Io so dove vanno a scuola i vostri figli

Non so perché, ma questo lunedì mi sento di mandare un abbraccio virtuale a tutti i lavoratori (veri), quelli che hanno le mani e le braccia e la testa rovinata. Non è una frecciatina a chi non fa un cazzo dalla mattina alla sera, è un abbraccio (e pure una stretta di mano) a chi invece dalla mattina alla sera non riesce a trovare un quantitativo di tempo degno per rilassarsi, divertirsi, fare il padre, o il marito, o il figlio, o l’amico come andrebbero fatti e come vorrebbe. Comprendo lo shock da inizio settimana e vi sono vicino, ecco.
Dopo questo incipit slegato da tutto, vi segnalo 2 cose. La prima è questa mezza paginetta su qlibri che a quanto vedo è un sito dove chiunque può scrivere una piccola recensione di un libro, e visto che da poco è stato inserito anche Non farmi male e visto pure che tanti lettori della Stanza per libera scelta (pochi) o costretti dal terrificante padrone del blog (tutti gli altri) si sono ritrovati a leggerlo, se a qualcuno va di scriverne 2, 3, 500 parole, che gli sia piaciuto o gl’abbia fatto schifo (siete liberissimi, ma ricordatevi che io so dove vanno a scuola i vostri figli) mi fa piacere.
A proposito di recensioni di libri qualcuno saprà che me ne occupo anch’io. Ho scritto per diversi portali e adesso lo faccio per SoloLibriPUNTOnet (ecco la seconda cosa). Questa è la mia pagina personale (notare la foto col sorriso finto, come dice Falcon) dove di volta in volta saranno pubblicate tutte le mie recensioni cominciando da Everyman di Philip Roth e (l’orribile) Con le peggiori intenzioni di Alessandro Piperno. Date un’occhiata a SoloLibri, è  un luogo nuovo, accogliente e pieno di iniziative a cui potete aderire anche voi che amate la lettura e la letteratura. Ah, ho finito Dell’amore e di altri demoni di Marquez, grandioso. Sto organizzando spedizioni in casa mia alla ricerca di Cent’anni di solitudine, chi vuol partecipare è ben accetto; lo ritroverò (al massimo me lo ricompro).
Detto questo codesto e quello, chiudo con un’osservazione che sa un po’ d’amaro, ma che invece è una costatazione che mi dice che ho occhio per vedere, orecchio per sentire, e quel pizzico di intuitività che mi sussurra le cose ai primi segnali, che le fa sapere a me in via strettamente confidenziale perché, quello che io già do per certo, ad altri appare assurdo, prima di verificarsi, chiaramente. 
È rassicurante la dimostrazione che le sensazioni che il tempo ha costruito a pezzetti sparsi in giorni molto distanti, pezzetti gettati come semi in momenti e luoghi che non ci fai caso, che io ho comunque voluto raccogliere e collegare, nonostante il loro dichiarato essere casuali, ebbene erano giuste, ebbene quei pezzi andavano raccolti e collegati. Ebbene io, quando scelgo di non fidarmi, non sbaglio, e non sbaglio neanche quando capisco di aver sbagliato a fidarmi. Ebbene sì.

45 commenti su “Io so dove vanno a scuola i vostri figli

  1. No, Matteo, l’happy meal l’ho portato via. Mi ha lasciata basita la noncuranza con cui ha preso i soldi e se li è infilati in tasca. Se non mi avesse dato l’happy meal, avrei scavalcato il bancone a mo’ di Matrix e lo impalavo seduta stante.

    Di Marquez, al momento ho “la mala ora”, “cent’anni di solitudine”, “l’amore ai tempi del colera” e “occhi di cane azzurro”. Penso leggerò quest’ultimo perché è il più breve, se non erro. Forse mi aspettavo troppo da una prima lettura. Per stasera mi dedico all’alta letteratura Urania con “combustione umana”.

    Chilli

  2. chilli e l’happy meal non gliel’ha dato? Dovevi fare un casino della miseria, altro che andar via. O_o Io quello là di Marquez non l’ho letto, però quei 2 che ho letto sono bellissimi e probabilmente dopo Cent’anni di solitudine (sempre se lo ritrovo) non leggerò null’altro.

