Il mio conto corrente ha “beneficiato” degli effetti della bio-sauna

Piombo a Villa Madre proprio a ora di cena, dopo 1000 chilometri in 3 giorni.
“Con chi sei andato a fare questo pacchetto benessere?”
“Con Alsazia, Lorena, Romolo e Remo.”
“Sei sicuro di essere andato con tutte le persone che hai appena nominato?”
Semmai del contrario. Rispondo con estrema convinzione: “Certo che sì!” pur consapevole che, quando Madre interroga, è perché sa.
“Strano, stamattina ho incontrato proprio Alsazia dal parrucchiere.”
Non mi resta che percorrere la via del dubbio: “Madre, sei sicura che fosse lei?”
“Mi stai prendendo per una deficiente?”
“Ok, a pensarci bene forse Alsazia non era dei nostri.”
Tenuto conto che.
– L’ultima volta che sono entrato in una piscina avevo 12 anni e ne sono uscito con la convinzione di odiare il nuoto, dopo che il mio di allora istruttore mi aveva ficcato la testa sott’acqua per un tempo che a me parve infinito. Quella è stata appunto l’ultima volta.
– Non avevo mai fatto l’idromassaggio. Dell’altra roba-benessere che ha a che fare con l’acqua (percorso caldo/freddo, cascata per la cervicale, bombardamento fianchi/cosce, doccia colorata, nebulizzata, profumata – ignoro i termini tecnici, nonostante una signorina abbia speso 10 minuti abbondanti a illustrarmi le tappe che avrei affrontato, e quindi chiamo tutto per quello che mi è sembrato, per le sensazioni che mi ha dato, per la serie: parlo come magno –) ne ignoravo l’esistenza.
– Non ero mai entrato in una sauna.
– Né in una bio-sauna.
– Il bagno turco lo avevo visto solamente nei film pornografici nei quali fanno l’amore fra sconosciuti, avvolti dal vapore.
– Prima di martedì ero convinto che gli uccellini di bosco si trovassero nel bosco, invece ho scoperto che si trovano pure nelle SPA-benessere, altrimenti non riesco a spiegarmi quei cinguettii.
Credo di essermela cavata egregiamente, a eccezione di un paio di momenti imbarazzanti.
– Stremato, sudato, spossato, vaporizzato, inumidito, bio-saunizzato abbandono le chiappe su uno scalino del percorso caldo/freddo, precisamente nella corsia del caldo, a godermi il tepore dell’acqua. Si genera una fila, della quale mi accorgo soltanto quando il distinto signore con le vene varicose dietro di me decide di emettere un colpetto di tosse. Si tratta di un percorso che tu devi fare senza fermarti, passando appunto dal caldo, al freddo e poi di nuovo al caldo e al freddo quante volte vuoi, lo saprete tutti (tranne me). No che ti siedi, ma io mica l’avevo capito.
– “Le mie ciabattine, hanno rubato le mie ciabattine!” grido allarmato alla fanciulla magrissima che dopo un po’ si presenta con le mie infradito-zattera in mano. “Erano nella sauna!”
“Ah, pensa un po’! Chissà come… Devo averle dimenticate.” Le indosso e sento la pianta del piede avvampare fra le fiamme. Mi ustiono, ma non faccio una piega, mantenendo intatta l’espressione distesa sul volto, mentre capisco cosa ha provato Giucas Casella quando ha deciso di umiliarsi in mondo visione passeggiando sui carboni ardenti. Con la differenza che io per fortuna non ero in mondo visione.
Il giorno dopo, colazione da Re. 2 tavolate piene di dolcetti, e la cameriera che ci chiede cosa preferissimo. A me è venuta la tentazione di risponderle: “Grazie faccio io!” e mischiare il latte e il caffè in una tazza. Quando ho capito che non funzionava come nelle topaie frequentate in questi anni, ho ordinato un gustosissimo cappuccino. Nell’attesa, da personcina discreta quale sono, mi concentravo ad ascoltare i discorsi degli altri. Giuro che ho sentito un uomo incravattato chiedere alla moglie: “Cara, gradisci del succo d’arancia?” testuali parole. Roba che neanche a Centovetrine. Al che ho abbassato lo sguardo sulla mia tuta acetata e ho desiderato uno smoking da prima colazione, oltre che un paio di zeri in più sul conto corrente.
A proposito di conto. Ceniamo in un ristorantino tipico. Mangiamo divinamente. Fra l’altro scopro come sono fatte le tigelle e il sapore di quella salsiccia spalmabile non lo dimenticherò mai per il resto della vita. Euro 46.50 in 2. Pago col bancomat, come del resto faccio per quasi tutte le spese di questi giorni. La mia banca deve conoscermi meglio di chiunque altro per non avermi bloccato il conto. Considerate le uscite spropositate, poteva sembrare che qualcuno mi avesse clonato la carta. Torno a L’Aquila. Faccio un saldo per rendermi conto di quanti mesi dovrò lavorare per ricostruire quanto scialacquato. Mi si ferma il cuore finché non mi accorgo di una stranissima uscita di euro 465,70 proprio la sera della cena. È il conto del ristorante! Il signore si è “sbagliato” digitando 465,70 al posto di 46,50 (il 7 l’ha proprio partorito la sua fantasia), io non ho ricontrollato la cifra, ho digitato il PIN e poi OK. In sostanza gli ho regalato 419 euro. Ho chiamato e si scusano tanto.
“Prima o poi dovevi accorgertene!” e ride. Cazzo si ride! “Passa pure al ristorante quando vuoi che…”
“Io abito a 500 chilometri di distanza. Ero lì in vacanza.”
Devo faxargli il mio IBAN e lo scontrino che mi hanno rilasciato. Il culo ha voluto che io, che butto via tutto all’istante, lo avessi conservato (senza volerlo) nel portafogli. E loro mi fanno un bonifico del preso-in-prestito, chiamiamolo così.
Ditemi se a uno non gli deve partire la brocca.

