Il morbo è tornato

Oggi è un giorno triste per l’Italia intera, e la Stanza non può che abbracciare con sensibilità tutte quelle famiglie già colpite da tale tragedia che sa logorare lasciando un indelebile graffio nell’anima (che era un film, mi pare). Mi associo al dolore e indico il lutto mondiale (perché tanto si estenderà oltre i confini, lo so già) e il minuto (l’ora, il giorno, il mese, l’anno, fate voi) di silenzio, perché il morbo Moccia è tornato (uh mamma saura!) e sta contaminando il paese con la sua nuova letale epidemia: questa. Amore 14 non è solo un libro, ma tutta una serie di robette tipo penne, segnalibri, pupazzini, diari, astucci, zainetti, cartoline coi cuori, è anche una specie di fiction, insomma Moccia sta tentando davvero di ridurre i nostri cervelli a una poltiglia rincretinita, qual è il suo.
In questo filmato, gentilmente segnalatomi da Amelia, sono racchiuse allarmanti testimonianze direttamente dalla voce di chi vive ormai la fase acuta, irrecuperabile. Degna di nota la citazione della giovane e già devastata mocciosa intervistata, di un passaggio di Tre metri sopra il cielo che l’ha particolarmente colpita: "Cioè fa: i tuoi occhi so diamanti, poi lei fa: io ti vedo nei miei sogni, poi lui fa: il tuo nome luccica, poi lei fa: io e te tre metri sopra ar cielo".
Io mi chiudo in casa, voi fate come credete. Che la guerra dei mondi abbia inizio (e se qualcuno si azzarda ad andare in libreria a comprarlo giuro che gli tolgo il saluto)!

42 commenti su “Il morbo è tornato

  1. Ma il filmato è TERRIFICANTE! Poi, io non ho mai letto Moccia, per cui forse giudicare a priori non sarebbe troppo corretto da parte mia, ma personalmente penso ci siano letture più interessanti che non i soliti teenagers con turbe sentimentali… 😀

  2. Nooooooooooooooooooooooo

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    ooooooooooooooooooooooooooooo!

  3. Oddio… M’ero svegliato tanto bene, perchè ho cliccato sul link del moccio-video? Perchè?!

    Spero che un giorno il grande scrittore si fermi per un panino in un certo McDonald…

  4. Un grandissimo furbacchione, e fortunato, pure non saprei in quale altro modo definirlo. Scrittore non di certo, quella è un’offesa per chi lo è veramente.

    Il dialogo che hai riportato mi ha fatto morire dal ridere: 3 metri sopra ar cielo è fantastico.

  5. io invece sono contento che abbiano pubblicato TMSIC: ha dato modo di scrivere una delle cose più carine che io abbia mai letto… su di una parete di un cavalcavia: io e te tre metri sotto il cavalcavia. e mi immagino quei due sotto la pioggia a cercare un rifugio 😛

    quanta carineria!

  6. (uh mamma saura!) ahahah Mattè.

    Comunque non ci credo che tutti i tuoi commentatori non l’abbiano mai letto, stanno fingendo solo perché non ti piace. -secondome-

    ed ora (proprioora??) corro in libreria a comprarlo. 😀

  7. darkangel, ecco cosa conteneva il cd che è schizzato a velocità ultrasonica contro il vetro della mia Stanza fracassandolo in mille pezzi. Fortuna che non l’ho inserito in un lettore dvd. Comunque se puoi risarcirmi al più presto (magari domani mattina con un bonifico) i 49 euro del vetraio (lo conosco, è amico mio), grazie. Questa cosa che lo fanno leggere nelle scuole è ancor più allarmante. Un buon classico pareva brutto? Anche il fatto che lui ad esempio vada a fare incontri nelle scuole, ma perché far venire a contatto gli studenti con l’antiletteratura? Aggiungi un posto a tavola nel rifugio che c’è un amico in più (se sposti un po’ la seggiola…) va be’, sto arrivando.

  8. Dimenticavo la cosa più importante: il rifugio antiatomico conviene costruirlo molto resistente perchè il tipo ha annunciato che ha intenzione di scrivere il seguito di 3msc… SI SALVI CHI PUO’!!!!!!!!!!!!!

  9. Fui costretta a comprare e leggere Tre Metri sopra il cielo dalla mia prof di Italiano al ginnasio che non contenta mi fece vedere anche il film (fecevamo un lavoro sull’adolescenza, lei non sapeva… povera ingenua…). Dopo aver letto ciò che la critica si ostina a definire un romanzo e averlo poi riciclato come legna da ardere apprestandomi a dimenticare il contenuto osceno di tale scritto (osceno nel senso lato del termine, è un insulto all’intelligenza umana!!!) ho accidentalmente fatto volare il dvd del film dalla finestra del terzo piano, deve essermi “scivolato” dalle mani… (pare che la NASA, dopo questo sfortunato incidente, abbia registrato la presenza di un oggetto volante non identificato che sorvolava libero e felice tre metri sopra il cielo…) comunque sia ho fatto un giuramento di sangue che non avrei mai e poi mai rimesso le mani su qualsiasi cosa recasse su sè il nome Moccia…

    Un paio di giorni fa, purtroppo, lessi si Leggo della catastrofe che tu hai perfettamente descritto nel tuo post (io stessa non avrei saputo trovare parole più vere e sincere). La parte peggiore dell’articolo era un’intervista ad una mocciosetta che diceva che grazie a 3msc aveva capito il senso della vita, seguita da una a Moccia stesso che confermava di essere molto vicino ai problemi dei ragazzini perchè seguiva spesso la vita della nipotina preadolescente… con tutto questo cosa volevo dire???

    E’ PRONTO IL RIFUGIO ANTIATOMICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  10. I link non li apro. Non capisco quale fine abbiano fatto i verbi dire, rispondere, dichiarare… Il caso Moccia , comunque, non è da sottovalutare affatto. Come disastro culturale, intendo…

  11. Non apro quei link neanche per sbaglio… e ti consiglio di non nominarlo più di tanto.. rischi di apparire nella lista di google sotto chiave di ricerca “moccia”

    HERMES

  12. Che pena sto Moccia, dai non ci posso credere… eppure conosco chi si legge sti libri… come dici tu, è gente apparentemente ingenua e insospettabile…!

    Baci, Zoe

  13. capa, e non aprire a nessuno, mi raccomando. Anche dietro il volto candido e dolce dell’apparente più ingenua 14enne potrebbe nascondersi l’efferata decerebralità di una pericolosissima lettrice di Moccia.

  14. No. No. No.

    Qualcuno pensi ai bambiniiiiiii [come la moglie del reverendo Lovejoy nei Simpson!]…

    Io mi nascondo nel rifugio anti-atomico. Quando anche questa sarà passata, fammi un fischio.

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