  3. A proposito, seguendo i consigli di un lettore o una lettrice del blog, ho cominciato a leggere Marquez. Ho appena finito Cronaca di una morte annunciata. Non potevo scegliere di meglio visto che oggi è una giornata decisamente no. Comunque ci ha messo tanti di quei personaggi, anche se minori, che ogni tanto ho confuso i nomi. Devo dire che non mi è piaciuto tanto. Boh, mi aspettavo qualcos altro. O forse è solo l’umore di bip. Domani passo al prossimo di Marquez che ho in lista, ma che ora non mi ricordo ^^

    Chilli

  4. Matteo, avevate appena aperto. C’eravamo solo io e mio nipote. Gli ho preso l’happy meal, ho dato i soldi al ragazzo, se li è messi in tasca, mi ha salutato ed è andato dove preparate da mangiare O_o Non ho fatto scenate perché c’era il piccolo con me né sono tornata perché non sapevo se mi avrebbero creduta. I colleghi non si sono accorti di niente, credo, perché stavano tutti dietro.

    Chilli

  5. yasmina, in fin dei conti il mc-matto e il matto scrivente sono la stessa persona, quindi è naturale che capiti che si mescolino i due mondi, come nel caso della foto (ma così ridicola è?). Attenta che potrei fare irruzione nel tuo studio e sottrarre Cent’anni di solitudine. Ma dov’è finito il mio, maledizione!

  6. MRC, anch’io devo essere predisposto per leggere qualunque cosa. Se ho voglia di un libro divertente oppure di riflessione, o drammatico ecc. Ti ringrazio per la fiducia.

  7. katy, la rondine è una delle mie forze (ma infatti i commenti mica li devi leggere, cioè se vuoi sì, ma non sei obbligata, come lo sono io, ad esempio). 😀

  8. Io penso ke tutto sommato tu hai l’occhio più allenato di quanto voglia far credere. per quanto riguarda marquez non ho nemmeno il tempo di respirare figurarsi di leggere. Nella foto non sei venuto male, certo è vero, le persone si immaginano sempre diverse da quello ke sono realmente, io xò ho visto il video della presentazione quindi già ti conoscevo 😉 Ho salvato la tua pagina tra i preferiti, quando riuscirò a trovare un pò di tempo leggerò le tue recensioni, promesso (come leggerò il tuo libro prima o poi e poi sarai tu a dover leggere una mia recensione ;)).

    Notte matto!

  9. no no no Matto…. questa è la foto del McMatto, non del Matto-scrivente 🙂 bisogna cambiare fotografo 😀

    Marquez… Dell’amore e altri demoni sta sul mio comodino in terza fila per essere letto, invece Cent’anni di solitudine sta ancora su una mensola in studio (quindi molto più indietro…). Questo per dire: leggerò le tue recensioni 😀 Ma piperno penso di lasciarlo dove sta e Roth…. ci penso nè…

    Sull’intuizione… non so se c’ho preso in quello che volevi dire, ma se c’ho preso, penso la stessa cosa di me stessa 🙂

  10. Il tuo libro ancora non l’ho letto ma lo metto nella lista dei prossimi acquisti, in attesa di un umore adatto per farlo (che probabilmente tornerà l’estate prossima, per ora solo letture leggere ma non troppo commerciali accompagnate da scorpacciata di Urania)

  11. Andavi di fretta come tutti quelli che stanno alla cassa e mi hai trattata bene altrimenti ti ricorderesti di me 😛 Scherzi a parte, non ho mai trovato nessuno di voi maleducato/a o su cui avrei da dire. A PARTE il ragazzo che qualche anno fa s’intascò i soldi dell’happy meal e non mi diede lo scontrino. Un pezzente, ma l’unico caso che abbia mai riscontrato nella mia carriera di bazzeccatrice, ormai quasi in pensione, di mcdonald.

    M.V.B.