23 commenti su “Il mio conto corrente ha “beneficiato” degli effetti della bio-sauna

  1. Quasi quasi ti stavo per dire che ti ho invidiato, ma arrivato alla fine del post sai che non sono proprio così sicuro? Quella parte dell’errore col bancomat la eviterei volentieri 😉
    Ma le terme……….che bellezza 🙂

    • Giuliana, attenta che diventa realtà in un attimo!

      Michi, se entro martedì non mi accreditano la cifra, riparto, raggiungo il locale, e lo prendo a sassate. -.-“

  2. Io son troppo materiale per la SPA e anche un po’ troppo provinciale. 😀
    Sarei proprio come si dice da noi: come mettere la cravatta al maiale!!!!
    Buon weekend carissimo!!!!!

  3. ah, ci andrei subito in una SPA! solo al pensiero di tutto quel benessere coccoloso…
    La mia prima SPA, se così si può chiamare, fu ad Istambul, un bagno turco con splendidi marmi verdi e beige, rigorosamente separato tra maschi e femmine. Peccato che la signora massaggiatrice non era molto brava, ma la sensazione di relax fu comunque grandiosa.
    simpaticissimo questo tuo racconto. Vedrai che da oggi in poi controllerai ogni scontrino.
    Ciao

    • Marirò, se una cosa dovevo impararla è proprio questa. Prima di premere su OK, rileggerò sempre la cifra 25 volte.

      Devis, chissà come ci sta il maiale con la cravatta. Non sono sicuro che sfigurerebbe! 🙂

  4. Ciao! Bentornato!!! 🙂
    Se fossi stato al tuomposto sarei stato ancora piu sbadato. Nella spa ci son stato ma non fa per me, ero rinco tinco! 🙂 e tu, in confronto, sei stato anche troppo sveglio!!! Ahahahahahah

    Ma io adoro Madre!!! Ogni volta che ne parli mi piace sempre di piu!!!!!

    E per il bancomat…. Nulla dai… Porta pazienza. 🙂 poteva andare peggio.

    Guarda ti dirò: non vedo l’ora di partire per le ferie anche io!!! Auff… Pero mi tocca aspettare primavera 🙁

    Ciao carissimo, buona giornata. Ti abbraccio

    • Grazie Niko! 🙂

      Devis, pensa che io l’ho affrontata con la massima attenzione, proprio perché era la prima volta e sapevo che avrei fatto una moltitudine di figuracce. Anche a me adesso tocca aspettare la primavera. Quasi quasi provo a ottenere una nuova settimana verso febbraio. Magari ci riesco.

  5. Deco è la sauna figa al centro di Amsterdam che mi sta antipatica perché:
    1) ha gli spogliatoi misti e anche se qui in sauna si va nudi e ci si vede reciprocamente le chiappe a me spogliarmi davanti a sconosciuti secca, e rivestirmi ancora di più
    2) è frequentata da signori di mezza età molto soigné e mi scoccia perché per essere all’ altezza dovrei depilarmi prima di andarci.
    (mi è venuto il dubbio che è meglio specificare pure per un frequentatore di Amsterdam come te).

