Niente.

È tempo di vacanze, per chi le farà. Comunque è tempo. Non per me.
Da qualche anno m’impongo, senza neanche troppi sforzi, di passare l’estate qua, ad aspettare che tornino tutti. Per ricominciare la stagione; e alla fine non cambia mai niente. Non c’è un motivo tangibile, una reale sofferenza o problematica da scavare. Non mi va e non ne sento la mancanza, anche se aspetto il tempo, e dal tempo novità. Penso sia uno stato di adesso, o di questo momento della vita.
Qualche pomeriggio fa, camminando per il corso, ho incontrato una ragazza che non vedo quasi mai. Potrei direttamente dire mai se non l’avessi incontrata quel pomeriggio, e l’anno prima, e poco altro ancora.
“Come va?”
È una domanda alla quale di solito mi viene spontaneo rispondere: “bene!”, invece a lei rispondo: “la solita!”.
“Vacanze?”
“Niente.”
“Università?”
“Niente.”
Resta zitta. Io penso che forse sto risultando davvero troppo antipatico oltre che poco socievole. Non è mio intento. È che non so cosa rispondere oltre quel niente. E allora aggiungo: “a qualunque domanda ti rispondo niente.” .
Lei riflette, elabora e: “ah ecco! E il libro nuovo?”.
Sorrido, almeno quello; prima del terzo e definitivo: “niente!”.
Buona passeggiata, e robe simili, e ciao.
Rifletto sull’immutabilità delle cose. Che si ripetono e continueranno a farlo fino ad un certo punto, in cui tutto si stravolgerà e bisognerà decidere in pochi istanti. Ho un po’ paura di quel momento, che comunque attendo, se sarà uguale a come lo vorrei. Credo di possedere le armi giuste per preservare i particolari da difendere. Fare attenzione alle priorità e agli affetti. Non penso che, qualunque cosa dovesse accadere, saprebbe trascinarmi lontano convincendomi a dimenticare, o anche solo trascurare ciò e chi amo. Per questo lo aspetto. Perché è una soluzione per me e la mia vita. Il cambiamento che spazzi quel niente. Qualcosa da raccontare quando tutti ce l’hanno. Che non sia inventata come un buon romanzo. Che sia mia, e della quale possa andare fiero.
 
M.    
 
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47 commenti su “Niente.

  1. però poverina…non deve esserci rimasta troppo bene a sentirsi rispondere solo “niente”… comunque grazie della visita, torna presto…

  2. ..io non ho mai avuto paura di quel ‘niente’..oggi hanno tutti qlcosa da raccontarti..anche se non richiesto e spesso nemmeno così interessante..e in un ambiente come qllo dei blog..è più che palese..

    ..nel mio caso rispondere ‘niente’ significa che grazie al cielo tutto va bene..ma forse è vero..aspettiamo un po’ tutti che qlcosa ci investa..che ci stravolga la vita..in meglio ovviamente..con qll’espressione un po’ stupita..e pronti a veder sorgere l’alba del nuovo giorno..

    con qsto tuo post..e qsto mio commento un po’ melenso e un po’ privo di contenuto..mi è venuta in mente una frase di una canzone degli Afterhours..”hai la rivoluzione in te”..

  3. Hihihi…Scusa: gergo locale. In tega, cioè in fase di riflessione sulla propria vita, spesso e volentieri accompagnata da un filo di insoddisfazione.

    Un bacio

    Luna

  4. Luna70, dipende dalle proposte a pagamento e dalle case editrici. E spesso il discorso è molto diverso per libri anche all’interno della stessa casa editrice. Crepi e in bocca al lupo a te.

  5. Frazzy, anch’io ci penso spesso, solo che quasi mai i piccoli mutamenti mi soddisfano. A conti fatti dico. Alla resa, quando si tira la linea e si fanno i bilanci. Un bacione maghetta!

  6. Gab, che poi è vero. Magari uno ha dentro qualcosa che per lui vale tutto, o almeno parecchio. Poi la racconta per gioire e gioisce da solo. A questo punto è meglio dire niente a tutti e tutto a chi vale.