  12. chilli, sì. Qualche volta sto al drive, anche se non essendo proprio la tipologia di persona calma che dà sempre ragione al cliente, preferisco la cucina, è molto più divertente ed eviti così litigate e complicazioni (spero in quell’occasione di averti trattata bene). Quello senza divisa è il direttore. O_o

  13. Ho visto la tua foto, ti ho riconosciuto! Una volta eri in cassa al mcdrive ^_^ Ma quello alto senza divisa che ho beccato un pomeriggio è quello che vi controlla? Scusa ma non so definirlo… Manager, supervisor, capo???

    Per la diffidenza, ho un metodo infallibile, oltre ad avere l’occhio allenato di cui si parlava qualche post fa: NON mi fido MAI di NESSUNO. Funziona!

    Chilli

  14. elanor, ma io mi piaccio moltissimo in quella foto siete voi che mi state distruggendo; scherzo eh. E’ una foto come un’altra, perché io a dirti la verità non ci faccio molto caso e neanche ne ho molte di foto. Per quanto riguarda la rubrica, non sono una popstar misteriosa, quindi non avrebbe molto seguito, credo.

  15. mi sai indicare qualcuno che venga proprio bene nelle foto??? o che almeno si piaccia? io ad esempio sul tesserino mensa ho una foto terrificante… per lo meno, però, non la vede tutto il web!

    elanor

    ps: perchè non mettere in cantiere una rubrica su come noi lettori ti immaginiamo?

  16. hermes, evitiamo di lanciare inappropriate rubriche che riguardano la mia (già non meravigliosa) immagine perché la cosa potrebbe degenerare, grazie. Detto questo voi continuate a immaginarmi meraviglioso e misterioso e affascinante e tenebroso e scapigliato e quello che vi pare. Perché io alle foto non è che venga proprio benissimo.

  17. Matto hai un sorriso al Fulmicotone!

    piuttosto… perchè ti sei tatuato la rondine della San Benedetto?

    ps. per quanto riguarda il “come noi lettori ti immaginiamo” anche io ti immaginavo leggermente diverso…ma leggermente eh.

    HERMES

  18. farlocco, lo so anche perché non è che fosse proprio all’ultima moda. Che poi non lo dire a Fra, ma prima del fatidico taglio della torta, non volendo, sono passato con la giacca sulla torta e s’è tutta sporcata di panna.

  19. broccolò, perchè sembri questo nella foto..

    certo non che il cappotto alla van helsing della festa ti stesse benissimo…aahahha

    cmq io ce l’ho cent’anni di solitudine, in caso di urgenza fammi sapere

    bellaaaaaaa

  20. sai che ti immaginavo molto ma molto diverso?? diciamo più studentello con i capelli spettinati che ragazzo precisino in camicia a quadretti…

    non che questo importi ai fini del mio indice di gradimento! 🙂

    elanor

  21. mafalduzza, non potevi capirlo perché non l’ho detto. Però hai capito il senso. Io l’ascolto il mio intuito e non dico più: va be’, sarò io che sono malizioso, no.

  22. irene, è il destino che capita a quasi tutti coloro che raggiungono certi livelli, così tanti lettori nel mondo, e che vedono il lato economico della scrittura ancor prima di quello artistico, creativo, e “disinteressato”. Benvenuta nella Stanza.

  23. 3, sono storie toste, è vero. Anche a me fa paura leggere certe storie, però poi lo faccio e mi rendo conto che questo mi aiuta a sentirmi più forte.
    Per quanto riguarla la foto a questo punto temo di dover commissionare un book al fotografo ufficiale di Brad Pitt.

  24. non ho capito bene l’ultima cosa..cioè ho capito il senso ma non a cosa ti riferivi in particolare. però se l’intuito esiste, dovrà pur servire a qualcosa…baci 🙂

  25. Forse non è il miglior Roth (che amo molto), e forse non ci sarà più un “miglior” Roth dal momento che si obbliga a scrivere per contratto, però, mi auguro che mi venga tolto il peso di esistere senza accorgermi di nulla come Everyman. Concordo su Piperno.

  26. Mi vien quasi paura a comprare il tuo libro.. quando leggo abbandono, violenza.. la mia infazia è stata infernale… ci sarò mica pure io li dentro.. mi chiedo.. ma la curiosità è tanta.. cmq la foto fa riderissimo 🙂

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