elemento perturbante: un pensiero inatteso, che ammutolisce come un tradimento confessato.
Il piccolo di Con, silenzioso, quasi una comparsa prima di farsi attore principale, con una sola battuta che dilania. Mozart e la sua voglia di non vivere più giornate che non gli sono mai appartenute, chiuso in stanze sempre più strette e soffocanti. Le sue note, impossibili da ignorare, respirano aria succhiandogli via tutta la libertà; ossessione come l’arte per il vero artista. Marco, che vorrebbe semplicemente riportare il tempo alla spensieratezza dell’amore passato, e scrive a Paola, pur sapendo che quella sarà solo carta sprecata; perché una lettera senza risposta non sa consolare, figuriamoci restituire la felicità. L’Uccisione di Babbo Natale ha per protagonista ancora una volta un bambino, che deve abituarsi, senza possibilità di scelta, all’idea di una vita nuova, in un quartiere in centro con un imponente palazzone davanti alla finestra della sua stanza. È la notte della Vigilia, e lui sa bene che Babbo Natale non esiste, ma non è suo padre quello che quest’anno lascerà qualche dono sotto l’albero, e tutto questo non gli piace affatto. Eppure deve abituarsi, come al solito.
Undici storie che scavano nell’altra faccia dell’essere umano: quella dietro, quella buia, quella che non subisce le limitazioni del pensiero sociale. L’unica totalmente vera, come il dolore senza freni. Fino ad arrivare al culmine segnato da Pensieri Crudeli, racconto finale che dà il titolo alla raccolta. I pensieri prendono vita e si fanno autonomi; si alimentano fino ad esplodere in desideri che dovrebbero perdersi nell’aria e invece trovano immediata realizzazione. Uno dopo l’altro in una lunga serie di morti, costrette dall’efferatezza di un destino cinico che traduce in realtà il volere rabbioso più intimo, quello dello sfogo di un istante.
Un libro dettato da una ricerca stilistica profonda, che ci fa conoscere un Ugo Riccarelli nuovo, che si discosta dall’abituale stile denso di passato e intrecci tipico dei suoi romanzi, per percorrere la strada della fulminea immediatezza narrativa. Flash da tenere bene a mente. Perché: “dei pensieri non siamo responsabili, crescono dentro di noi come erbacce, che lo vogliamo o no”.

4 commenti su “Pensieri crudeli

  1. Frazzy, così non vale però. Ora mi tocca star qui a leggere e rileggere il tuo commento per l’eternità. (Commosso) Il mio nuovo libro è pronto, impacchettato, e sta per partire alla volta di 30 editori. Ho alzato un po’ il tiro. Speriamo bene. Grazie davvero.

  2. bello.. e bella la tua descrizione.. potrebbe essere il libro giusto per ammazzare l’attesa estenuante del tuo nuovo libro, di cui il mio fidanzato, ormai assolutamente tuo fan, continua a chiedermi!! P.S. Ma lo sai che l’altra sera ha finito l’ultimo di Ammaniti, che anche lui adora, e mi fa: “Bellissimo, ma sai che mi piace di più come scrive Matto!”.. 🙂

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