  7. Patty, vengo a dare un’occhiata, anche se sinceramente non sono proprio la persona adatta a risolvere i misteri. Considerato che una volta mi sono perso al centro dell’Aquila. O_o

  8. Credo di aver attraversato nella mia vita una fase simile a quella da te descritta. Ero in attesa che qualcuno o qualcosa mescolasse le carte della mia vita. Senza rendermene conto, però, avevo smesso di giocare. probabilmente toccava a me. Mi ricordo ancora il torpore di quei giorni. E’ stato tanti anni fa. P.S. magari quello che dico non ha niente (vedi come ricorrono i niente? ) a che vedere con te!! Ciao

  9. Anch’io quando mi chiedono come va tendo a rispondere “bene” anche quando magari bene non va proprio! In bocca al lupo per il tuo romanzo! Sai, sono un’autrice esordiente anch’io ma ancora non ho pubblicato nulla. Finora ho solo ricevuto proposte a pagamento e non so se mi va. Prima preferisco tentare altre strade, poi se proprio fossi disperata…. chissà! 🙂

    Un saluto.

  10. ho la stessa sensazione di niente.. ma credo che sia tipica di chi cerca i cambiamenti forti, stravolgenti.. i piccoli mutamenti ci sembrano nulla, ma in realtà ci sono.. basta un nuovo libro letto, un nuovo film, una nuova canzone.. in realtà cambiamo impercettibilmente ogni singolo istante, solo che noi aspettiamo il grande cambiamento, la svolta, il nero che diventa bianco e non vediamo che il nero sta lentamente ingrigendo.. è così.. in pochi momenti di lucidità della mia vita me ne rendo conto. Baci matto mio, Frazen

  11. matteo!

    a me diverte. dire “niente”. e poi magari dentro ho qualcosa di molto diverso rispetto al niente. magari l’opposto. chè poi alla gente il mio qualcosa, anche se c’ho qualcosa, può anche apparire come “Niente”(anzi, forse il più delle volte), quiiindi mi dico: perchè logorarsi inutilmente? a volte mi capita davvero che esternamente non ci sia “niente”, eppure dentro ho un bel po’ di roba che potrebbe farmi dire il contrario. a me pare divertente, mattè. pensaci.

    a me ‘sto paradosso fa divertire, facendomi riflettere – e mi fa riflettere, facendomi divertire. a volte mi rende triste, però fa comunque riflettere. il che non è mai “niente”, appunto 😀

    ok, sono una fan del paradosso. s’è capito, èvveeeero?:D

    baaaaaci,

    gab

  12. stasera il tuo blog mi ha permesso di confidare ancora nella speranza di incontrare persone interessanti che valga la pena di ascoltare…questo non è niente.ciao

  13. Ciao Matto! Io in questi giorni, come diversivo, mi sto divertendo a fare “l’esploratrice”. Considerato che normalmente mi perdo in un bicchiere d’acqua, ti puoi immaginare quanto vado lontano, ihihih!!!!!!!!!! :-))))) Vieni sul blog, così mi aiuti a risolvere il mistero del passaggio a nord-ovest? 😉 Patty

  14. niente non è nulla, anche il tutto, se ci pensi è niente e se ci pensi ancora meglio, il niente è preferibile al tutto poichè ti apre mille possibilità, al contrario non puoi che chiuderle o eliminarle.Il nulla, invece, non ci appartiene , per il momento! baci

    anch’io non vado in vacanza, a settembre, però, andrò in ritiro in un monastero(non cattolico)

  15. Luna, il matto è spesso in tega (anche se non sa che vuol dire). Sfatiamo il mito dei matti felici, perché non lo sono quasi mai, anche se lo sembrano spesso. Un bacio. 😀

  16. è la prima volta che ti leggo! e ho letto solo questo post a dir la verità…intanto mi piace molto il tuo modo di scrivere…e questo non è niente!:-)

    tornerò a trovarti un abbraccio e grazie per essere passato da me!

    ti linko

  17. Amelia, Elly verrà presto licenziata. Stamattina non ha svegliato la Stanza, come fa tutti i giorni. Voglio proprio vedere come si giustifica stavolta. (So andato!) O_o

  18. oddio c’ho la stessa malattia…la nientite! C’ho un paura folle di incontrare gente che non vedo da un pò, odio quel “come va?”…e detesto l non aver nulla da raccontare!! Se t’avanza un “qualcosa” tienimi presente…

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