  6. Tu mi italianizzi i proverbi della transumanza, Grimaldi, ma ti perdono lo stesso perché capisco che è l’ effetto della sauna.
    (a me per i 40 anni mi regalano un megavoucher con trattamenti vari per deco. Al momento che sta per scadere, vado, dopo essermi messa d’ accordo con un’ amica che mi ritirava lei i figli da asilo e doposcuola (entrambi lungo lo stesso corridoio). All’ uscita riaccendo il telefonino e trovo 16 chiamate perse: cioè doposcuola, asilo, amica, marito in vari ordini sparsi. Ci mancavano la polizia e i pompieri, ma quasi. Emerge che amica ha capito male e si è scordata figlio 1 al doposcuola e per miracolo, dopo che il doposcuola ha chiamato me e mio marito 3000 volte e mio marito chiamava me, l’ ultima maestra dell’ asilo si è ricordata con chi era andato via figlio 2, l’ hanno chiamata, capito il quiquoqua e amica infuriata e spaventata ha caricato i due iccoli in macchina e si è riandata a prendere figlio1. Dopodichè al telefono mi ha fatto un liscebusso che mi ha riallisciato i capello arricciati dal vapore. Capisciammè, io oltre alla saunistica varia sono pure stata avvolta in un pacco di cellophan con alghe e sacco a pelo riscaldato fuori, in rpeda alla claustrofobia per dimenticarmelo mi ero pure addormentata per la prima volta in quei 5 anni che avevo i figli e in 30 secondi è sparito l’ effetto. Ma la gente a me al compleanno perchè non si limita a regalarmi un chilo di torrone dei Frateli Nurzia che sparagna e comparisce? IO mica sono di quelli che si stressano per i chili in più, ci mancherebbe.

  7. Oh, ma bentornato, ma ti pare questa l’ora di arrivare? – Disse Miss Fletcher con estremo disappunto aggrottando le sopracciglia.
    A parte che dai dialoghi tra te e madre si potrebbe trarre una sit com, certo che caspita! Quattrocento euri sono tanti…meno male che te ne sei accorto! Io starei ancora cercando la ricevuta da produrre al ristoratore, con scarsissime speranze di ritrovarla! Va beh, dai, è andata bene!
    Baci!

    • Miss Fletcher, se non mi arrivano entro martedì mi rifaccio i 500 chilometri più 500.

      Pani, sei un esempio per tutti noi! 😀

      Mammamsterdam, altro che benessere tu! Un concentrato di stress bombardato dalle conseguenze del tuo bel dono. A me, la prossima volta, regalatemi un nocciolato, che mi piace più del torrone. Pur frequentando quasi quotidianamente Amsterdam ignoravo l’esistenza di Deco, presso il quale prenoterò 4 o 5 trattamenti per la prossima settimana. 🙂

  8. Ciao Matteo, ascolta…..ho letto l’invito che mi hai proposto, ma non preoccuparti, non fa niente,….proprio oggi, sono stata dal veterinario e mi ha detto che noi topini, avendo un battito cardiaco più accelerato non possiamo fare trattamenti di questo genere; tu guarda a volte le coincidenze! E io che volevo fare con te il percorso caldo-freddo, vabbè,….grazie eh comunque,…. tranquillo, grazie mille!….

  9. Ciao Matteo, bentornato! La storia nefasta del bancomat è capitata anche a me due anni fa, ma fortunatamente era per la spesa all’Iper locale. Invece di addebitarmi 39 €, la cassiera ha digitato 390 e voilà… però nel giro do 24 ore ho riavuto ciò che mi spettava. L’unica cosa che davvero mi ha fatto girare le balle è stato il commento del direttore dell’Iper quando ha detto: “Ma lei doveva stare attento all’importo sul display”…. Grazie per il consiglio, non c’ero arrivato, no davvero! Grrr…
    … a proposito… ma con chi eri in vacanza??? 🙂

    • Niko, tu vero? E chi digita la cifra, invece? Viene pagato per pensare alle pecore in Puglia? In vacanza ero con una bella persona. 😀

      MaiMaturo, il fax l’ho inviato. Vediamo quanto impiegano e restituirmi il maltolto.

      Giovy, per tanto poco. E poi cosa sono 419 euro per me? Figuriamoci! -.-”

      Pigmy, per fortuna che il veterinario ti ha distolta. Poi, ripensandoci, forse non è il luogo giusto per te. Non credo che avresti goduto a pieno del relax promesso, inseguita da qualche inserviente intento a preservare la pace delle fanciulle stese sui lettini. A volte penso che la vita da topina non dev’essere facilissima.

      Sir Babylon, qualcosa mi dice che c’entrano i ricordi. 🙂

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